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di Andrea Panzavolta

Matteo Salvini : Vox populi, vox Dei ?
La chiusura dei porti italiani sta provocando dei benefici ? Sicuramente è la fine della libertà di accoglienza, di aiuto umanitario.E le navi cariche di gente allo stremo delle forze dondolano sul mare. Senza alcun criterio, abolendo ogni saggia antica regola democratica parlamentare, il governo del « cambiamento » dove vuole arrivare? Dove porta questa nuova politica? C’è chi subito si affretta a chiudere il transito dei rifugiati, blocca le frontiere con l’Italia. Da Ventimiglia a Trieste . Ogni Paese dell’Unione impone propri diktat, basta profughi, s’innalzano muri e fili spinati. Piovono critiche ,si susseguono scontri tra le varie amministrazioni. Scoppiano feroci accuse, ci si insulta.Un clima che non preannnucia nulla di buono.
Risultato : gente bloccata in mare, in fuga per terra, senza scampo, chiusura delle frontiere sui valichi, controlli polizieschi per strada, caccia all’uomo sui treni e sulle autostrade, sui TIR, respingimenti alle frontiere, caccia al “ nero”..ovunque disagi e totale insicurezza. L’Italia tutta si trova stritolata in una morsa.Chiudere i nostri porti significa cadere in una orribile trappola-lager. La gente respinta ovunque, scala le montagne , scavalca reticolati, si accampa tra le macerie, sotto i ponti, dorme in mezzo ai rovi delle discariche.
Dopo anni di crescita democratica, di libertà di movimento, in piena autonomia, si riaffacciano odiosi pregiudizi , tristi forme di razzismo. Invece di eliminare gli sprechi, governare il fenomeno, si aumentano i costi di una gestione statale, confusa, incerta, assai deficitaria, pesantemente indebitata. Si riaccendono vecchi rancori come pericolosi focolai di egoismi nazionalisti, estremismi, guidati da nuovi fanatici populisti .
Immediatamente si ricreano esattamente tutte le antiche barriere sociali degli ultimi 60 anni. Abbiamo arrestato il corso della storia. Automaticamente crescono i costi della vita, servizi, energia, salgono pure i debiti.
E allora bisogna farli rimpatriare. Secondo le stime di Frontex, ogni rimpatrio costa in media circa tremila euro ,compresi voli, assistenza, amministrazione, controllo e scorta.
Stando al puro costo, riportare gli emigrati “ irregolari” , oggi sparsi in molti paesi europei, nei loro Paesi in Africa e in Asia, circa mezzo milione di persone costerebbe almeno 1,5 miliardi di euro. Chi paga il biglietto…se non noi cittadini ignari di tutto?
Al ritmo di circa 6 mila rimpatri all’anno, servirebbero decenni per riportare indietro tutti questi “irregolari”: ci sono serie statistiche ufficiali, numeri certi? Non ci sono contraddizioni tra le varie amministrazioni? Esistono i necessari accordi di riammissione verso I Paesi di origine, regole concordate, osservate,clausole, procedure, contratti internazionali?
Evidentemente manca progettualità, analisi e studi . I porti debbono restare aperti giorno e notte. Si riaccendono tutte le vergognose contraddizioni dei passati governi . Manca ogni strategia comunitaria. Ogni Paese fa per conto suo. Gli emigrati sono trattati semplicemente come tanti numeri. « Facciamoli sbarcare altrove, ma non da noi ». Ognuno cerca di farla franca. Poi di malavoglia si sono trovati accordi. Dopo giorni, settimane di tira e molla… « Io ne prendo 328 e tu devi prendere il doppio ! ». Intano navi cariche di emigranti salvati dalla morte, vagano nel mare, aspettano segnali, vivono ore di angoscia, ogni porto è chiuso, nessuno ti vuole, nessuno ti ascolta. Andate altrove. Ma chi controlla alla fine questa spaventosa odissea ?Tutto il Mediterraneo è una trappla mortale. E noi assistiamo indifferenti dalla nostra sdraio sul mare, in vacanza. . La scena si ripete, esseri umani, cacciati via ovunque, una merce che nessuno vuole. Ma tutti poi, sbarcati, finiscono in un nuovo lager, come tante bestie, come quando sono partiti.
Noi cittadini siamo in balia di un governo che si affida agli eventi. Chiude i porti e attende. Aspetta e spera. Possiamo avere fiducia in un governo « del cambiamento »…che non ha in mente altro che il blocco dei porti, scarica su altri le sue responsabilità, non ha alcun progetto, chiude entrambi gli occhi sulle miserie di tanti esseri umani .. e via con i respingimenti ?

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