Lipari - Nel maggior Comune eoliano tra servizio idrico, tassa rifiuti e suolo pubblico dal 2013 al 2017 previste in bilancio entrate per € 27.079.592,06 e incassati € 12.374.346,81.
AL COMUNE DI LIPARI - UFFICIO TRIBUTI - IN DATA 7 GIUGNO 2018 CON UNA "PEC" ABBIAMO RICHIESTO:
di fare il punto sui continui ricorsi alla Cpt (Commissione Provinciale di Controllo).
Quanti sono stati ad oggi i ricorsi? Quanti vinti e quanti persi?
E come mai se perdono (?) ogni anno ricorrono?
E soprattutto da quando incaricato per la prima volta quanto ha incassato l'avvocato Francesco Leto di Barcellona?
LA PEC DELL'UFFICIO TRIBUTI
In riferimento alla Sua pec, si comunica che ai sensi dell'art. 17 del Regolamento sul diritto di accesso ai documenti amministrativi, approvato con deliberazione consiliare n 21 del 09/03/2006, sono esclusi dal diritto di accesso.
IL CAPO AREA TRIBUTI
W la trasparenza del Comune di Lipari (bl)
LE REAZIONI
di Angelo Sidoti
Caro Direttore, in altro Comune d'Italia in merito agli obblighi di trasparenza e pubblicità ho riscontrato alcune Linee guida. Le riporto uno stralcio del Regolamento.
LINEE GUIDA PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI LEGALI A PROFESSIONISTI ESTERNI ALL' ENTE
Art. 10 Pubblicità
1.L'elenco dei professionisti Avvocati patrocinatori del Comune ed il registro degli incarichi sono pubblicati sul sito comunale in apposita sezione.
2.Gli incarichi affidati di volta in volta sono pubblicati sul sito istituzionale – sez. Amministrazione trasparente- in conformità a quanto previsto al d.lgs. 33/2013
3.I dati forniti dagli interessati saranno raccolti e trattati ai fini del procedimento di formazione dell'elenco e dell'eventuale affidamento dell'incarico. Tali dati saranno utilizzati secondo le disposizioni di legge.
-----Come nota di colore sul tema riscossione dei tributi locali vorrei richiamare alcuni atti di governo.
Nel febbraio 2014 in un mio articolo pubblicato sui social richiamavo una delibera di giunta del 28.12.2012 la nr. 111 che riportava come oggetto "approvazione programma operativo finalizzato alla ottimizzazione de servizio di riscossione tributi locali predisposto per l'anno 2013".
Vorrei ricordare che "l'attività di indirizzo politico o di governo è svolta dagli organi costituzionali dello stato (quindi anche i Comuni) e consiste nella formulazione delle sceltecon le quali si individuano i fini che lo stato intende perseguire in un determinato momento storico attraverso l'attività amministrativa".
Quindi una scelta ormai datata ed i cui fini sono rimasti al momento totalmente disattesi. Ma quali i veri motivi?... Concludo questo breve commento richiamando l'ultimo paragrafo riportato nel verbale di Giunta del 20.12.2012 dove venivano fissati i livelli di performance e/o qualità del servizio:
"in funzione dei livelli di riscossione calcolati sulla base dei dati dei rendiconti degli anni 2005-2006-2007-2008-2009-2010-2011, si stabilisce che nell'anno 2013 l'ente deve migliorare dell'1% la propria capacità di riscossione rispetto all'anno 2012".
Spero che questi obiettivi oggi vengano rivisti con cadenza annuale e non dopo quasi dieci anni fissando delle percentuali di miglioramento consone allo stato delle cose (scarso livello di riscossione dei tributi) e magari a due cifre percentuali.
----Cambiano gli Amministratori con delega al Bilancio di mandato in mandato, ma nonostante ciò i risultati non migliorano.
I problemi evidenziati e “attestati” dal Ragioniere Generale del Comune di Lipari nella sua relazione periodica, denominata “controllo degli equilibri finanziari”, restano sempre gli stessi.
In ultimo, in data 04/06/2018, con delibera di Giunta n. 51 si procede con l’ennesima presa d’atto del contenuto della Relazione Periodica riferita al I Trimestre 2018.
Il contenuto della Relazione è sempre uguale sia nella forma che nei contenuti trattati, che per modello potremmo definire “ciclostilato”.
Nella Relazione vi sono pochi, ma interessanti spunti di novità: uno dei pochi è il dettaglio di alcune principali entrate del comune.
Riporto integralmente la definizione utilizzata dallo stesso Dott. Subba “a titolo di esempio riportiamo di seguito alcune tabelle rappresentative delle somme previste in bilancio e delle somme incassate connesse ad alcune entrate particolarmente significative”:
Facciamo una breve sintesi:
- IDRICO: le somme incassate rispetto a quelle previste in bilancio per le annualità 2013-2015 si attestano mediamente intorno a una media percentuale del 55%, mentre per l’ultimo biennio 2016-2017 solo il 5%, per effetto che per queste annualità non è stata effettuata fatturazione (solo servizio autobotte). A giudizio del Dirigente del II Settore “il servizio idrico continua ad avere difficoltà per le proprie riscossioni”.
- SMALTIMENTO RIFIUTI: le somme incassate rispetto a quelle previste in bilancio per le annualità 2013-2015 si attestano mediamente intorno a una media percentuale del 66%, mentre per il 2016 una media del 51% e per il 2017 pari a ZERO%, in quanto per questa ultima annualità il ruolo non risulta ancora emesso. Allo stato abbiamo in corso una gara d’appalto che per durata (7anni) risulta essere non in linea con il documento di programmazione PEF di tre anni (2017-2019) di cui uno già trascorso. Per altre considerazioni rimando a successiva riflessione.
- SUOLO PUBBLICO: le somme incassate rispetto a quelle previste in bilancio per le annualità 2013-2015 si attestano mediamente intorno a una media percentuale del 98%, mentre per il 2016 una media dell’82% e per il 2017 pari a una media del 65%. Possiamo definire l’andamento storico soddisfacente sotto l’aspetto della riscossione anche se per l’annualità 2013 la somma riscossa risulta essere più alta di quella prevista in bilancio. Sarà un problema di competenza? Oppure di sottostime in questo caso positive?
Bisognerebbe comprendere pertanto i motivi della percentuale di entrate riscosse nel 2017 (65%); come peraltro sottolineato dalle associazioni di categoria, bisognerebbe inoltre realizzare un’equa distribuzione della imposizione di codesto tributo ovvero una verifica dell’effettiva superficie pubblica occupata da avviare su tutto il territorio eoliano dalle attività commerciali e affini.
Nessuna informazione viene resa dal Ragioniere Generale sulle attività di contenzioso in essere, sia sulle annualità oggetto di esame che su quelle relative alle annualità precedenti, né sull’onere economico a carico dell’Ente in qualità di parte soccombente, che sicuramente andrebbe a nettare il valore dell'incassato.
Altri piccoli rilievi di novità riscontrati nella Relazione:
- nel paragrafo “parametri di strutturale deficitarietà”: tra le cause dello squilibrio viene riportato per la prima volta oltre l’idrico e la TARI (sempre presente nelle sue relazioni) anche i tributi relativi alle “concessioni/autorizzazioni per l’utilizzo del suolo pubblico. Con molta probabilità il richiamo del Ragioniere Generale in questa relazione (I TRIM.2018) è naturale conseguenza della minore percentuale di incasso registrata nel 2017 rispetto alle precedenti annualità.
- Nel paragrafo “lo squilibrio di cassa tra entrate e destinazione vincolata e relative spese”: tra le cause viene ripetuta per due volte quella del contributo di sbarco (forse un refuso?) e non risulta essere riporta quella relativa al punto e) ovvero squilibro “per il contributo regionale destinato a investimenti” (vedi delibera di Giunta n.25/2018).
Tralasciamo, al momento, l’argomento relativo al capitolo “ Le società partecipate” poichè continua ad essere accantonato.
L’unico elemento al momento pubblico nelle banche dati è il verbale della riunione del consiglio di gestione della Condotte d’Acqua Spa (socio della partecipata Lipari Porto Spa) del 12/02/2018 nel quale, all’ordine del giorno, si richiama “aggiornamento ed informativa circa l’avanzamento dell’iter individuato ex art.161 6° comma L.Fall”.
di Salvatore Leone
LIPARI, UN FICO D TRASPARENZA
Spesso si dice: alle Eolie, la trasparenza per gli enti pubblici è come una figlia. “Un piezzo di core”, altri un “pizzu i cori”. A Bologna invece in un incontro sull'utilizzo dello strumento Foia è arrivato il risultato che chiunque può accedere ai documenti pubblici senza motivare la richiesta e senza dover dimostrare l'esistenza di un interesse specifico.
Viene riconosciuto un vero e proprio "diritto all'informazione amministrativa" da anni di casa nella maggior parte dei paesi europei. Questo per consentire ai cittadini di esercitare un controllo generalizzato sulle pubbliche amministrazioni, di partecipare alla vita pubblica e di svolgere un'azione di controllo rispetto alle pratiche pubbliche. Gianluca Gardini, difensore civico, ha spiegato che tanti cittadini ancora non sanno che hanno questo diritto e che il compito dei giornalisti diventa duplice: devono informare su questo strumento e, nel loro ruolo di "cani da guardia" verso il potere, possono utilizzarlo a loro volta.
I veri titolari del bene dell'informazione pubblica, ha rimarcato, sono i cittadini. L'accesso generalizzato agli atti pubblici, rappresenta un prezioso strumento di inchiesta nelle mani dei giornalisti che potranno sottoporre le amministrazioni pubbliche a un controllo più penetrabile. L'amministrazione è obbligata a rispondere entro 30 giorni con provvedimento espresso e motivato.
L'accesso potrà essere rifiutato a seguito valutazione effettuata caso per caso, e solo ove la conoscenza dei dati richiesti possa recare pregiudizio a un interesse pubblico o privato, tra quelli indicati dalla norma. Enrico Carloni docente dell'Università di Perugia e collaboratore dell'autorità anticorruzione ANAC ha precisato che il giornalista, essendo portatore del diritto di cronaca, per indagare sulla attività della pubblica amministrazione ha pieno diritto all'accesso agli atti della pubblica amministrazione.
Giampiero Moscato, caporedattore dell'ANCA e direttore della testata in Cronaca del Master in giornalismo dell'Università di Bologna, ha sottolineato come l'accesso agli atti sia un elemento che contribuisce ad accrescere la trasparenza, e dunque è democratico. Maurizio Ricciardelli, responsabile per la prevenzione della corruzione ha detto che "il concetto di trasparenza si esprime attraverso l'elemento della pubblicazione degli atti e dei documenti e attraverso il diritto di accesso.
Infine il caporedattore del tgr Rai Emilia-Romagna e consigliere nazionale dell'ordine dei giornalisti Antonio Fornè, ha definito il Foia come un'opportunità perché si avvicina il palazzo ai cittadini e si allargano i confini della libertà di stampa.
I cittadini potranno: verificare i livelli di raccolta differenziata nel proprio quartiere, scoprire quanto spendono gli uffici pubblici per le bollette elettriche, quanto guadagnano i politici, ottenere le liste degli immobili sfitti di proprietà di un comune e accertare la gestione del contenzioso giudiziario di un ente locale.
Diversamente che trasparenza é se l'amministrazione si nasconde sempre dietro la privacy che poi è la foglia di fico anche se il politico di turno si sente figo appeso al filo.
----Il Comune di Lipari fa sempre notizia anche quando si dice che dal 2013 non incassa 15.000.000 di euro di tributi in quanto proliferano i ricorsi alle CPT e CPR. Strano! Il Comune non ha proceduto nelle more per il relativo recupero in mancanza di una sospensiva da parte dei giudici delle Commissioni Tributarie. Il ricorso non sospende il recupero! Ma forse gli uffici del Comune di Lipari ritengono fondati i vari ricorsi e si preoccupano di mettere in moto il meccanismo legale per il recupero?
Oppure pensano che effettivamente i ricorsi siano fondati e preferiscono attendere le decisioni delle Commissioni? Operando in questo modo si rischia di fare cadere in prescrizione il relativo recupero a totale beneficio dei ricorrenti e a discapito dei cittadini, che adeguandosi alle richieste del Comune versano regolarmente gli esosi tributi. Due pesi e due misure con la beffa di coloro che pagano subito e sempre di più a causa dei mancati introiti degli altri. Volente o nolente si rischia di far apparire il tutto come un tatticismo concordato. Volenti o nolenti alla fine ci sono sempre i godenti!
di Davide Merenda*
Ringrazio il Direttore Bartolino Leone per il Suo articolo relativo alla trasparenza sui ricorsi nel settore tributario, che mi permette di fare ordine su un argomento importante come quello della trasparenza.
Vorrei innanzitutto precisare che l’ufficio tributi non dispone di un archivio informatico che possa consentire, in modo rapido l’elaborazione di dati statistici, peraltro utili, come quelli richiesti dal Direttore, anche se ritengo che un lavoro in tal senso, in tempi ragionevoli vada fatto.
Benchè, come scrive il capo area dell’Ufficio Tributi, l’art. 17 del Regolamento Comunale sul diritto di accesso ai documenti amministrativi non permette, e non per volontà dello stesso, un’adeguata pubblicità sulla materia in oggetto, vorrei ricordare a tutti che, all’Albo Pretorio rintracciabile sul sito ufficiale del Comune di Lipari, vengono regolarmente e puntualmente pubblicate, tra le altre cose, tutte le Determine di pagamento effettuate dal nostro Comune. Questo significa che tutte le volte che ad un professionista esterno all’Ente vengono liquidate somme di denaro, le stesse sono pubblicate nella predetta area del sito del Comune di Lipari. Chiunque quindi può liberamente trovare le informazioni richieste dal Direttotre facendo una piccola ricerca sul sito del Comune di Lipari. Nelle stesse Determine vengono indicati i numeri della sentenza oggetto del contenzioso, dal quale si può risalire a tutte le informazioni relative allo stesso: nominativi, importi, oggetto del contenzioso e relativo esito.
*Assessore bilancio
Caro Assessore,
grazie per la risposta, ma vedo che le tre richieste ancora oggi rimangono inevase (bl)
NOTIZIARIOEOLIE 8 SETTEMBRE 2018
LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, convegno su "sicurezza sul lavoro e...". Il già colonnello dei Ros Iannone "negli Enti Locali se ci sono soldi pubblici non ci può essere l'alibi della privacy....".