(ANSA) - Nelle Eolie pesca sospesa per i danni causati dall'invasione dei delfini che danneggiano le reti e mangiano quasi tutto il pescato. Un centinaio di operatori del settore, con mogli e figli, hanno partecipato stamane nella sala consiliare del Comune alla riunione indetta dal Consorzio Cogepa presieduto da Salvatore Rijtano. "La pesca è crollata del 70% - ha sottolineato Rijtano - non siamo contro i delfini ma una soluzione al problema va trovata".
Nel corso dell'incontro sono intervenuti anche il sindaco Marco Giorgianni, il presidente del consiglio Adolfo Sabatini ed il rappresentante della categoria Antonio Gugliotta.
La questione sarà affrontata mercoledi' 5 aprile al Parlamento Europeo in commissione Pesca. Allo studio anche alcuni sistemi per ovviare al problema come ad esempio l'installazione di sistemi acustici per tenere i delfini a distanza dai motopesca.
----Un centinaio di pescatori con mogli e figli, hanno invaso la sala consiliare del Comune per partecipare alla riunione indetta dal Consorzio Cogepa presieduto da Salvatore Rijtano e dal vice Pinuccio Spinella. Sono anche intervenuti il sindaco Marco Giorgianni, il presidente del consiglio Adolfo Sabatini ed il rappresentante della categoria Antonio Gugliotta.
Pesca sospesa. Si contesta l'invasione dei delfini nel mare eoliano che ha danneggiato il pescato. La pesca è crollata del 70%. Mercoledi' 5 aprile riunione nella commissione pesca all'Unione Europea. Presto saranno installati i sistemi acustici nelle barche per tenere i delfini a distanza dai pescherecci, ma si teme che possano allontanare anche il pescato.
Le interviste ai pescatori Pino Tomarchio di Lipari e Mario Caccetta di Stromboli giunto nell'isola madre insieme ad una decina di strombolani.
IL PUNTO E VIRGOLA
Un pezzo per volta si riesce a capire che la colpa non é dei pescatori, dei delfini e dei totani. La colpa é dell’uomo che ha ridotto il mare in uno stato pietoso avendolo bombardato con tutto. I vandali del mare passano anche dalle Eolie. Il mare soffre da tanto tempo. Tutti sapevano e sanno ma nessuno ha fatto niente. Caterina Conti é stata chiara. Siamo all’arsenico versato in mare per raschiare gli ultimi pesci. Il problema è che il mare va controllato, protetto per essere ripopolato. I pescatori eoliani e non devono dimenticarsi la pesca industrializzata, devono tornare alla pesca di una volta. Quella artigianale. La politica deve chiedere, alle forze dell’ordine,il controllo equilibrato del mare. Piaccia o no l’area marina protetta attende tutti al varco. Intanto la segnalazione di delfini eoliani magri, con le costole che spingono la pelle portano all’ora x della fine del mare. E’ tardi, fate presto. Bisogna correre non a tutta manetta ma a colpi di remi. Come una volta. Bisogna tornare indietro, come facevano i nonni dei pescatori d’oggi. Se dal mare vuoi impara a dare perché tutti sono sulla stessa barca.
(ANSA) LIPARI - Da giovedì i pescatori eoliani "incroceranno" le reti per protestare contro l'invasione dei delfini che stanno creando - dicono - danni ingenti alla categoria. Lo ha annunciato Salvatore Rijtano, presidente del consorzio "Cogepa Eolie".
Alle 10 si terrà una assemblea nella sala consiliare. I pescatori hanno già richiesto lo stato di calamità naturale. "I delfini - spiega il pescatore Gaetano Giuffrè - seguono le nostre imbarcazioni danneggiando le reti e mangiano quasi tutto il pescato".
"Noi non abbiamo niente contro i delfini - aggiunge Nuccio Raffaele - ma così delfini mettono seriamente a rischio le nostre attività economiche mandandoci in rovina".
Monica Blasi, presidente di "Filicudi Wildlife Conservation" ha annunciato che "l'associazione ha già ottenuto un finanziamento per collocare nelle barche dei sistemi acustici per tenere lontani i delfini".
I COMMENTI
IL VICE PRESIDENTE DEL COGEPA PINUCCIO SPINELLA SCRICE AL GIORNALISTA KELLY
di Caterina Conti
Scusatemi se prendo, forse come al mio solito, il discorso da lontano.
La guerra non era ancora finita e si combatteva nell’Italia del Nord. Mamma ,in uno dei suoi soliti viaggi per far regolarizzare la posizione delle scuole di Lipari, Istituto Tecnico e Scuola Media, dovette partire per Roma.
Era probabilmente il mese di luglio, non c’era ancora la nave regolare per Napoli e la Capitaneria di Porto aveva sequestrato un grosso motoveliero per far fare il viaggio Isole Eolie-Napoli.
Con mamma ci siamo imbarcate e, siccome il comandante e l’equipaggio facevano dell’ostruzionismo, ci fecero sedere sulla tolda senza nessuna protezione sia contro il sole che a protezione dell’umidità notturna.
Faceva un caldo terribile. Eravamo io, mamma, Gustavo piccolissimo e gli altri passeggeri.
Prima di partire da Lipari salì qualcuno con dei deliziosi “ cannistri” con le foglie di fico sopra, il manico e le stecche di canne per trattenere le foglie.
Lasciò i cestini sulla tolda accanto a me e andò via.
Durante il viaggio “qualcuno” porgeva uno alla volta i cestini al barcaiolo che faceva servizio dal motoveliero alla banchina. Questo avvenne per tutto il viaggio. Quando arrivammo all’ultimo scalo di Stromboli salì un tizio, il quale, domandò: “Unni sunnu i bummi?”. Erano le bombe per la pesca di frodo e noi tutti avevamo viaggiato sotto il sole cocente in questa piacevole compagnia….
Un altro ricordo pressappoco dello stesso periodo, di un pauro di almeno 7-8 kg, che ribolliva a mare a Vulcano sopra la fumarola nelle acque calde, frutto delle “bumme”.Poi abbiamo continuato con le reti a maglie forse troppo piccole che trattenevano dei pesciolini che invece avrebbero dovuto continuare a vivere per crescere e riprodursi.
Una volta i totani si pescavano con le lampare fumose e puzzolenti e adesso invece con i “richiami” che vanno a scovare i totani più grossi nelle profondità e adesso ci lamentiamo della scomparsa dei totani?!
Via via è nato in tutti noi forse , almeno io lo spero, un certo rispetto per il mare, però che cosa dire delle barche con le reti a strascico che percorrono e ripercorrono il Mediterraneo?
E che cosa dire dei palermitani che vengono con motoscafi veloci e che usando esche forse al cianuro fanno razzia nel mare di Alicudi?
Se si decidessero una buona volta a creare il Parco Marino, a parte tutti i vantaggi per i nostri pescatori che in questo caso sarebbero privilegiati, avremmo sicuramente a rotazione delle zone protette che farebbero da polmone per il ripopolamento del nostro mare.
I delfini sono delle creature meravigliose che giocando e saltando mostrano la loro gioia di vivere, che forse noi umani abbiamo perduto, e più di ogni altro animale marino ha un’intelligenza molto simile agli esseri umani.
Io a Cuba ho fatto il bagno in un laghetto con i delfini che si avvicinavano giocando: un’esperienza indimenticabile!!!
Sono una specie in via d’estinzione. Nella nostra zona non vi saranno più di cento esemplari.
Il mare senza di essi sarebbe un mare quasi morto come le notti di Vulcano , dove da decenni non vi è più il richiamo del Tre tarì che era un uccello notturno appartenente, credo, alla famiglia dei gallinacei.
Io credo che si deve assolutamente sedersi a tavolino con esperti, non fasulli, vedere cosa fare per ripopolare il nostro mare senza fare una caccia alle streghe.
E’ evidente che nel comitato dell’Area Marina Protetta dovrebbero esseri messi degli esperti, meglio se internazionali, come dovrebbe essere per tutto quello che riguarda le Eolie e non dei politicanti che non capiscono assolutamente un bel niente. Aggiungo che alle "calme di febbraio"cioè al mare piatto di febbraio le tartarughe affiravano e dovrebbero venire in superficie anche adesso. un anno, d'inverno vi fu' una calma piatta incredibile e di conseguenza affiorarono in superficie migliaia di tartatrughe.Per alcuni vicoli dell'isola vi erano tartarughe legate per una zampa ogni dove.la carne delle tartarughe si mangiava in agrodolce. Io scoprii che il " carapace" non veniva utilizzato per cui con Giovanni cominciammo a comprarli.Ad un certo punto il terreno del Giardino sul Mare fu' ricoperto quasi interamente di carapace al sole e avendo la prima boutique aperta a Lipari, dove si trova adesso la Banca di Lodi, li vendemmo per alcuni anni.
Adesso mi sembra che, alle calme di febbraio non vi siano piu' tartarughe che affiorano!
di Donatella Taranto
Ma cosa mi tocca leggere! Ah ora vi preoccupate dell'immagine dell'isola e degli isolani... Scrivete alla giornalista che i pescatori amano i delfini e poi tra parentesi scriviamo pure che per fare campagna elettorale i politici sputtanano l'isola dando la colpa al sindaco in carica...? Ma vi rendete conto?! Un pescatore, che esercita solo questa professione, cerca solo una soluzione per portare il pane a casa e questo non può essere travisato. Un politico che si comporta così con la speranza di ottenere voti, secondo me i voti li può solo perdere! Buona campagna elettorale! Riflettiamo eoliani. Si deve votare una persona che rappresenti e valorizzi le Eolie. Non persone che le "sputtanano" per screditare il sindaco in carica o per una manciata di voti!
LE REAZIONI NEL WEB
Salvatore Spanò: Bravissima Caterina Conti, sono d'accordo con il suo pensiero e di quanto ha fatto conoscere a tantissimi dell'isola.
Filippina Cambria: Bravissima Caterinal Anche il collega Antonino Spano condivide le tue idee e si complimenta!
Angela Biviano: Che bello leggere cominciando da lontano e riuscire a vedere le scene descritte...adesso mi aspetto di vedere quella "competente" tavola rotonda che decida con saggezza e lungimiranza per il mare che appartiene anche a me!
Allora, dunque, Eoliani, vogliamo pensarlo tutti insieme che il nostro mare ha bisogno della nostra determinazione a voler migliorare le cose?
Proteggere e salvaguardare un tesoro...é di questo che si tratta quando si parla del mare! Grazie Prof.essa.
RASSEGNA STAMPA.
Dal TG5 e TGR del 30 03 2017
Dal TGR Sicilia del 28 03 2017
Tg5
Ieri sera 28 marzo notizia anche nell'edizione delle ore 20
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Da domani i pescatori delle isole Eolie sono in sciopero. ... anni segue delfini e tartarughe delle Eolie - sono sempre gli stessi e anzi la specie ...
Eolie: delfini mangiano il pescato, sciopero a oltranza dei pescatori ...
La crisi della categoria nelle Eolie è grave. Il consorzio parla di un fatturato calato del 75 per cento, a causa dei delfini che si avvicinano alle ...
DA GIOVEDI'
Eolie, pescatori in sciopero contro l'invasione dei delfini