di Daniela Lazzaroni
A Monterosa stamattina ennesimo attacco del branco purtroppo con una nuova vittima Ciccio il cane di proprieta’ di B.M. Ciccio era regolarmente michochippato e vaccinato, un cane dolcissimo e pauroso di media taglia che gia’ l’estate scorsa era stato aggredito gravemente piu’ volte insieme alla sua compagna Sconsi, femmina sterilizzata e dimenticata di cui B. amorevolmente da tempo si occupa.
Curati e ricuciti dalla Dott.ssa Christine si erano salvati. Sono piu’ di 3 anni che viviamo in questa situazione qui a Monterosa, cani feriti o ammazzati, gatti squartati o scomparsi. Mi chiedo cosa pensano di fare sia il comune che l’Enpa, aspettano un bambino sbranato un turista ferito, un abitante malamente aggredito? Fatti peraltro gia’ successi. Abbiamo denunciato, scritto, telefonato, discusso, nessun risultato.
Il branco fa sempre danni spesso irreparabili!!! Un veterinario venuto dal continente e’ stato qui 2 giorni l‘autunno scorso per catturare i cani: “bottino” un cane femmina peraltro gia’ sterilizzata. Il nulla. Vengo a Lipari in vacanza da molti anni e la situazione randagismo qui e’ sempre esistita ma e’ ulteriormente peggiorata nonostante la presenza di un associazione di peso come Enpa.
Sono presidente di una associazione animalista di Milano, LEIDAA, Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, conosco quindi le leggi e i mezzi per combattere il randagismo. Si apre a giorni la stagione turistica verro’ qui in vacanza ma come gli anni passati non potrò’ fare una passeggiata, scendere al porto a piedi o salire alla Croce per paura di aggressioni cosi come fanno molti turisti ignari del problema.
Chi affitta le case in zona starà’ con l’ansia per gli inquilini, per chi ha animali domestici di proprietà ogni giorno un incognita .Vi sembra giusto? E B. per il quale Ciccio era la compagnia piu’ cara?
L'INTERVENTO
di Eleonora Zagami*
Gentilissima signora Lazzaroni,
sa bene come e con quali mezzi operiamo, lei stessa per qualche tempo ha seguito molto da vicino la nostra sezione, aiutandoci più volte al trasferimento di cuccioli adottati al nord Italia.
Disponiamo solo di buona volontà, poche braccia, e pochi soldi.
Purtroppo siamo in attesa di una convenzione che, per motivi non dipendenti dalla nostra volontà, tarda ad arrivare, ed aiuti economici indispensabili per poter mettere in atto tutte le misure previste dalla vigente legge sul randagismo, che ci consentirebbero di fare molto di più .
Per noi episodi di questo genere sono un dolore immenso. Ogni giorno cerchiamo, tra mille difficoltà, di evitare che si possano verificare.
E comprendiamo benissimo lo stato d'animo dei proprietari.
Tuttavia se lei dall’alto della sua esperienza come presidente di un’associazione animalista, volesse illuminarci con i suoi preziosi consigli, siamo a sua completa disposizione pronte ad ascoltare ed attuare metodi e misure che , evidentemente, sono state da lei sperimentate con successo. Condivida con noi il suo sapere, gliene saremmo grate.
Cordiali saluti
*Presidente Enpa Sezione Isole Eolie
IL PUNTO E VIRGOLA "MORDI E FUGGI"
Le Eolie sono una varabile anche sotto l’aspetto animale. Mentre nel mare dell’arcipelago delfini e balenotte affiorano insieme sotto lo sguardo felice dei pescatori. Il “gattomicidio” recente ha scosso quasi tutta la popolazione (locale con punte nazionale) con lo stesso dolore per la visione del cane investito che lotta fra la vita e la morte mentre é curato amorevolmente. Come piombo arriva l’ennesimo attacco dei branchi che forse si continuano a chiamare randagi ed invece danno l’idea di essere inselvatichiti essendo alla seconda o terza generazione senza contatto con l’uomo. Questo è il pericolo ancora sottovalutato. I fatti fanno pensare a questo “mordi e fuggi”, che non è il turismo di giornata, ma il morso di giornata che miete vittime fra consimili, gatti, galline compresi gli attacchi all’uomo. C’è forza e ferocia in questi branchi schierati come un esercito di lupi che cercano sempre più la cima della catena alimentare. Va combattuto l’abbandono dei cani andando ad educare la società per seminare la libertà della convivenza senza uso di veleni e di scacciacani per non scrivere altro.