962896390.jpgdownloadFGYU.jpg

di Giacomo Montecristo*

UNA VITTORIA DI DEMOCRAZIA E LEGALITA’ A TUTELA DELL’INTERESSE PUBBLICO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA DI PALERMO CONFERMA IL CAMBIO DI PASSO PER LA SPIAGGIA DI RINELLA DEL COMUNE DI LENI CON L’ELIMINAZIONE DEL CAMPO BOE DALLA BAIA

La spiaggia di Rinella, la sola sabbiosa e fruibile per la balneazione nella frazione, dopo un’accurata e lungimirante azione amministrativa, che ha richiesto un notevole impegno e cospicui finanziamenti, per oltre 5.500.000,00 mila euro, ritorna al suo antico splendore, con in bella mostra le antiche grotte di uso pubblico, pure oggetto di valorizzazione a testimonianza delle tradizioni e della cultura popolare che hanno segnato nel tempo le vicissitudini del borgo marinaro.
Sulla liberalizzazione della baia dal campo boe, invasivo e fonte di rischio anche per le operazioni di ingresso e uscita dal porto delle navi e aliscafi di linea e natanti in genere, il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha confermato la decisione assunta in prima battuta dal Tribunale Amministrativo Regionale di Catania, Sezione Terza, tanto che con le ordinanza n. 239/21 e n. 240/21 del 15.04.2021 ha respinto l’appello interposto dai cessati concessionari del campo boe, evidenziando in motivazione che “ … la revoca contestata appare esaurientemente motivata con riferimento all’incompatibilità del suo mantenimento con le prescrizioni contenute nel Piano Regolatore del Comune di Leni e sull’interesse pubblico a rendere l’unica spiaggia esistente nella frazione di Rinella fruibile, senza pericolo, alla balneazione e all’accesso alle retrostanti antiche “grotte” di accesso pubblico”.
Non è valso, per una diversa decisione, il sostegno rivolto ai cessati concessionari da parte di alcuni “proprietari di barche”, in verità appena 14, che si sono costituiti in giudizio per il mantenimento del campo boe, le cui prospettazioni non sono state ritenute meritevoli di accoglimento, tanto da essere stati condannati, unitamente agli appellanti, alla rifusione delle spese di lite in favore del Comune di Leni e della Regione Siciliana - Assessorato Territorio e Ambiente.

*Sindaco

NOTIZIARIOEOLIE.IT

Salina -  Il TAR di Catania, Sezione Terza, con le ordinanze n. 113/21 e n. 114/21, pronunciate nella camera di consiglio di giorno 24 febbraio 2021 ha rigettato le domande di sospensione dell’efficacia dei provvedimenti con i quali l’Ufficio periferico di Messina dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, Sezione Demanio Marittimo, ha revocato due concessioni demaniali di specchio acque per campo boe, ad uso stagionale, all’interno della baia di Rinella del Comune di Leni.

"Un risultato prestigioso - commenta soddisfatto il sindaco Giacomo Montecristo - che tiene in debito conto l’intervento pubblico sostenuto per i lavori di consolidamento del fronte roccioso e le antiche grotte antistanti la spiaggia, nonché quelli per il ripascimento della stessa spiaggia, con un notevole aumento della sua profondità, per la balneazione.

Altro importante aspetto preso in considerazione dal Demanio marittimo è legato all’approvazione del Piano Regolatore Portuale di Rinella il cui decreto contiene la prescrizione per la revoca del campo boe al fine di eliminare ogni possibile intralcio all’ingresso e uscita delle navi e aliscafi di linea e, più in generale, dei natanti anche da diporto, dalla baia e dalle banchine di attracco e ormeggio".

L’Amministrazione demaniale è stata difesa in giudizio dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania mentre le ragioni del Comune di Leni sono state rappresentate dall’Avv. Claudio Rugolo, del Foro di Messina, esperto nelle materie del diritto amministrativo.

"Un risultato importante per il Comune di Leni - puntualizza il prof Montecristo - la cui azione amministrativa è sempre stata improntata negli ultimi anni al perseguimento e alla cura degli interessi collettivi aventi primaria rilevanza, che rappresenta anche il preludio per la realizzazione delle opere portuali, del completamento del costone roccioso e della realizzazione di un Museo del mare e delle tradizioni popolari nelle grotte a monte della spiaggia di Rinella, il cui uso pubblico è stato definitivamente statuito da una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa del marzo 2020".

ansa-met.jpg

SALINA - Il mare del borgo di Rinella, nel comune eoliano di Leni, nell'isola di Salina, va liberato dal campo boe e restituito alla libera balneazione. E' quanto stabilito dal Tar di Catania, che ha rigettato le domande di sospensione dell’efficacia dei provvedimenti con i quali l’ufficio periferico di Messina dell’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, sezione Demanio marittimo, ha revocato due concessioni demaniali di specchio acque per campo boe, ad uso stagionale, all’interno della baia di Rinella.

"Un risultato prestigioso - commenta soddisfatto il sindaco Giacomo Montecristo - che tiene in debito conto l’intervento pubblico sostenuto per i lavori di consolidamento del fronte roccioso e le antiche grotte antistanti la spiaggia, nonché quelli per il ripascimento della stessa spiaggia, con un notevole aumento della sua profondità, per la balneazione".

L’amministrazione demaniale è stata difesa in giudizio dall’avvocatura distrettuale dello Stato di Catania, mentre le ragioni del Comune sono state rappresentate dall’avvocato Claudio Rugolo.

"La nostra azione amministrativa – puntualizza Montecristo - è il preludio per la realizzazione delle opere portuali, del completamento del costone roccioso e della realizzazione di un museo del mare e delle tradizioni popolari nelle grotte a monte della spiaggia, il cui uso pubblico è stato definitivamente statuito da una sentenza del Cga del marzo 2020".(ANSA)

danierimunafo_1.jpg