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Lipari - Nuova riunione dellla commissione urbanistica presieduta da Luciano Profilio sul "Pue" che si intende realizzare alle cave di pomice.

L 'intervista al consigliere comunale del gruppo misto Antonio Casilli. 

casilli08072014

http://www.bartolinoleone-eolie.it/casilli08072014.qtristorante Al Pirata

 

---Alle ore 9 nuova riunione della commissione urbanistica per la pianificazione dell'area pomicifera che si estende da Porticello ad Acquacalda. E' stata convocata dal presidente Luciano Profilio. Parteciperanno anche i capi gruppo consiliari. Una riunione si è già tenuta la scorsa settimana. Si va di corsa...

---Nell'area pomicifera di Porticello si punta a presentare un "Pue" (Piano urbanistico esecutivo). Stamane è stato oggetto di un incontro indetto dal presidente della commissione urbanistica Luciano Profilio. Presenti il presidente del consiglio Adolfo Sabatini, Alessandro La Cava, consulente della giunta Giorgianni, promotore del progetto e i consiglieri Sarino Centorrino, Gesuele Fonti, Pietro Lo Cascio, Antonio Casilli. Il "Pue" già previsto dal piano regolatore generale può prevedere anche la trasformazione dei ruderi della pomice in strutture turistiche alberghiere. Tra le ipotesi al vaglio dei componenti un acquario, l'aviosuperficie, il museo della pomice, la piscina coperta, il parco geo-minerario proposto dal presidente di Legambiente delle Eolie Pino La Greca che ha richiesto di essere invitato alle prossime riunioni. Nell'ex pontile Pumex è stato anche proposto di far attraccare le navi da crociera, ma è evidente che dovrà essere messo in sicurezza. Il "Pue" potrebbe essere portato avanti in sinergia tra pubblico e privato (Comune+Enzo D'Ambra, titolari delle aree pomicifere). Il ministero dell'ambiente sarebbe pronto a finanziare il progetto. Il dibattito è appena iniziato...

lavilletta

CHE COS'E' IL PUE.

Piani Urbanistici EsecutiVI (PUE, programmi, progetti e piani attuativi). Gli strumenti di intervento preventivo, ovverop i PUE sono i seguenti:

PiAni particolareggiati esecutivi, di inziativa pubblica (Ppe);

Piani di zona, ai sensi della legge 167/62. P.E.-E.P., di inziativa pubblica;

Programma Costruttivo (PC);

Piani di Recupero (PR);

Piani di insediamenti produttivi, (Pip) di iniziativa pubblica;

Piani di lottizzazione di iniziativa privata (Pdl);

Programmi Integrati d'Interventi (PII);

Programmi di Recupero Urbano (PRU);

Interventi di trasformazione urbana (STU);

Piano di Riqualificazione Ambientale (PRA);

Progetto Norma (PN) ecc.

Per la collaborazione si ringrazia il geometra Gaetano Barca.

LE REAZIONI

di Bartolo Pavone

Ho letto in questi giorni una grande notizia di carattere socio-economica, culturale, di crescita turistica e di occupazione giovanile di massimo rispetto. Mi è sembrato di capire, che un carissimo amico competente, l'indomabile Alessandro La Cava, (perché anche altri personaggi del mondo politico eoliano, si sono attestati questo mega-progetto) sta lavorando con grande professionalità e nel massimo della riservatezza; è convinto che in caso di fattibilità' possa dare sviluppi sicuramente positivi per i nostri giovani e per tutta l'economia eoliana. Non condivido, anche se rispetto le idee di altre persone, che ogni qual volta si presenta un'iniziativa a carattere di crescita' sociale ed economica, subito si cerca di fare ostruzionismo che non porta a niente. Tutto il mondo sa che Le isole Eolie sono delle meraviglie che la natura ci ha donato, gratuitamente. Avere il coraggio di dire che servono delle riforme all'interno della nostra comunità dove la gente preparata, libera, deve (Sindaco) avere la possibilità' di lavorare per valorizzare le nostre isole nella massima trasparenza , è un atto dovuto. Un progetto così importante, se e' fattibile, porterebbe alla nostra comunità una grande visibilità a livello mondiale. Per non parlare di lavoro e occupazione di tanti giovani ecc. Io che opero nel mondo scolastico, posso garantire che la nuova riforma scolastica in fase di attuazione è conforme a questo progetto di sviluppo socio-economico e culturale. Le nostre scuole potrebbero essere un punto di partenza per rilanciare la nostra società insulare. Quanti gemellaggi o visite d'istruzione si potrebbero programmare nell'intero Universo. Oggi, con le nuove tecnologie tutto è possibile. Quindi, sé è possibile attuare questo progetto nei termini di legge, tutte le istituzioni presenti nei territori eoliani devono aiutare con le loro consolidate competenze questo capolavoro molto utile per la nostra economia e crescita culturale.

di Roberto Sauerborn

Siamo molto perplessi sulla proposta di un PUE (Piano urbanistico esecutivo) in lavorazione da parte della Commissione Consiliare Urbanistica di Lipari da attuarsi in una delle aree più belle della costa dell'isola maggiore. Pur se interessante l'idea della concertazione proposta, non si hanno notizie di incontri pubblici sull'argomento e/o di inviti alle associazioni ma, innanzitutto, ai cittadini a cui si dovrebbe presentare l'idea che gira in testa ai consiglieri e sulla quale aprire la discussione pubblica. Credo che il tema della pianificazione di un territorio come le Eolie, così come ogni opera pubblica, ogni intervento da realizzarvi debba essere il frutto di una concertazione ma anche del coinvolgimento di quante più menti possibile ricorrendo a concorsi di idee aperti alle università di tutto il mondo, a professionisti di tutto il mondo. Le Eolie non possono, non devono, continuare ad essere il prodotto di invenzioni di casa, hanno un valore ed una valenza mondiale e così vanno trattate. Non possiamo pensare di progettare il futuro di queste meraviglie quale prodotto di interessi localistici e di quartiere. L'avere pensato e quindi operato in tutti questi anni in questa maniera ha condotto le Eolie alla confusione attuale. Penso alla frazione di Canneto, dove il vecchio programma di fabbricazione ha prodotto una frazione senza marciapiedi e senza verde. Dove si è costruito in ogni spazio disponibile e se intercluso, addirittura, si poteva fare di più saturando al massimo gli spazi. Penso a Vulcano, dove ancora oggi non vi è un sistema di smaltimento dei reflui. Al presidente della commissione urbanistica del comune di Lipari, consigliere comunale Profilio, così come a tutti i consiglieri comunali di Lipari invece chiediamo di trattare la problematica del rischio cancellazione dalla WHL delle Eolie e che gli abbiamo sottoposto, come a tutto il consiglio comunale, inviandogli le 6100 firme raccolte per l'avvio di una consultazione popolare: saremmo ovviamente disponibili ad incontrare la commissione urbanistica sull'argomento anche per parlarne nell'ambito del PUE. Sulla lentezza della gestione e del valore dell'essere le Eolie nella WHL, portiamo ad esempio l'Etna che è stato quest'anno inserito nella WHL. Già tutte le strade dei capoluoghi delle città siciliane sono tappezzate di una maxi-cartellonistica che promuove la "montagna vulcanica" ed invita ad andarci, per visitarlo con la funivia, ricorrendo al "BRAND" UNESCO quale valore aggiunto motivazionale della visita. Le Eolie dal 2001 non sono state capaci di capitalizzare tale valore, non dico per la loro tutela e, nel contempo, il loro lo sviluppo ma per fare venire qualche turista in più in maniera sostenibile e programmato, intelligente... Al signor sindaco, a cui rinnovo sempre la disponibilità come cittadino di collaborare sull'argomento, come uno dei 6132 cittadini sottoscrittori la petizione, chiedo di sapere a che punto è la questione UNESCO, ma anche di farsi promotore insieme a noi di costituire una associazione allargata a tutti i cittadini delle Eolie e non solo per la gestione del sito UNESCO EOLIE. Cittadino UNESCO, così si fa Comitato Promotore del Piano di Gestione del sito UNESCO delle Eolie per la costituzione di un'Associazione dove tutti mettiamo "UN EURO per le Eolie" proponendo per la gestione del sito utilizzare come riferimento il modello di gestione dell'ultimo sito UNESCO italiano - quello delle Langhe-Roero e Monferrato approvato qualche giorno fa - che può fornire elementi di riflessione per le Eolie, visto che coinvolge 6 zone specifiche in 29 comuni e 3 province. Nei prossimi giorni chiederemo al Notariato di avere la disponibilità di Notai per la raccolta dei fondi in tutta Italia attivando un conto corrente che chiederemo di avere gratis alle banche italiane sponsorizzando l'iniziativa per salvare le Eolie dal rischio cancellazione UNESCO. Buon tutto.

di Aldo Natoli

Pue per pianificare l'area pomicifera...troppa fretta. Giunge notizia che domani la Commissione Urbanistica Comunale si riunirà per decidere sul Pue, "Piano Urbanistico Esecutivo" per pianificare l'area pomicifera di Lipari. Questa accellerazione, considerati gli scenari dei vari interventi; la particolarità della zona e la partecipazione dei privati, mi preoccupa enormemente e mi insospettisce. Sarebbe opportuno che l'Amministrazione Comunale prima di avviare ogni iniziativa spiegasse a tutti noi cittadini, in un dibattito pubblico, quali interventi intende realizzare e come intende gestirli. Non vorrei infatti che tutto porta a creare incarichi, stipendifici, partecipazioni, e quat'altro, sotto la bandiera dell'UNESCO. Già in aria svolazzano i soliti avvoltoi ed i probabili beneficiari. "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca". Così scriveva Giulio Andreotti.

di Salvatore Leone

Adesso che di bianco è appena finita la sfilata ...Bianchina, ci possiamo vedere la sfilata dell'altro bianco con l'acceleratore incorporato a tavoletta. Dal PUE alla PUMEX, ecco la sigla mancante la famosa formula MX in ricordo di un monopolio di bianca pomice venduta ed esportata in tutto il mondo. Proprio in questi giorni si è celebrato a Lami il ricordo delle vite dedicate agli scavi innaturali e le morti bianche. Mentre l'Italia scoperchia i suoi capannoni abbandonati per non pagare l'impagabile Imu, Lipari presenta velocemente il risveglio del PUE. Preceduto dal duo Sauerborn-Natoli mi accodo alla scoperta della fretta, della troppa fretta che sa di trippa intruppata. Quanta di questa gente artisticamente sa della storia della Pumex, dei loro antenati, degli usi civici, dei terreni del Comune, della demanialità, dei provvedimenti della magistratura, della Povincia, dell'accumulo degli scarti delle lavorazioni che hanno creato una montagna artificiale, dell'impossibilità materiale di ricercare i confini catastali. Sembra strano, l'area pomicifera non è altro che un terreno nel sottosuolo all'aperto. Fermi tutti. Ci sono i gatti. Non corriamo così veloci. Raccogliamo la verità e poi pensiamo al Pue. Ma prima mettiamo in sicurezza il nostro centro storico, dove cadono cornicioni, "cagnoli" e balconi. Evitiamo che venga chiuso il centro storico di Lipari per la tutela della pubblica incolumità. Nella nuova pianificazione urbanistica è necessario è previsto anche il recupero dei centri storici, interveniamo con urgenza prima si "pompeizzi" e poi pensiamo al resto, alle opere da impatto ambientale da inserire in un "Patrimonio dell'Umanita" e non di pochi. Alle montagne bianche abbiamo scavato tanto e...credo che non possa esistere alcuna regola per cambiare il vincolo della zona F/4 neanche con il PUE senza MX nel sottofondo delle misteriose realtà eoliane scavate appositamente per creare ogni genere di buchi grandi e pericolose come le gallerie di un tempo.

Baciamo le mani.

di Massimo Ristuccia

AVIOSUPERFICIE ragionamenti e domande che vorrei sottoporre.

1) L'aviosuperficie deve servire per attirare maggior flusso turistico e/o anche come altra via di trasporto per i cittadini locali?

2) Quali aerei si vogliono far arrivare? ovviamente aerei più grandi, con maggior posti, comportano una pista adeguata (più lunga)e infrastrutture adeguate.

3) Mi sembra che con il termine "aviosuperficie" si identificano le piste di volo di proprietà privata, area idonea alla partenza e all'approdo di aeromobili, che non appartenga al demanio aeronautico.

In questo caso credo che il proprietario/gestore possa essere pubblico o pubblico/privato.

4) Al di là di altre strutture che si vogliono creare nelle vicinanze, museo, parco, alberghi, piscina, l'aviosuperficie capace di far atterrare e decollare aerei con una certa capienza (non solo piccoli aerei privati), deve prevedere infrastrutture adeguate, hangar, pista di manovra, strutture primarie e secondarie. Questo comporta trasformare un ampio territorio con la relativa ricaduta paesaggistica ambientale.

5) Di fronte a quanto suddetto, l'UNESCO come si comporterebbe? Come già detto da altri, non si corre il rischio della cancellazione dalla "WORD HERITAGE LIST". Come già detto da altri, se si è impedito di proseguire l'attività estrattiva e di escavazione accetterebbero lo stravolgimento di un ampia aera di origine vulcanica.

6) Senza entrare in merito allo strumento scelto "PUE", un progetto del genere per quanto condiviso e apprezzato dai "cittadini", dovrà avere nel suo iter approvazioni tecniche e pareri vari da organici tecnici, ognuno per la propria competenza che comporterà la realizzazione di elaborati ai fini paesaggistici, geologici, sismici ecc. (non entro in merito su chi ed a spese di chi li dovrebbe redigere).

7) Per concludere, al di là dell'aviosuperficie, l'auspicio e che l'intero progetto trovi un ampio consenso (al di là dell'ente territoriale e del privato coinvolto), cittadini, associazioni e comunque qualsiasi portatore di interessi generali e diffusi per la collettività.

----Mi sembra volendo tornare al discorso di fondo, se intuisco, forse mi sbaglio, al di là dell'aviosuperficie di cui si può discutere, magari perché proprio lì e non a ...., con le proprie idee, tutte rispettabili tenendo conto ovviamente dei pareri tecnici e di principio di organi vari (Regione, Unesco ecc.). C'è una differenza di fondo tra due correnti di pensiero (ditemi se sbaglio): la prima è quella del progetto che si vuol presentare, comprendente alberghi, aviosuperfice ecc. L'altro è che quelle zone devono essere acquisite dal comune, farne un solo parco minerario (torno a portare l'es. parco nazionale del monte amiata) gestito dal PUBBLICO, inteso ente, che vigilia avalla autorizza, una risorsa paesaggistica storica ambientale che diventi SOLO servzi per i cittadini locali e non, MUSEO, MOSTRA FOTOGRAFICA, VISITA GUIDATA DEI LUOGHI, STORIA DELLA GENTE CHE LAVORAVA IN QUEI LUOGHI CON QUALI STRUMENTI, ecc. magari un mini acquario con un mini bar per i visitatori ma non altre COLATE DI CEMENTO. Ognuno la pensa come vuole rispettando l'idea altrui, ma un patrimonio storico ambientale deve raccogliere il massimo consenso, in primis dei cittadini sul da farsi direi!

di Marco Giorgianni (sindaco di Lipari): Non c'è nessun progetto definito solo alcune idee già rappresentate. La Cava ha incarico del sindaco di raccogliere le idee e le istanze dei componenti la commissione per avviare un confronto su un argomento che non può piu' essere rimandato  e che è la maggiore occasione di crescita del territorio la "riconversione dell'area ex cave di pomice". Su questo approfondimento si aprirà un confronto anche con le parti sociali ed econmiche del paese.

di Mimmo Fonti: Attraverso le locali testate giornalistiche, apprendo che il Consiglio Comunale, la commissione urbanistica e un esperto dell'Amministrazione discutono della riqualificazione delle aree pomicifere di Canneto; in una delle riunioni si aggiunge anche il dr. Pino La Greca che, oltre ad essere il presidente del locale circolo di Lega Ambiente, è certamente uno dei maggiori esperti (dal punto di vista storico) della pomice di Lipari.
Ritengo un bene che finalmente si discute di come quell'area dovrà essere riqualificata ma, dalle informazioni che apprendo, appunto dai siti giornalistici locali, mi appare chiaro che ancora una volta si discute di un progetto importante per questo paese senza una visione d'insieme del potenziale sviluppo ipotizzato e senza analizzare, anche in modo elementare, se è sostenibile e se è possibile collocarlo innanzitutto in uno sviluppo turistico sostenibile.
Dovere imperante, a mio modesto avviso, di chi tratta argomenti di tale importanza è quello di non derogare sul concetto di "Bene Comune" ovvero di "equità" che ha a che vedere con la giustizia e con l'uguaglianza dei diritti. In conclusione comprendere le interazioni fra economia, società e ambiente; distribuire risorse e opportunità in modo equo.
"Il turismo sostenibile è il turismo economicamente, socio-culturalmente e ambientalmente sostenibile, i cui impatti socio-culturali e ambientali non sono, né permanenti, né irreversibili (Beech,Chadwick,2005)".
Bisogna parlare anche del passato ?? Merito al dr. Saverio Merlino che si fa promotore, ogni anno, di commemorare i lavoratori che persero la loro vita nelle miniere della pomice; quanti ulteriori lavoratori sono morti a seguito della esposizione insalubre alle attività di escavazione della pomice, lasciando ancora in tenerissima età i loro figli !! I Responsabili?? La storia forse un giorno li indicherà. Ma per carità, giriamo pagina, Lipari è fatta di tantissimi giovani che possono dire la loro, che hanno voglia di fare impresa ... Stiamo parlando di un'area che è della comunità Liparota gravata dai cosiddetti Usi Civici.

liparicavadipomice

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