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Dettagli...

anatolipiccoladi Aldo Natoli

Grazie alla lodevole iniziativa di Mons. Gaetano Sardella, sempre attento ai problemi sociali della nostra città, la "Chiesa del Pozzo" resterà aperta giorno e notte durante i mesi di Luglio ed Agosto. Diventerà quindi un luogo perenne di preghiera e di meditazione nel centro di Lipari, ma anche di sosta per giovani, anziani ed indigenti, in attuazione delle parole e della visione della Chiesa di Papa Francesco.

Chiunque visita il Museo Archeologico Bernabò-Brea di Lipari paga un ticket di 6,00 Euro. Della somma incassata il 30% viene accreditato al Comune che, per convenzione, deve utilizzarlo per servizi presso lo stesso complesso museale, mentre il 70% viene trattenuto dall'Assessorato Regionale Beni Culturali, per destinazione ignota.
In occasione del Convegno sul Parco Marino delle Isole Eolie, che si è
tenuto nella Chiesa dell'Immacolata al Castello, ho avuto modo di percorrere l'area della "rocca" esterna al Museo. Un percorso che ultimati i lavori del convegno avrebbe fatto il Sottosegretario del Governo Nazionale, On. Silvia Velo, e che giornalmente percorrono migliaia di visitatori, paganti. Quanto ho assistito ritengo sia indecoroso: le capanne di diverse fasi dell'età del bronzo sono piene di erbacce. Uno spettacolo poco edificante che offende tutta la cittadinanza, tenuto conto che il Castello è sicuramente l'attrazione più importante e significativa per quanti giungono sull'isola.
Ma è questo il turismo del quale si è parlato nel convegno?
Poco importa se l'onere del disserbamento spetta al Comune o alla Direzione del Museo, considerato che due operai per qualche giorno di lavoro non rappresentano un costo eccessivo che possa giustificare il disinteresse di entrambi gli Enti nel mantenere in stato di abbandono un Patrimonio Archeologico che tutto il Mondio ci invidia.

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LE REAZIONI.

di Maurizio Pagliaro: Leggo e vedo le foto pubblicate dal dottor Aldo Natoli, sulle condizioni ( penose ) in cui versa il Castello di Lipari e non solo, vedi piazza Mazzini. Ma non si è capito che si vive di turismo? Si stanno sprecando milioni di euro per la costruzione di mega depuratori ( inutili che non saranno mai funzionanti e lo sanno tutti) e non si riesce a trovare un paio di centinaia di euro per tenere pulito e decoroso quello che i nostri turisti vengono a visitare. Come dicevo in un mio precedente scritto, bisogna qualificare quello che abbiamo. A Salina hanno preparato tutto per ricevere turisti questa estate, noi forse siamo lungimiranti, stiamo riqualificando le aree per il futuro, e la stagione gia' iniziata? Qui' a Vulcano, senza rispetto per gli ospiti gia' arrivati ( coraggiosi), si cammina in mezzo alla polvere, quando si cammina, scavalcando cumuli di terra ed inciampando in scavi eterni e rattoppi incredibili, ( mi sembra l'India che visitavo 30 anni fa, terzo mondo, noi siamo sesto mondo). Il costruendo depuratore, alle pendici del vulcano, è attrezzato di palizzate, ma aspettiamo l'assalto dei Sioux( sembra" forte apache") o speriamo nell'assalto dei turisti.

di Luca Giuffrè: Avanzi di un pic-nic "storico"...

di Gabriele Biviano: Non sanno tenere pulite quattro pietre (detto molto alla spicciola) e vogliono fare parchi e riserve...ma vergognatevi se vi resta la faccia per farlo...Una zona archeologica come la nostra di cosi grande importanza ridotta come una discarica...

di Luca Giuffre': A me piace...ha un non so che di vissuto...poi è perfettamente in linea col resto del territorio, quindi, almeno quanto a coerenza, ci siamo.

di Gabriele Biviano: Si in effetti hai ragione anzi qui ancora si vedono le pietre...

di Christine Berart: Che bella foto e che bell'impianto! Peccato che ci manchera' .... la sostanza! Cioè la fogna, gli escrementi...bisogna dire che a Vulcano per adesso non c'è un'anima viva, Eolian chiuso, seconde case chiuse. Complimenti ancora a tutti, Ministri, Sottosegretari, Sindaco, Assessori, progettisti, responsabili, RUP e tutti proprio tutti, funzionari dello Stato italiano che hanno reso possibile questo MAGNIFICO PROGETTO...anche a miei compatrioti della Veolia! Devono ridere di vedere come questi buon isolani hanno lasciato fare il tutto! Provate a mandare un'impresa italiana a costruire una cosa del genere vicino al Mont Saint MIchel e vedete come i francesi vi faranno volare con le chiappe in aria!.... Poco coraggio, poca dignita', poco spessore..... e rivedo la faccia di Marco Giorgianni mentre al convegno parlava di svasamenti di liquidi e di quanto fosse indispensabile il depuratore di Vulcano (proprio qualche giorni dopo aver ricevuto la bandiera blu proprio a Vulcano)... la faccia nera, tesa ..... avra' sicuramente una famiglia alle spalle ma sicuramente non basta per essere grande..... si nasce Grande e si cresce Grande..la vita un giorno vi portera' il suo resoconto..chi fa il bene raccoglie il bene .... chi fa il male ...questione di tempo.... allora bisogna girare la testa verso Salina, leggere con stupore che ci sara' a breve questa gara di apnea e tante altre cose... spesso quando vado a lavorare a Salina mi domando il perche' di questa differenza di livello culturale tra LIpari e Salina... perche' loro sono gia' molto ma molto avanti e l'unica risposta che mi viene è "LA SCUOLA"... L'insegnante di mia figlia ha lavorato a Salina per vent'anni e mi racconta come si rispettavano le regole a Salina grazie alla Preside che faceva applicare la legge, controllava, mandava controlli, ispettori di come si andava avanti nella scuola, insieme, a Salina..tante cose che qui noi viviamo la erano impensabile. E allora credo che l'isola di Salina oggi ne trae i benefici.... e questa grande Donna ha "fondato", "creato" la Salina di oggi...

di Mariagiulia Romagnolo: Il rigore, la serietà, con la quale "quella" Preside ha guidato la scuola a Salina non è sempre stato, allora, apprezzato. Oggi lo è da chi ha capito..non da tutti! Il rifiutare di "apparire a tutti i costi" ha tenuto quasi nascosti i grandi risultati, tutto andava fatto quasi in sordina! La scuola ha un compito fondamentale per la formazione dei futuri cittadini, ha detto bene Christine. Vede, dott.ssa Berard, è troppo facile dire che a Lipari è "colpa " degli amministratori, non credo sia così! Sono i cittadini che devono essere determinanti, cittadini come lei lo possono essere!

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di Aldo Natoli

La Compagnia delle isole...in concerto.

Viaggiare con la Compagnia delle Isole (ex Siremar) diventa sempre più difficoltoso. Ogni giorno gli itinerari-orari pubblicati subiscono delle
modifiche in attuazione al "Piano A", "Piano B", e così via. Le conseguenze per quanti viaggiano sono quelle di arrivare nelle biglietterie di Lipari e Milazzo e sentirsi dire che la partenza è stata soppressa dal "Piano...".
Siamo già entrati nella Settimana Santa e, così facendo i danni per il turismo sono irreversibili. A tutto questo si aggiunge spesso
l'incomprensibile "fermo" dei mezzi causato dal mare in tempesta. Infatti qualche giorno addietro l'aliscafo con partenza giornaliera da Lipari
per Milazzo delle ore 7,00 non ha effettuato il collegamento per il mare di scirocco. Ma stranamente tutti i mezzi da Milazzo sono partiti per Lipari ed anche una motobarca ha lasciato Lipari consentendo a quanti avevano necessità di lasciare l'isola di raggiungere la Città del Capo.
E' quindi evidente che lo scirocco era in attenuazione e che il molo di Punta Scaliddi era operabilissimo. Naturalmente le decisioni dei Comandanti sono soggettive ed incontestabili, ma sicuramente incomprensibili. Ma l'aliscafo ormeggiato a Pignataro avrebbe potuto effettuare la successiva corsa delle ore 8,30. Invece è rimasto ormeggiato per riprendere l'itinerario prefissato. Quindi prossima partenza alle ore 11,10, con conseguenziale perdita di coincidenze, appuntamenti, partenze, e così via. Ricordo che quando l'ultimo aliscafo non poteva rientrare su Lipari a causa del mare in tempesta partiva la mattina successiva da Milazzo per garantire la corsa delle ore 7,00 da Lipari.
Altri tempi; altri Dirigenti; altri Comandanti!
Ma tra i tanti "Piani" posti in essere dalla Società manca quello più importante per rendere un servizio alle Comunità Eoliane, ovvero il "Piano
di emergenza". Per evitare questi continui disservizi basterebbe che i quattro Sindaci dei Comuni Eoliani chiedessero all'Assessorato Regionale Trasporti che il contributo alla società venga corrisposto in funzione del migliatico realmente effettuato. In questo modo, e solo in questo modo, scatterebbe il "Piano di emergenza".

di Adolfo Sabatini*

L'aliscafo in partenza per Panarea delle ore 14,35 ancora in banchina perchè aspetta un altro aliscafo per una "specie di coincidenza" visto che l'aliscafo che arriva da Milazzo si è rotto in navigazione. Spero che prima della stagione estiva la Compagnia delle Isole faccia un serio intervento sui mezzi e li renda sicuri ed in efficenza. Se la Compagnia ha i mezzi economici per garantire quanto previsto dal contratto faccia immediatamente i necessari investimenti. Le Eolie non possono sopportare ancora una stagione turistica all'insegna dell'improvvisazione e dell'incertezza.

*Presidente del consiglio comunale di Lipari

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