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Da Crocetta a Musumeci, le dimissioni certe, l’ospedale delle Eolie preda politica, solo 70 firme salinare per salvare l’ospedale e le assenze dei 3 comuni, l’esercito sanitario in corsia, la polpetta avvelenata, la tavolata, il tentativo fallito con il ministro Speranza, Lorenza aspetta la verità giudiziaria, lo scollamento, l’alto numero dei bisognosi con la forte infiltrazione dei furbetti, la politica del dopo e… 

LE REAZIONI

DA SALINA IN LINEA GIACOMO MONTECRISTO E DOMENICO ARABIA

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di Giacomo Montecristo e Domenico Arabia*

Caro Direttore, ci giungono notizie circa le lamentele sulla nostra mancata partecipazione alle vicende dell’ospedale di Lipari da parte dell’assessore Tiziana De Luca, la quale ha annunciato le proprie dimissioni il giorno dopo che sul suo giornale appariva la sconcertante notizia della mancanza di riscaldamento nelle scuole di Lipari. Tali lamentele, a sentire l’intervista di oggi apparsa sul suo giornale, riguarderebbe la questione dell’ospedale che ci avrebbe visto colpevoli di una mancata partecipazione.

A tal proposito ci teniamo a precisare che la nostra partecipazione al tavolo tecnico regionale sulla sanità nelle isole minori é stata sempre assicurata, mentre ci pare di ricordare che qualche volta Lipari non c’era, come alle commissioni regionali presso l’assemblea, alla commissione regionale presso l’ospedale di Lipari, e anche durante l’occupazione dell’ospedale c’eravamo, così come ci siamo interessati ad incontrare i comitati.

Ebbene, caro direttore, possiamo assicurare che noi non siamo stati mai invitati dal Comune di Lipari per trattare i problemi della sanità nelle isole Eolie, che abbiamo sempre tenuto presente in tutte le sedi istituzionali, e che l’assessore (o ex, stante la presentazione delle sue dimissioni sei mesi prima delle prossime elezioni) non solo non ci trascinerà nella sua prossima probabile campagna elettorale, ma da oggi in poi potrà godere del privilegio che da parte nostra non ci saranno più repliche alle sue esternazioni.

*Sindaci di Leni e Santa Marina Salina

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di Danilo Conti*

OGGETTO: Considerazioni sulle dimissioni dell’Assessora alla Sanità e Servizi Socio Sanitari del comune di Lipari e richiesta di revoca.

Facciamo eco ad altri interventi letti sui social e stampa locale in merito alle dimissioni improvvise dell’Assessora alla Sanità e Servizi Sociali di Lipari.

Premesso che rivolgiamo alla Sig.ra De Luca la nostra solidarietà per le aggressioni verbali, ormai divenute consuetudine, ed a pochi secondi dalle dimissioni in Consiglio Comunale, perché mai nessun appartenente alle istituzioni e rappresentante del popolo si dovrebbe rivolgere ad un cittadino, ancor peggio ad una donna ed ex amministratore con frasi del tipo “lei adesso è solo un cittadino e non può più parlare”, ma questo la dice lunga sul rispetto degli elettori e sull’umiltà che ogni rappresentante del popolo dovrebbe portare con se.
Rivolgiamo anche la nostra solidarietà alla parte umana ed al patimento interiore di queste dimissioni, riconoscendole un ruolo non facile e deleghe numerose e delicate.

Ma non possiamo non ritenere sconsiderata dal punto di vista amministrativo una tale scelta per le seguenti ragioni:

1) Decisione presa in piena crisi pandemica.
2) Durante un’emergenza vulcanologica in atto.
3) Nel pieno di una crisi economica e sociale, senza precedenti.
4) Dove addirittura da luglio, i malati gravissimi del Comune di Lipari, sono senza nessun tipo di assistenza.
5) Con progetti in atto e quasi positivamente conclusi con la UIL Sanità, che come da dichiarazione del suo rappresentate non potranno più procedere, ed andrà tutto perso.
6) Con scadenze importanti per la realizzazione dei PNRR per la misura che prevede la collaborazione dei servizi sociali comunali con il distretto sanitario. Un ulteriore schiaffo alla progettazione della sanità di domani se non si realizzassero a causa dell’assenza dell’assessore di riferimento. Nella misura 5 sono infatti previsti progetti di collaborazione con il territorio che hanno una prima scadenza il 31/12/21.
7) Durante un tentativo di demolizione perpetrato ai danni dell’ospedale.
8) Ma soprattutto a soli 6 mesi dalle prossime elezioni amministrative.

L’abbandono improvviso della nave, ricorda più la vicenda del comandante Schettino che lasciò, sulla Concordia che affondava, equipaggio e passeggeri, per salvarsi la vita, non curante del destino altrui.

Il tutto ha il sapore di una mossa politicamente astuta, ma amministrativamente biasimabile, forse nel tentativo di ricrearsi un sorta di “verginità politica”, sperando di sfidare la memoria dei cittadini e nel goffo tentativo di scaricare solo sugli altri, le responsabilità di quello che viene definito dalla comunità un “disastro amministrativo” ed a riprova di ciò l’attacco ad alcuni Sindaci, usati come capro espiatorio delle sue dimissioni con motivazioni ampiamente smentite dagli stessi.

Un atteggiamento che rischia di aggravare anche una crisi tra istituzioni già in atto, sia con gli altri Comuni, sia con la Regione, stante che sono state chieste persino le dimissioni dello stesso Presidente, tranne poi ringraziare subito dopo la giunta Musumeci per l’esiguo finanziamento di alcuni approdi eoliani.

Avremmo potuto accettare con meno sconcerto le sue dimissioni se non avesse fatto intendere chiaramente, durante interviste on line, la sicura presenza alle prossime elezioni.
Se si è consapevoli di non poter sopportare la responsabilità di amministrare un paese e un giorno dopo la dichiarazione di ripresentarsi alle prossime elezioni, il tutto appare come una forma di “schizofrenia politica”.

Concludiamo chiedendole di revocare le dimissioni viste le emergenze sopra citate, di portare a termine il mandato in un momento così difficile per la comunità e se ne avrà voglia ci mettiamo a disposizione per essere auditi e collaborare in commissione sanità alla luce di tutti i gravi elementi che abbiamo raccolto in questo anno di approfondimenti e continui incontri sul tema sanità.
Sappiamo che è stata proposta la nostra presenza, ma è stata rifiutata da alcuni consiglieri che fanno parte della commissione, forse nel timore di darci visibilità sempre più preoccupati della politica che della risoluzione dei problemi e della salute dei cittadini.

*Presidente Ass. Comitato Eolie 20-30

MISTRETTA PUNTO NASCITE CHIUSO. PARTO IN AUSTOSTRADA BIMBO NASCE MORTO

Parto in autostrada. Il bambino nasce morto.
De Pasquale e Urzì Mondo (Azione): “Una vicenda inammissibile. Urge intervento radicale e immediato della Regione”.
 
“Nel 2021 è inammissibile, inconcepibile, inaccettabile che una vicenda simile possa accadere.
Le carenze del sistema sanitario siciliano sono infinite ed emergono con tutta la loro allarmante potenza allorquando si verificano situazioni drammatiche come questa”, così Eleonora Urzi Mondo, membro regionale del comitato promotore di Azione, dopo la notizia della morte del bimbo nato in emergenza in Autostrada tra Mistretta e Patti.
“Un pensiero di vicinanza alla coppia che ha subito questa tragedia e all’intera famiglia”, prosegue.

“Mentre certa politica rincorre l’antagonista a colpi di dichiarazioni su temi come quello del
punto nascita di Sant’Agata -che in questo caso avrebbe potuto essere la soluzione più immediata per un soccorso adeguato- ci si trascina tra inadempienze, rinvii, discussioni, verbali, e ovviamente inefficienze fino alla deflagrazione che rimbomba con potenza straordinaria in casi come questo.

“La vicenda dei punti nascita colpisce qualsiasi sede disagiata – aggiunge Francesco De Pasquale, responsabile provinciale organizzazione del partito di Carlo Calenda e referente del gruppo “Eolie in azione” – “Le nostre isole minori continuano a soffrire dell’assenza del punto nascite sul proprio territorio, per cui, è impossibile nascere a Lipari e le famiglie sono costrette a trasferirsi sulla terraferma sul finire della gravidanza o peggio, affrontare il mare a travaglio iniziato!! E se quel giorno ci fosse un forte vento?”

“Rivolgiamo un appello urgente alla Regione Siciliana, al Presidente Musumeci, all’Assessore Razza, alla Commissione sanità dell’Assemblea, perché con urgenza si dia priorità ad una revisione del piano sanitario, alla gestione dell’emergenza urgenza e alla sua immediata attuazione, al fine di scongiurare nuove quotidiane pubblicazioni di notizie come quella che leggiamo oggi e le molte altre che manifestano, ogni giorno, le deficienze e le lacune di un sistema che non assicura assolutamente il sacrosanto diritto alla salute che la nostra Costituzione garantisce.
91 km per raggiungere il presidio più vicino: è shockante.
L’episodio ultimo del quale riportano le cronache racconta uno scenario che rappresenta uno scandalo che non ammette giustificazioni”, concludono Urzí Mondo e De Pasquale.

LIPARI, FESTEGGIATA SANTA BARBARA 

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di Peppino Mirabito

Celebrata a Lipari, nella Parrocchia di Maria SS. di Porto Salvo, la Festa di Santa Barbara. Abbraccio il comandante T.V. Donato Scolozzi che, nel solco di una consolidata tradizione, insieme ai Militari del Circomare di Lipari, ha onorato Santa Barbara.

Si sono uniti a loro, i Vigili del Fuoco presenti a Lipari, nell'invocare la comune Patrona.

Presenti le altre autorità civili e militari del Territorio. La Messa è stata presieduta dal Vescovo ausiliare S.E.R. Mons. Cesare Di Pietro.

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