Lipari - Entro l'anno sarà presentato il nuovo progetto per la realizzazione del porto turistico nella maggiore isola delle Eolie.
Al Comune davanti a pochi intimi tra i quali il sindaco Marco Giorgianni e l'ingegnere Giuseppe Vadalà (nella foto), di "Condotte d'Acqua" che con l'ente isolano fa parte della società mista "Lipari Porto spa" di cui è il nuovo amministratore delegato, è stata presentata la bozza che prevede interventi nel porticciolo di Pignataro e di Marina Corta, e la grande novità dovrebbe essere costituita dalla collocazione di una diga altamente tecnologica nella baia di Marina Lunga.
Questa - rispetto - al primo progetto del mega porto turistico tanto contestato ai tempi dell'ex sindaco Mariano Bruno che come si ricorderà avviò l'iter, dovrebbe essere la "variante speciale". La diga - dicono gli esperti - è un filgido esempio di intervento altamente tecnologico che potrebbe integrarsi perfettamente nell'ecosistema esistente, nel pieno rispetto dell'impatto ambientale permettendo l'attracco delle barche sia nella parte interna che esterna e inoltre dovrebbe avere anche la funzione di protezione dell'abitato sempre esposto soprattutto ai venti di scirocco.
L'investimento rispetto al primo piano che prevedeva interventi per circa 120 milioni di euro tra Pignataro, Marina Lunga, Marina Corta ed il porto commerciale di Sottomonastero dove per ora sono saltati i sondaggi da parte dei sub per i documenti che dovranno integrarsi per il prolungamento dell'approdo degli aliscafi, stavolta dovrebbe oscillare tra i 40 e 70 milioni di euro.
Certo ci sarà da comprendere se i pontili galleggianti di Marina Lunga che proseguiranno ad esistere saranno "assorbiti" dalla società mista o se continueranno ad essere gestivi dagli attuali concessionari, cosi' come anche le strutture portuali di Pignataro, oltre che i fabbricati ed i terreni limitrofi.
A Lipari - come anticipato - è già sbarcato il nuovo "ad" Vadalà che interpellato per l'intervista ha risposto "sono in vacanza...parleremo prossimamente".L'ingegnere Vadalà insieme al consulente del Comune Angelo Sidoti ha anche fatto una ricognizione nell'area pomicifera di Porticello: c'è anche un'idea progettuale di una darsena turistica?
Ora - com'è prevedibile - nella maggiore isola delle Eolie si scatenerà il dibattito: porto turistico si, porto turistico no. Diga si, diga no...
Per la costituzione della società il Comune di Lipari ha già ceduto due immobili: le case gialle e l'ex stazione marittima di Marina Corta. I debiti che la "Lipari Porto spa" dalla nascita ha maturato, ammontano ad oltre un milione di euro e fino ad ora sono stati coperti da "Condotte". L'ultimo "buco" nel bilancio 2015 ammonta a 50 mila euro. Il porto turistico avanza...
Nella foto il vecchio progetto della "Lipari Porto spa" previsto a Pignataro
GEOMAR