di Alfio Ziino
Noto che, in quel di Lipari, ampi spazi di sosta sono occupati da autovetture e moto, o ciclomotori, destinati al noleggio senza conducente, spazi che in verità divengono non di sosta ma di parcheggio.
Rammento che la normativa in materia prevede che il titolare della impresa di noleggio disponga di una idonea rimessa o, in difetto ed a discrezione della autorità municipale, di una autorizzazione alla occupazione di suolo pubblico dietro il pagamento della dovuta tassa.
Le considerazioni sono conseguenziali. Rendere servizi usando o abusando di beni comuni non è proprio il massimo (se non che del profitto).
La Polizia Municipale ha mai svolto un qualche accertamento?
Ed alla Polizia Municipale rammento ancora una volta il parcheggio abusivo, con occupazione di suolo pubblico a propri fini, dello spazio latistante la Piazzeta di San Bartolo ( Maddalena); un reato lasciato impunito.
Santa Marina Salina, continua la tradizione dell'antenna a mare...
foto e video di Domenico Arabia
Ho udito ieri, in TV, alcune starnazzanti signore di sinistra, iscritte alla categoria "intellettuali" per comune vulgata, far chiasso nel dargli a Vannacci per l'infamia di una di lui affermazione: l'essere i gay, al pari dei panda, una "categoria protetta". A stretto rigore linguistico e logico, è affermazione corretta. Esistono norme a tutela dell'uomo maschio, o della donna femmina? no. Esistono norme a tutela dell'uomo gay o della donna lesbica? sì. Dichiarare quindi questi ultimi categoria protetta è ineccepibile. Che lo si faccia poi con intento dispregiativo o provocatorio o per umorismo (ricordate audioleso, artoleso, tiroleso?) è fatto individuale che non può essere presunto.
Di pale in frasche, ma sempre nell' ambito della sinistra, della sua stupidità, di quella francese in particolare: la conclamata laicità dello Stato, confondendosi religiosità e civiltà. Rammento che la Francia fu l'unico dei paesi della Unione Europea ad opporsi a che nella Carta di questa venisse introdotto l'esplicito richiamo alle origini cristiane degli europei, cioè alla civiltà appunto cristiana. Che arroganza.
Di tale imbecillità la Francia paga oggi le conseguenze. Nessuno oggi aspira a veder Piazza della Repubblica, a Parigi, costellata dalle bandiere dei crociati. In compenso, la vede invasa, nella assenza dei "gigli di Francia", dalle bandiere del califfato o della c.d. palestina (con la "p" minuscola) ove, lo rammento, non vi sono innocenti.
A Michele Sequenzia. Il fumo della faziosità annebbia non solo la vista, ma anche la ragione. Lei ritengo finga di ignorare che l'abusivismo edilizio è appannaggio dei comuni governati da amministrazioni di sinistra, meglio se comuniste o loro aventi causa. Il campione nazionale è Vittoria, in Sicilia, feudo settantennale del PCI ed eredi con quarantamila fabbricati abusivi (in quel che era un paesello). Certa sinistra, sempre PCI ed aventi causa, è ancor più criminale.
Le regioni più disastrate quanto a condizioni ambientali sono la Liguria e la Toscana, ove gli abusi non sono tantissimi, ma i disastri colpiscono sempre opere e/o manufatti debitamente autorizzati (cioè ce ne freghiamo della pubblica incolumità, purchè le "carte" stese per l'amico siano a posto). E così via. Che i partiti della attuale maggioranza di governo poi si scannino tra loro è una bufala. Discutono ed hanno anche visioni diverse, ma per buona sorte vanno avanti tutti insieme.
Ad Angelo Pajno. Che vuoi fare. Sinistra e Verdi sono i depositari di ogni verità ritenendo il prossimo una massa di poveri idioti non illuminati dalla luce che loro e loro soltanto sono in grado di diffondere.
Conigli...
Conigli. Gli U.S.A.. Sono fuggiti a gambe levate da Saigon dopo aver cagionato centinaia di migliaia di morti civili e militari vietnamiti e statunitensi. Sempre a gambe levate sono fuggiti pure da Kabul, lasciando anche lì centinaia di migliaia di morti civili e militari non solo afgani, ma anche statunitensi e loro alleati tra cui italiani.
In entrambi i casi consegnando coloro che con essi avevano collaborato ai boia vietcong o ai boia talebani. Sono fuggiti nottetempo da Mogadiscio, spaventati a morte dalla fine dell'equipaggio di un elicottero da combattimento a stelle e strisce. Hanno fatto parate per le facili vittorie in Iraq ed a Panama o in Libia, incuranti dei disastri cagionati ed abbandonando poi quei paesi al loro destino.
Ed oggi abbandonano Israele, così come - Putin, facile profeta, ebbe a dichiararlo due anni addietro - lasceranno a morire nel proprio sangue l'Ucraina (che, per chi ne conosce i precedenti, se l'è cercata).
Siamo tutti uguali? sì, quanto a diritti e doveri, cosa niente affatto scontata. Per il resto siamo tutti diversi e non per la così detta razza che è una ed una soltanto, quella umana. Lo siamo per cultura. Un europeo è in genere più istruito di un africano con la conseguenza che gode di superiore cultura. Lo siamo per civiltà, la civiltà cristiana nulla ha da apprendere ad esempio dalla civiltà islamica intollerante, totalitaria, violenta, becera, giusta il contrario della prima.
Lo siamo per la capacità di creare ricchezza e servizi, frutto dell' ingegno e del lavoro a fronte di popolazioni meno capaci e che pure han goduto di migliori condizioni di partenza (l'Africa era una sorta di Eden, l 'Europa un gelido ed arido continente).
Rammento a me stesso quanto sopra detto solo per significare che il ritenersi diverso da un africano, il ritersi "più avanti", non è razzismo ma presa d'atto, così come l'affermare di non avere alcunchè da apprendere da un musulmano non è islamofobia ma appunto presa d'atto.
Quando si voglia far parte di un gruppo sociale, andare a vivervi, ci si impegna per esservi accetti ben sapendo che in caso contrario si resta fuori. L'africano, l'islamico, che ritenga non solo di poter serbare propri usi e costumi, ma anzi di imporli a terzi, non è bene accetto nè può esserlo. I "diversi" non si integrano, al più possono convivere e di certo non facilmente.
Vedasi israeliani, gente "avanti", e palestinesi, gente "indietro", rosa poi dalla eterna rabbia degli inetti (ma coperti di denari per settanta anni da parte della comunità internazionale) nei confronti del ritenuto ricco.
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C.I.R.S. Lipari - Scuola delle Professioni