fugadinotizieSalina  – Oltre che a Lipari nella prossima primavera si voterà anche nei Comuni di Santa Marina Salina e Malfa per eleggere i nuovi sindaci (oltre che il consiglio comunale), considerato che gli uscenti non potranno piu' candidarsi.

A Santa Marina Salina per l'attuale maggioranza il candidato dovrebbe essere l'attuale vice sindaco Domenico Arabia.

A Malfa in prima linea vi è l'avvocato Giuseppe Siracusano.

Passata l'abbuffata di turisti, ma anche di certi politici di grido, con un bel 30% d'aumento che non si ricordava da decenni, caratterizzata da un movimento giornaliero no-stop nell'ambito delle 24 ore con una doppia vita sia di giorno che di notte, anche da sballo, adesso si guarda ai prossimi movimenti nella giunta Giorgianni di centro sinistra che opera nel maggior Comune delle Eolie. Tante le voci che circolano nei corridoio del palazzo di piazza Mazzini. L'azzeramento é improbabile. Soprattutto perché si dovrebbe "far fuori" - politicamente - anche il vice sindaco Gaetano Orto, Pd, che in caso di "rottura" tra un anno e mezzo, quando scadrà la legislatura e si tornerà alle urne, potrebbe essere un potenziale rivale, per la candidatura a sindaco, del primo cittadino uscente dell'Udc. E così si "chiacchiericcia" sul solito rimpasto. L'ennesimo, tanto per cambiare.

A lasciare il posto potrebbero essere i rimanenti tre assessori: Fabiola Centurrino, voluta dal Pd, Davide Starvaggi, "sponsorizzato" dai consiglieri Nuccio Russo e Ugo Bertè, ex Art 1 e attualmente Gruppo misto e Giovanni Sardella, Udc. Nel Pd c'è chi spinge nuovamente per un ritorno in giunta dell'ex assessore Giacomo Biviano, attuale capo gruppo consiliare che ovviamente dovrebbe dimettersi da consigliere. L'interessato però esclude questa possibilità, anche perché non vorrebbe "bruciare" la giovanissima Centurrino che si è insediata in primavera. Davide Starvaggi è stato "mollato" dal leader Nuccio Russo, ma - cosa di non poco conto - è il genero di Gaudenzio Mollica, presidente dell'Udc. Non resta che Giovanni Sardella, il quale per ricoprire l'incarico di assessore si era già dimesso da consigliere. Insomma, la matassa è ben attorcigliata e per il sindaco Giorgianni non sarà facile trovare le intese, senza lasciare malumori e ripicche.

Tra i nomi che già circolano, sussurrati come possibili nuovi assessori, c'é nuovamente quello di Ersilia Pajno, ex candidato sindaco con una civica alle ultime elezioni, voluta da una parte del Pd e Davide Merenda che dopo un'esperienza svizzera di consulente finanziario è rientrato nella sua isola e si è subito messo a disposizione del Comune, con una relazione gratuita per dimostrare che il palazzo di piazza Mazzini ha la pressione fiscale tra la piu' bassa d'Italia. In molti ricordano ancora che per la scelta del secondo assessore del Pd c'è voluto un mese abbondante e si è rischiata la spaccatura nel partito del segretario Saverio Merlino che oggi è ancora diviso in piu' anime. Non è un caso che nello stesso Pd, c'è anche una divisione per continuare a dare la fiducia al sindaco Giorgianni. C'é chi vorrebbe uscire dall'amministrazione e chi insiste nel voler continuare a portare a compimento la legislatura con il progetto di continuare l'alleanza anche per le prossime elezioni.

Certo tutto dipenderà dai prossimi passi che farà l'attuale primo cittadino. Tra un anno e mezzo - come anticipato - al Comune si dovranno eleggere sindaco e consiglieri e già comincia ad esserci un certo fermento. E si fanno i primi nomi. Scontato che il sindaco uscente Giorgianni si ricandiderà, Orto, in caso di rottura o l'attuale segretario Merlino, é pronto per il centro sinistra. Nel centro destra è certa la candidatura di Francesco Rizzo, così come anche quella dell'ex sindaco Mariano Bruno. Certa anche la lista dei "Grillini" che potrebbero candidare a sindaco Angelo Sidoti, ex dirigente dell'area amministrazione, finanza e controllo della "Pumex Spa" e definito l'uomo dei conti, ultimamente in silenzio riflessivo. La soprpresa potrebbe essere la candidatura a sindaco del "vulcanico" Nuccio Russo. Era già pronto alle ultime elezioni per il centro destra, ma poi nella "nottata decisiva" spuntò Gianfranco Grasso. E ora ha iniziato il "riscaldamento", anche perchè la rottura con la maggioranza sembra vicina.

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