Nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro 2019, questa mattina personale tecnico dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari e del Comune di Lipari hanno provveduto a posizionare l’apposita cartellonistica monitoria come previsto dall’Ordinanza n. 14 del 10 giugno 2019 della Regione Siciliana – Assessorato del Territorio e dell’Ambiente inerente l’“interdizione di porzioni di aree demaniali marittime nei Comuni costieri della Città Metropolitana di Messina per il sussistere di pericolo per la pubblica incolumità causato da dissesto idrogeologico”.
La vigente normativa difatti individua l’area demaniale prospiciente il pontile ex pumex in località Porticello (Isola di Lipari) come “sito d’attenzione” in cui sono vietati la sosta ed il transito di persone ed autoveicoli ed ogni altra attività incompatibile con lo stato del dissesto accertato o esistente.
La Guardia Costiera di Lipari rammenta a bagnanti e diportisti il rispetto delle vigenti Ordinanze di interdizione dello specchio acqueo e dell’arenile in parola al fine di tutelare la propria pubblica incolumità e di scongiurare possibili incidenti. I trasgressori saranno opportunamente sanzionati.
Quella che era una spiaggia di pomice si era però sempre più assottigliata da anni dopo che per la solita "querelle locale" a suon di denunce era stato vietato di depositare i resti della lavorazione della pietra lungo la montagnola che veniva alimentata con un manto soffice che arrivava fino al mare. Poi arrivò la mazzata finale con la chiusura della società "Pumex" che lavorava la pietra vulcanica esportata in tutto il mondo. Il motivo dello stop? Perché le Eolie sono divenute "Patrimonio dell'Umanità" dell'Unesco e, non si poteva continuare a "tagliare a fette" la montagna. Il luogo aveva avuto la sua consacrazione con alcune scene del film "Kaos" dei fratelli Paolo e Francesco Taviani. "Era un incanto: i turisti potevano rotolarsi dalla montagna fino al mare", dice un isolano. Arrivando in barca la visione era suggestiva. Dice il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni "tra i nostri progetti vi è il recupero della spiaggia di pomice. Abbiamo avviato l'iter per riqualificare l'area di Porticello". Ma da quando è stata chiusa l'ex azienda estrattiva di Enzo D'Ambra, tutta la montagna di pomice è diventata a rischio. Le continue piogge torrenziali invernali hanno letteralmente "sventrato" in più punti tutta quella zona. Anche la sottostante strada provinciale dal lato mare è stata interdetta al transito di auto, camions, bus e scooter. Giorgianni ne ha richiesto la messa in sicurezza, anche facendo elaborare progetti che prevedono un museo della pomice, un parco geo minerario, un campus universitario, ma anche la trasformazione dei vecchi ruderi in strutture turistiche alberghiere. E' stato anche presentato uno studio per collocare un pontile galleggiante che però è contestato da tutte le parti per i rischi ambientali. (ANSA).
SERVIZIO DEL TG1 ORE 13:30 DEL 17/08/2019
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