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di Elvi Raffa

Al sindaco di Lipari, nè egregio, tanto meno caro.

Oggi 31 ottobre ho subìto come cittadina e come persona due smacchi dalla sua amministrazione. Il primo nella tarda mattinata, quando, arrivata al cimitero di Lipari per la cara (questa sì) tradizione della visita ai defunti di famiglia, non ho trovato acqua.

Il secondo quando, ritornata nel pomeriggio al cimitero, ho appurato molto contrariata che l’acqua ancora non c’era. Per cui, dopo aver posato buste di fiori e piante, sono tornata verso casa a riempire taniche e bottiglie che potessero sopperire alla mancanza del servizio pubblico e ho preso la macchina per non trascinare gli appena sufficienti 10 litri.

Ebbene stavolta ho trovato un vigile urbano che mi ha intimato di non sostare vicino al cancello del cimitero per scaricare i 10 litri d’acqua che avevo portato.
Il solerte vigile (che la rappresenta in tale circostanza) nei 15 secondi necessari a scaricare le bottiglie mi ha fatto un verbale pur non avendo intralciato in alcuna maniera il traffico.

Dunque, sindaco, le dico che questa multa non ritengo di doverla pagare.
E mi auguro di ricevere, insieme al resto della cittadinanza, le scuse da lei e dall’amministrazione per aver creato un così pesante disagio.
Una mancanza di sollecitudine nella risoluzione del problema  in un giorno in cui ci si ritrova uniti nel presente e nel passato magari per fare una seria valutazione di come si stava meglio “prima”.
Con osservanza
(la speranza ormai l’abbiamo bella che sepolta e addobbata di fiori finti che almeno non hanno bisogno di acqua)

LA REPLICA DELL'ASSESSORE MASSIMO D'AURIA

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di Massimo D'Auria*

In riferimento alla nota diffusa a mezzo stampa in merito alla mancanza d’acqua di ieri al Cimitero di Lipari, fermo restando il dispiacere per il disagio occorso nelle ore di disservizio, è tuttavia necessario fare alcune precisazioni poiché c’è stato davvero il massimo impegno per risolvere nel più breve tempo possibile tale criticità nonostante non sia in alcun modo imputabile alla Amministrazione ne al personale addetto al Cimitero
Io stesso, infatti, una volta venuto a conoscenza del problema, che ha riguardato esclusivamente la zona bassa del Cimitero, ho immediatamente provveduto a contattare l’impresa Geomar per conoscere lo stato della erogazione in loco, apprendendo che l’acqua era già in rete; nonostante tali rassicurazioni della ditta, si è ritenuto di dover disporre un rifornimento con autobotte ma, purtroppo, essendo la ditta impegnata in altri viaggi per distribuzioni urgenti, ha provveduto a rifornire il Cimitero appena possibile nel pomeriggio. Sempre solo nel pomeriggio è arrivata anche l'acqua dalle tubazioni, per cui ho immediatamente informato il Dirigente per richiedere alla Geomar relazione dettagliata sull’accaduto e motivazioni del disservizio.
Rammento inoltre che, proprio per dare decoro e ordine in questi giorni particolarmente significativi di commemorazione dei cari defunti, l’Amministrazione ha predisposto i necessari interventi di diserbamento in tutti i Cimiteri di competenza del Comune e incaricato la ditta Loveral, visto il pensionamento del custode cimiteriale, di effettuare temporaneamente le operazioni di pulizia e di ricambio dei sacchi della spazzatura . Nei giorni scorsi è stato inoltre ultimato l’intervento nel cimitero di Canneto necessario a risolvere definitivamente la mancanza di acqua che ne interessava la parte vecchia, provvedendo allo spostamento del contatore.
Per quanto – come già sottolineato – si può comprendere la seccatura derivante da una situazione come quella di stamattina e il “bisogno” di uno sfogo a caldo, non si possono tuttavia ritenere né accettabili i toni utilizzati né ammettere il disagio come alibi per contravvenire alle norme del codice della strada, soprattutto quando tale infrazione poteva causare pericoli per la circolazione e per le altre persone. Le valutazioni su come si stava meglio “prima”, ci auguriamo, non facciano riferimento alla mancanza di controllo e al poter disattendere le regole, senza essere contravvenzionata, in nome di “tanto sono solo 15 secondi”.
*Assessore ai Servizi cimiteriali

LA CONMTRO REPLICA

di Elvi Raffa

“All’assessore D’Auria,

Prendo atto della sollecitudine con cui dopo una giornata l’amministrazione abbia risolto la mancanza d’acqua al cimitero di Lipari
E mi fa piacere sapere che si è provveduto in tempo utile anche al diserbamento.
Anche perché negli ultimi anni quelle poche volte che sono andata al camposanto ho sempre portato con me cesoie, guanti e sacchetti sapendo che avrei dovuto provvedere da me alla pulizia dei passaggi e del terreno intorno alle tombe dei miei familiari.
Questa sua risposta ha un suono più stridulò della mia lamentatio, non tanto per il richiamo all’osservanza delle regole da me infrante, quanto per l’insistenza con cui sottolinea la solerzia dell’amministrazione nel risolvere non solo il problema dell’acqua al cimitero di Lipari ma anche in quello di Canneto e l’opera di pulizia (straordinaria?) dalle erbacce.
Vede, assessore D’Auria, io non sono una persona che utilizza i media per farsi togliere una multa (come non ho mai utilizzato amicizie e parentele per lo stesso esecrando scopo) e il “prima” a cui mi riferisco sono i duecento anni che hanno attraversato onorevolmente e onestamente le ultime cinque generazioni della mia famiglia.
E le do ragione anche in merito all’esagerazione con cui ho manifestato la mia contrarietà per un solo disservizio in cui sono incappata. A meditare bene è piccola cosa se paragonata allo stato generale della nostra rete idrica e della relativa distribuzione dell’acqua, delle nostre strade, della manutenzione del verde, del decoro pubblico, della pulizia ...
Ho il presentimento che domattina nelle scarpe degli assessori preposti ci sarà una buona quantità di carbone.
Spero non me ne vogliano in quanto tale circostanza non è a me imputabile.
Ad maiora semper

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IL PUNTO E VIRGOLA

La storia di questi giorni dell’acqua, del cimitero e della multa non è solo una lettera morta per il periodo particolare dell’anno a cui fa fede e si riferisce. E’ uno di quei momenti dove la rabbia attraversa il corpo e la mente. Non per cercare un colpevole o dei colpevoli e neanche per dare torto o ragione o per aspettare scuse o giustificazione. Ai morti questo non interessa perché appartengono ai vivi che non cercano dentro i confini una proprietà fisica, ma semplicemente un diritto morale alla vita terrena scomparsa. Ogni cimitero è un paradiso aperto dove i peccati devono restare fuori senza scagliare la prima pietra con o senza crisantemi e con le luci sempre accese.

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