gbaldanzaLIPARI - Una violenta pioggia ha costretto un aliscafo della Ustica Lines, in servizio da Lipari a ansa2Vulcano, a fermarsi mentre era in navigazione a causa della scarsa visibilità. L'episodio è stato raccontato da Giancarlo Baldanza, medico dell'ospedale di Lipari, che era a bordo del mezzo: "Siamo rimasti fermi per 10 minuti nel canale tra le 2 isole per la pioggia torrenziale che ha ridotto moltissimo la visibilità. Per sicurezza il comandante ha fermato il mezzo in attesa che la pioggia esaurisse la sua violenza. Mai vista in navigazione una burrasca cosi forte". (ANSA).

---di Giancarlo Baldanza

La foto forse non e' chiara, e' uno dei finestrini del monocarena della Usticalines in viaggio trabombadacqua Lipari e Vulcano. Siamo rimasti fermi per 10 minuti in mezzo al canale tra le 2 isole a causa di una pioggia torrenziale violentissima che ha ridotto la visibilita' a pochi metri. Per sicurezza il Comandante ha fermato il monocarena in attesa che l'autentica bomba d'acqua esaurisse tutta la sua violenta azione. Siamo arrivati con un po' di ritardo a Vulcano e ora stiamo proseguendo per Milazzo. Mai vista in navigazione, in qualita' di passeggero, una burrasca d'acqua cosi forte.

Mentre su Lipari diluviava, io ero fermo in mezzo al mare tra Lipari e Vulcano, a causa della totale assenza di visibilita'. Il Comandante "Noe'" ha chiesto ai passeggeri di rimanere seduti in attesa che "l'arca" della Usticalines potesse continuare il viaggio.

foto di Gaetano Merlino

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foto di Gianfranco Guarino

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A Vulcano anche grandine.

foto Antonella Campisi

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L'impianto di luci d'atterraggio dell'elipista di Salina e' andato in tilt, causa maltempo. Una persona ha una crisi cardiaca, bisogna trasportarlo urgentemente in idoneo ospedale. 11 autovetture, con i loro fari anabbaglianti illuminano a giorno la pista per consentire l'atterraggio, ma il Comandante dell'eliambulanza si rifiuta, per "ragioni di sicurezza".

abattaglinidi Antonello Battaglini

Ieri sera è successo un fatto che ha dell'incredibile: un nostro caro amico, Roberto Pittorino, si è sentito male ed i medici del 118, alle 20:00, hanno giustamente deciso, valutate le condizioni del paziente, di trasferirlo in ospedale a Messina. L'impianto di illuminazione dell'elipista però era guasto a causa del maltempo della sera prima, e siccome l'elicottero era in arrivo, ci siamo posizionati intorno con 11 auto per illuminare meglio possibile il luogo di atterraggio. Ebbene, il pilota del mezzo di soccorso in arrivo, o chi per lui , ha deciso di non atterrare perchè " non c'erano le condizioni di sicurezza necessarie" .... quindi è tornato indietro e Roberto, dopo 1 ora di attesa, è stato riportato a S. Marina dove la guardia costiera avrebbe dovuto mandare un suo mezzo, trasferirlo a Lipari, e a Lipari finalmente caricarlo sull'elicottero (tornato nel frattempo alla base) per farlo arrivare al Papardo .... della serie: "mentri u medicu studìa, u malatu sinni vaci" ! Quindi Roberto è rimasto a S. Marina sotto attento monitoraggio dei scrupolosi e attenti medici del 118, intanto che si aspettava il mezzo della guardia costiera (che non si è visto). Nel frattempo, Marcello Lopes, che ringraziamo, è riuscito a ripristinare le luci a Malfa, quindi è stato richiamato l'elicottero che dopo un'altra mezz'ora di fermo tecnico necessario, è tornato a Malfa e Roberto è partito in elicottero alle 22:50 circa... finalmente ... cioè tre ore dopo il primo soccorso " Ora sappiamo bene che in questi casi la decisione spetta solo al comandante dell'elicottero, che è lui l'unico responsabile, che se succede qualcosa in fase di atterraggio e bla bla bla..... solo che a terra nel frattempo c'era una essere umano che poteva rischiare la vita, visto che il problema non riguardava una colica qualsiasi o un arto rotto, ma si trattava di una complicanza a livello cardiaco, e anche chi non ha la laurea in medicina sa quanto possa essere decisivo un intervento tempestivo in questi casi, in una struttura adeguatamente attrezzata! cosa che hanno fatto sì egregiamente i medici del 118, ma è ovvio che un ambulatorio non possa avere le attrezzature necessarie di un ospedale come il Papardo. Con questo volevo dire che a volte il buonsenso dovrebbe prendere il posto delle regole, secondo me. Ringrazio a nome di tutti i "nostri" medici e soccorritori del 118 e rassicuro tutti sulle condizioni di Roberto, è attualmente sotto controllo e stanno eseguendo i necessari accertamenti del caso. E pubblico le foto della pista "scarsamente illuminata" dalle nostre auto , ognuno potrà rendersi conto se c'era abbastanza visibilità per atterrare o meno!

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