di Valentina Raggi Foto di Valentina Sommariva
La casa di Luca Barbareschi sull’isola eoliana, firmata dalla moglie Elena, interior designer.
L'architettura della casa di Luca Barbareschi, composta da tre edifici cubici collegati tra loro, con terrazze su diversi livelli. Sullo sfondo, l'isola di Salina. Styling Barbara Vergnano.
«Quando ho messo mano agli interni venivo dall’esperienza più emozionante della mia vita: il restauro del Teatro Eliseo a Roma che avevamo appena rilevato dalla precedente gestione», racconta Elena Barbareschi, moglie di Luca Barbareschi, noto attore e produttore cinematografico e teatrale con cui, a Filicudi, ha creato un luogo di fuga, relax e vacanze per la famiglia. «Ecco perché in ogni angolo della casa interno o esterno ho avuto cura di sottolineare la scenografia in modo molto discreto, perché qui è la natura la principale interprete». Non è facile acquistare casa sull'isola eoliana, le architetture tipiche sono unità modulari a forma di cubo, sommate orizzontalmente o verticalmente le une alle altre, appartenenti a generazioni di famiglia. Ma qualcuna, qualche volta, viene abbandonata, come successe a fine ’800 agli italiani emigrati all'estero in cerca di fortuna dopo che la la filossera fece ammalare le viti e tolse quindi il sostentamento alle famiglie.
Nella cucina, con il tavolo proveniente da una casa romana, ritornano i colori e le piastrelle tipici della zona, che creano continuità in tutta la casa. Elena, moglie di Luca Barbareschi e autrice dell'interior della casa, in un momento di relax con uno dei due figli della coppia. Foto Valentina Sommariva. Styling Barbara Vergnano.
Oggi, quelle sono costruzioni ambite: «Ma Luca era determinato e negli anni è riuscito a comprare tre cubetti, che sono attualmente collegati tra loro e soprattutto con l’esterno, e ci permettono di avere una casa con gli spazi che ci servono per vivere e ospitare gli amici anche fuori stagione. Io sono arrivata quando la struttura delle case era già impostata e mi sono occupata soprattutto di allestire gli interni e gli esterni, vere e proprie stanze da abitare», continua Elena che, per passione e professione, oggi si occupa proprio di arredamento d'interni. Gioiello in un’isola che è un tesoro, questa struttura deve la sua esclusività alla posizione: si trova, infatti, all’interno di un tipico giardino eoliano, che nasconde la dimora donando privacy ma, allo stesso tempo, non nega un’incredibile vista sul mare e sull’infinito grazie alle sue terrazze, che legano zone outdoor e coperte per goderle tutto l’anno. Luca Barbareschi e la moglie vivono a Roma con i loro due bambini: «Ma quando arriviamo a Filicudi cambia tutto, i ritmi di vita innanzitutto, e poi i colori, gli odori, il cibo e perfino il modo di accogliere le persone», racconta Elena, che di questa casa ha fatto il luogo magico che è ora.
Il living con il pavimento di piastrelle si affaccia sulla terrazza. molti arredi e opere provengono da precedenti case della famiglia di Luca Barbareschi. Foto Valentina Sommariva. Styling Barbara Vergnano.
A enfatizzare il mood marinaro degli spazi, la padrona di casa ha riunito colori e materiali isolani, come le palette in bianco e blu e le tipiche piastrelle decorate, che venivano importate da Napoli dai “mercanti di mare” che vi si recavano per consegnare malvasia e capperi, i migliori del mondo. Nei passaggi da un livello all’altro della casa, le piastrelle sono posate a “effetto tappeto”, una sorta di reinterpretazione contemporanea dei pavimenti delle case eoliane di una volta. Mentre nel living e in cucina questi rivestimenti rivestono pavimenti e pareti, come da tradizione, giocando di accostamenti cromatici. Altri materiali e oggetti provenienti dalle case di famiglia e dai viaggi rendono personalissimi questi luoghi. E poi, piastrelle decorate a mano anche outdoor, come decorazione dei bisuoli, le panche in cemento bianco, levigate all'antica, integrate nell'architettura. E ceramiche tipiche a contorno.
Il tavolo della prima colazione è in un angolo del giardino in ombra nelle ore mattutine. Foto Valentina Sommariva. Styling Barbara Vergnano. In un gioco tra intimità e socialità, alcune zone sono più razionali e funzionali, come la zona cucina e un piccolo tavolo per la prima colazione all'esterno, altre, come l'area dining, sono generose e aperte sul paesaggio, per ospitare amici e godere del panorama. «La scenografia della casa è molto discreta, protagonista è la natura», commenta Elena, che con il compagno di vita, Luca Barbareschi, ha aggiunto arredi e oggetti di famiglia che rendono ancora più accogliente e personale lo spazio. Un rifugio di famiglia, tra cielo e mare, intimo e aperto.(ad-italia.it)