L’Ustica Lines conferma la sospensione dei collegamenti con le Isole Minori a partire da oggi giovedi', costretta a tale decisione da parte della Regione Siciliana che non solo ha messo un fornitore di un servizio essenziale nelle condizioni di non poterlo eseguire, ma non si assume neanche le responsabilità del proprio operato.
Ad oggi la Regione Siciliana continua a non volere stipulare i contratti, nemmeno alle condizioni da essa stessa indicate e si trincera dietro dichiarazioni, come quelle rese dall’Assessore Pizzo, che da un lato sono smentite dal Registro Italiano Navale, e, per quanto riguarda la richiesta di IBAN dei dipendenti dell’Ustica Lines, non meritano neanche di essere commentate perché ciò rappresenterebbe un’offesa all’intelligenza di tutti. Il punto è questo. Ritiene la Regione (non si sa in base a quali valutazioni) di avere essa stessa commesso errori nel bando aggiudicato e di dover operare una riduzione del 15%? L’Ustica Lines, senza entrare nel merito e solo per evitare le conseguenze della sospensione dei collegamenti, chiede che si firmino i contratti e la Regione paghi l’85% di quanto dovuto, rinviando ad un successivo contradditorio (anche dinanzi all’Autorità giudiziaria), la verifica dell’infondatezza e dell’illegittimità della pretesa riduzione. L’Ustica Lines, infatti, non teme il confronto in qualsiasi sede. Evidentemente, però, è la Regione a non credere neanche a se stessa. E’ chiara a questo punto la pretestuosità dell’atteggiamento dell’Ente, che irresponsabilmente ha deciso di privare le comunità isolane di un servizio indispensabile e vitale e di acuire ulteriormente la crisi economica e sociale del territorio siciliano.
Lipari - Partono i telegrammi degli albergatori "richiederemo i danni".
INTERROGAZIONE AL MINISTRO.
GIBIINO, COMPAGNONE, SCAVONE, SCILIPOTI, GIOVANNI MAURO, D'ALI', ALICATA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Premesso che: i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori come le Egadi e le Eolie rappresentano un nodo fondamentale per l'economia del territorio siciliano tanto per la vocazione turistica quanto per lo svolgimento di servizi essenziali; la società Ustica Lines copre i collegamenti con le Isole Egadi, Eolie e Pelagie e Reggio Calabria dalla Sicilia; a causa di un contenzioso con la Regione Siciliana, dovuto al mancato pagamento delle somme che le spettano per i servizi resi nell’ultimo anno, la medesima società minaccia, dal prossimo 7 maggio, di interrompere il collegamento con le isole Egadi ed Eolie, con conseguente licenziamento degli oltre 400 dipendenti; secondo il sindacato Federmar, la procedura di licenziamento è già stata avviata; tale situazione, oltre a rappresentare un grave allarme sociale a causa dei numerosi licenziamenti, rappresenta un danno economico, in quanto il mancato collegamento con le predette isole a ridosso della stagione estiva, creerebbe un crollo delle presenze turistiche. I collegamenti marittimi sono vitali, indispensabili e indifferibili per chi vive sulle isole non solo dal punto di vista turistico/imprenditoriale ma anche per la qualità di vita degli abitanti;
si chiede di sapere: quali iniziative, ciascuno per le proprie competenze, ritengano di assumere affinché, per i motivi esposti in premessa, non si verifichi l'interruzione del servizio di collegamento marittimo tra la Sicilia e le isole Egadi e le isole Eolie.
LA NOTA DEL RINA (Registro Italiano Navale).
In merito a quanto apparso oggi su Il Giornale della Sicilia (ed. Palermo) nell'articolo titolato "Regione Ustica-Lines, confronto nullo la società ritira gli aliscafi domani",
il RINA smentisce con fermezza la dichiarazione dell'assessore ai Trasporti della Regione Sicilia, Giovanni Pizzo, che recita "Noi nei bandi applichiamo il costo delle tratte che ci impone il RINA."
Questo perchè il RINA, per sua natura e ruolo, non è il soggetto titolato a imporre condizioni tecniche ed economiche relative ad un bando di gara.
Lo studio realizzato da RINA per conto della Regione Sicilia nel febbraio 2015 consiste principalmente nell'esecuzione di calcoli che non hanno alcun carattere impositivo e che sono stati elaborati sulla base di parametri predefiniti dalla stessa istituzione siciliana.
I bandi di gara sono stati successivamente predisposti sulla base di ulteriori valutazioni e interpretazioni operate dalla Regione Sicilia, senza alcun coinvolgimento del RINA.
Trasporti: stop collegamenti Ustica lines, protesta sindaci
LIPARI - Da domani si fermano gli aliscafi dell'Ustica Lines che collegano le sette isole delle Eolie con la terraferma e monta la protesta tra gli isolani e gli operatori turistici e commerciali. I sindaci di Lipari e del Comune di Leni a Salina, Marco Giorgianni e Riccardo Gullo, hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Rosario Crocetta e con l'assessore Giovanni Pizzo.
"L'amministrazione - dice Giorgianni - sta seguendo passo passo la questione Ustica Lines. Insieme ai sindaci delle isole di Sicilia siamo pronti a porre in essere ogni azione possibile perché i collegamenti non vengano interrotti. Per le gravissime conseguenze che vi sarebbero siamo pronti ad agire a tutela degli interessi della comunità eoliana". (ANSA)
di Sara Basile e Rosellina Neri
Amministrare: prendersi cura della gestione di un bene. Amministrare un comune: prendersi cura della gestione della cosa COMUNE.
Eolie sull'astrico. Viene in mente l'immagine di un anziano con le gambe ingessate e senza stampelle. Bacino spezzato. Sedie a rotelle. Anestesia troppo forte che immobilizza le gambe. Siamo così, minacciati nuovamente della sospensione delle corse dell'Ustica Lines. Dove sono gli amministratori? Perché non ci danno un indirizzo su come agire? Sono due giorni che cerchiamo di studiare un modo per reagire a questa ingiustizia.
Ci interroghiamo sul da farsi, leggiamo comunicati chiediamo pareri, siamo preoccupate e nessuno ci indica una strada. Sentieri bui, sentiamo le critiche di chi ci andava contro nei giorni delle raccolte firme, ma nessuno che lancia un'idea per salvarci. Ci serve aiuto, ci serve una scialuppa di salvataggio. Qualcuno che sia pronto a gridare. Il sindaco che dice? Primo cittadino di una cittadina sempre più isolata e sempre meno isolana. Isola che diventa arido scoglio. Scoglio che diventa roccia che taglia. Tagliato via il diritto primario. Il diritto al benessere.
Tutto tace dai banchi amministrativi. Impianto audio-fonico che trasmette il silenzio in diretta. La domanda ora è, che fare? Se agiamo perché agiamo, se raccogliamo firme facciamo solo i comunisti al sole, se occupiamo siamo gente pericolosa, se andiamo a chiedere spiegazione alla Regione, siamo in 15, se cerchiamo di coinvolgere tutti, strumentalizziamo, se non
coinvolgiamo siamo solo la "cricca dei comunisti". Qualcuno ha idee? chiedere non è debolezza, chiedere è umiltà. Cosa pensano gli Eoliani di questa vicenda? Il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali, come pensano di agire? Si agirà?
Oppure lasceranno che il corso e il ricorso storico di Gian Battista Vico prenda il sopravvento e che il cerchio della vicenda si concludi lasciando al tempo le risposte alle nostre domande? Panta rèi. Tutto scorre, tranne il sangue eoliano, che oggi più che mai sembra coaugularsi eccessivamente fino a formare un grumo di cellule prive di alcuna coscienza. Arrivati a questo punto,
alle continue percosse che arrivano sottoforma di comunicati firmati "Ustica Lines", viene da associarsi al pensiero di Italo Calvino quando dice: "Sono stanco che il sole resti in cielo. Non vedo l'ora che si sfasci tutta la sintassi del mondo".
E lo sfascio sta arrivando, lentamente, a piccole dosi e la sensazione che proviamo è quella di stare dentro ad un labirinto, fatto però, da grida ingoiate, mutilate... Una sensazione di indifferenza, di dipendenza... quella sensazione da incubo di non essere capaci di farle sentire quelle urla, e la cosa più grave, è che in questo labirinto non c'è una "guida". Se decidiamo di andare
avanti ad ultimatum e "contentini" su tutto, il sentimento peggiore sarà quello del rimorso e lo proveremo per non aver urlato tutti insieme, con tutta la nostra forza e nel labirinto rimarrà solo il fantasma di quelle grida sottomesse a sincope che è il classico ospite che si aggira in ogni vita normale, addomesticata e pentita.
Cara Regione Sicilia e caro Armatore Morace, siamo sulla stessa barca per certi versi e a quanto pare affondiamo facendo "avaria": avaria di coscienza, di immagine, di fede assoluta nella verità, fede nel contagio della verità, fede nel bisogno di verità, nella sete di verità che coinvolge tutti gli uomini!!
di Marco Zaia
Gentile Direttore approfitto della sua disponibilità per fare un appello al Sindaco, alla Giunta, al Presidente del Consiglio Comunale, ai consiglieri comunali e alle associazioni di categoria.
Certi del vostro impegno nella risoluzione della complicata questione "Ustica Lines", vi invito a convocare un Consiglio Comunale Straordinario congiunto a quello di Favignana da tenersi presso il Palazzo dell'Ars a Palermo.
Stesso discorso per comitati spontanei e associazioni di categoria: non è il momento della resa dei conti o la gara a chi è più bravo a difendere i diritti, il problema è di tutti. Manifestiamo insieme agli amici delle Egadi. La Regione ci isola, isoliamo la Regione: blocchiamo l'imbarcadero di Messina e gli arrivi dal "continente".
Mai come in questa circostanza viene messo in dubbio l'esistenza di uno stato di diritto che deve garantire servizi minimi indiscutibili. E' vero stiamo parlando di servizi di trasporto integrati, ma credo che nessun imprenditore del turismo potrà sostenere tale scusa alla scadenza della prossima rata del mutuo.
di Pietro Lo Cascio*
Oggi pomeriggio alle 16 sono stato convocato insieme agli altri consiglieri comunali dal sindaco in merito alla vicenda Usticalines. l'incontro è stato utile per scambiare le rispettive opinioni sulle iniziative da intraprendere nel caso - ormai assai probabile - che da domattina i collegamenti vengano sospesi dalla compagnia. il sindaco ha chiesto alla regione un tavolo permanente, nella speranza che questa ulteriore iniziativa permetta di guadagnare tempo in attesa che la regione si assuma le
sue (molte) responsabilità, ma ha anche detto - e vedremo domani cosa accadrà - che è pronto ad avviare iniziative legali contro compagnia e regione non appena gli aliscafi sospenderanno le corse. qualcuno ha proposto tentativi di mediazione con l'armatore Morace, ma questa ipotesi - che personalmente giudico inopportuna e umiliante - non ha ottenuto molti consensi (solo il suo proponente, l'ex sindaco Bruno).
io ho ribadito la posizione che ho espresso ieri in un comunicato, ossia la richiesta di precettare i mezzi e il personale pena l'interruzione di pubblico servizio; il sindaco sosteneva che il prefetto non fosse d'accordo e che l'iniziativa non sarebbe praticabile, ma rimango convinto che gli estremi per procedere ci siano (di fatto, anche se non "essenziale" ma "integrativo",
quello svolto dalla compagnia è un servizio pubblico... andatelo a spiegare a 100 studenti universitari eoliani che domattina l'aliscafo per Messina non è "essenziale"). indipendentemente dal fatto che ci sia un consiglio comunale convocato per lunedì prossimo, si è discusso di mobilitazione, che probabilmente rappresenta l'unica iniziativa in grado di catalizzare l'attenzione
mediatica (finora mancata) sul problema, e credo che a giorni sarà necessario avviare qualcosa. è importante comprendere bene cosa e dove, ricordando che il nostro interlocutore è e rimane la Regione. decida se risolvere le insolvenze, oppure revochi il bando e assegni le corse integrative ad altre compagnie, ma è la Regione che deve garantirci un adeguato numero di corse e di collegamenti. mi permetto di invitare i promotori del comitato spontaneo "Isolani si, isolati no" a valutare con attenzione le iniziative da intraprendere, perché adesso la situazione si è fatta davvero critica e rischiamo, a breve, di essere "isolati e basta".
*Consigliere comunale La Sinistra
L’AMMINISTRAZIONE SULLA QUESTIONE USTICA LINES
L’Amministrazione sta seguendo passo passo la questione Ustica Lines ed è costantemente impegnata su questo fronte. Sulla rinnovata minaccia di sospensione dei collegamenti tra le Isole Eolie e la terraferma da parte della compagnia di navigazione, alla vigilia dell’apertura della stagione turistica, il Sindaco di Lipari unitamente ai Sindaci delle altre Isole siciliane interessate dal problema ha richiesto un incontro urgente con il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, e con l’Assessore alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, per avere adeguate garanzie e per confermare il ruolo degli Enti Locali quale parte attiva pronta a porre in essere ogni azione possibile perché i collegamenti non vengano interrotti e ad esigere che le parti in causa, Governo Regionale e Compagnia di navigazione, individuino senza indugio soluzioni concrete che assicurino continuità nei trasporti da e per l’arcipelago. Rivestendo i trasporti un ruolo estremamente significativo per la qualità di vita degli abitanti delle isole minori e strategico per lo sviluppo dell’intera economia del territorio, essendo consapevoli delle gravissime conseguenze che l’interruzione del servizio avrebbe per la comunità, l’Amministrazione non mancherà di agire a tutela degli interessi della comunità eoliana, a garanzia del principio di continuità territoriale.
N.B. Si ritiene che l’operato dell’Amministrazione sul tema dei trasporti marittimi sia stato adeguatamente pubblicizzato, nella misura più opportuna a garantire il massimo impegno nella risoluzione dei problemi. Non si accetta, quindi, che si parli di indifferenza o disinteresse in riferimento al benessere della comunità.
L’Amministrazione Comunale
I PRESIDENTE DEI CONSIGLI COMUNALI.
di Adolfo Sabatini*
Appare fuori da ogni logica la reiterata minaccia da parte della Ustica Lines di sospendere i collegamenti interni e da e per le isole Eolie. Ancor di più appare un'azione coercitiva nei confronti dell'arcipelago Eoliano visto che la paventata interruzione avviene proprio all'inizio della stagione estiva. I collegamenti marittimi sono vitali, indispensabili e indifferibili per chi vive sulle isole non solo dal punto di vista turistico/imprenditoriale ma anche per la qualità di vita degli abitanti. Il Consiglio Comunale tutto, non farà mancare il Suo sostegno all'Amministrazione e se necessario sarà convocato in seduta permanente.-
*Presidente del Consiglio
---La vertenza Ustica Lines è sempre più complessa e preoccupa oltre ai lavoratori della scietà che rischiano il licenziamento, anche gli abitanti delle isole coinvolte. Un appello affinchè venga scongiurata la sospensione dei collegamenti, annunciata per domani, è stato lanciato dal presidente del consiglio comunale delle Egadi Ignazio Galuppo. "A tutela dei diritti degli abitanti delle Isole, del territorio e dei lavoratori coinvolti nell'incresciosa vicenda che riguarda il contenzioso in atto tra la Regione Siciliana e la compagnia di navigazione Ustica Lines, che da domani intende sospendere i collegamenti con le Egadi, chiedo - scrive Galuppo in una nota - a nome del Consiglio Comunale che rappresento, a sua Eccellenza il Prefetto di Trapani di intervenire, per scongiurare questo momento di crisi che investe il territorio, la sua economia e ogni aspetto vitale legato alla quotidianita' degli abitanti, e fare in modo che venga ristabilita la serenita'. Lo stesso appello lo rivolgo alle istituzioni regionali, alla deputazione trapanese che conosce la realta' delle isole, e al Comandante Morace. Chiediamo loro di aiutarci a superare questo pericolo per la nostra comunita'. Di stare al nostro fianco".
NULLA DI FATTO OGGI NEL CORSO DELL’INCONTRO ALLA REGIONE. USTICA LINES COSTRETTA A SOSPENDERE DA GIOVEDI’ I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE MINORI
Nulla di fatto oggi nel corso dell’incontro svoltosi presso la Regione Siciliana, cui hanno preso parte l’Assessore Pizzo, il Direttore Bellomo, la dottoressa Piazza, i rappresentanti dell’Ustica Lines ed i Sindacati: la Regione Siciliana, sconfessando se stessa, ha disconosciuto quello che era stato ipotizzato come un percorso attuabile durante la riunione svoltasi a Messina (il pagamento dell’85 per cento di quanto dovuto alla Società pari a quanto dalla stessa Regione ritenuto congruo, rinviando l’eventuale saldo ad un contradditorio tra le parti), ha confermato di non volere firmare i contratti e pretenderebbe (non si capisce più a quale titolo) addirittura che la Società prosegua regolarmente i servizi pagandoli come mero rimborso a pié di lista. Un atteggiamento inaccettabile da parte della Regione, che ha affermato di avere avviato “valutazioni” a partire dal luglio 2014, comunicando solo il 30 marzo scorso alla Società l’avvio del procedimento e ribadendo ancora oggi di stare svolgendo ulteriori valutazioni. E’ il caso di sottolineare, tra l’altro, che ad oggi l’Ustica Lines non è a conoscenza di quali siano le valutazioni che la Regione starebbe facendo da oltre dieci mesi e che, per ammissione della Regione stessa, la documentazione a supporto di quelle valutazioni farebbe riferimento ad una nuova gara e non al bando già aggiudicato all’Ustica Lines. La Regione con atteggiamento dilatorio ha rinviato la consegna della suddetta documentazione, aggravando l’incertezza della situazione di emergenza procurata, e solo oggi, grazie all’intervento dei Sindacati, ha “gentilmente concesso” di consegnarla domani !! ...... sperando che l’impegno questa volta venga mantenuto. Dinanzi a tale inaccettabile atteggiamento della Regione, la Società Ustica Lines non può pertanto fare altro che confermare la sospensione dei collegamenti con le Isole minori a partire da giovedì 7 p.v..
...USTICA LINES COSTRETTA, PER VOLONTA' DELLA REGIONE SICILIANA, A SOSPENDERE I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE MINORI SICILIANE A PARTIRE DA GIOVEDI' PROSSIMO E AD AVVIARE LE PROCEDURE DI LICENZIAMENTO PER I PROPRI LAVORATORI
L'Ustica Lines, dopo aver assicurato per oltre vent'anni i collegamenti con le Isole minori siciliane e l'occupazione di oltre 400 persone, è costretta, per volontà della Regione Siciliana, a sospendere i collegamenti dal prossimo giovedì 07 Maggio, e ad avviare le procedure di licenziamento per i propri lavoratori.
La Regione Siciliana, infatti, dopo aver (recentemente) pagato solo il 50% di quanto maturato per i servizi prestati per oltre un anno, non ha ancora fornito indicazioni sul pagamento del saldo né alcuna certezza in ordine all'erogazione di quanto dovuto qualora si continuassero ad effettuare i collegamenti.
A distanza di 25 giorni, la Regione non ha dato alcun seguito all'incontro svoltosi in Prefettura a Messina in cui si era raggiunta un'intesa per garantire i servizi in emergenza e temporaneamente, grazie solo al senso di responsabilità dell'Ustica Lines.
La Regione, infatti, prosegue nel proprio intollerabile contegno che si concretizza in meri continui, ingiustificati e misteriosi rinvii trincerandosi dietro l'opportunità di effettuare non meglio precisate valutazioni ........ dopo oltre 13 mesi dall'aggiudicazione ed avvio dei servizi !!!
In tale incredibile situazione (che dovrebbe far riflettere tutti i fornitori della Regione Siciliana) l'Ustica Lines, che finora ha garantito il servizio esponendosi con il sistema bancario, non può più proseguire né d'altra parte, in tale contesto, può fare ulteriore ricorso al credito.
L'Ustica Lines ha finora fornito tutta la propria disponibilità ed offerto tutta la propria collaborazione per scongiurare l'interruzione dei collegamenti e per evitare il licenziamento dei propri dipendenti, ma dinanzi al disinteresse della Regione, la società non riesce ad intravedere alternative alla strada tracciata dalla Regione stessa, senza dubbio drammatica per i danni enormi che determinerà alle Isole minori ed a centinaia di famiglie che rischiano di perdere il posto di lavoro.
FEDERALBERGHI. PRONTI A RICHIEDERE I DANNI.
Rimaniamo sconcertati difronte all'ennesimo inaccettabile ultimatum della Usticalines che minaccia di interrompere i collegamenti marittimi con le Eolie e le isole Egadi. Ci troviamo ormai in piena stagione turistica e non possiamo certo permetterci di subire annunci di questo genere ne tantomeno dei rallentamenti ai servizi di collegamento marittimo. Esordisce così Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie e isole minori Sicilia in risposta al comunicato diramato dalla Usticalines il 4 maggio nell'ambito del quale si annuncia la possibilità di un'interruzione dei collegamenti gestiti dalla compagnia a partire dal 7 maggio. Comprendiamo, prosegue Del Bono, le esigenze della Regione di dover gestire la questione nel rispetto delle procedure amministrative e dei parametri previsti dalla legge. Siamo sensibili e solidali con i lavoratori della compagnia il cui posto di lavoro è messo a repentaglio da questo inconsueto braccio di ferro con la Regione. Ci rendiamo perfettamente conto delle richieste di Usticalines che punta a recuperare i propri crediti nei confronti della stessa Regione. Tutto ciò però non può tradursi in un'azione di terrorismo psicologico che rischia di essere l'assurdo preludio ad enormi disagi per le comunità locali e a pericolosi danni per il tessuto economico locale che vive di turismo. Se ci sono stati degli errori nelle procedure di affidamento dei servizi, questi saranno oggetto di verifica da parte delle autorità preposte. In atto però – e questa è la richiesta del presidente degli albergatori delle piccole isole – la Regione ponga in essere tutte le azioni necessarie per garantire i servizi di collegamento con le isole minori, a prescindere dai conteziosi in essere e la Usticalines cambi strategia". La fragilità delle economie micro-insulari non ci mette nelle condizioni di poter fare a meno di un servizio pubblico di prima necessità come i collegamenti marittimi, ribadisce Del Bono. Le tratte appaltate alla Usticalines rappresentano per noi dei servizi essenziali e spesso nemmeno bastevoli ai fabbisogni dei nostri flussi turistici e delle nostre comunità. Non possono pertanto essere oggetto di negoziazione. È, quindi, del tutto evidente, conclude Del Bono, che non accetteremo supinamente uno stop ai collegamenti della Usticalines. Tuteleremo i nostri diritti e verificheremo tutte le possibilità per richiedere il risarcimento del danno in termini di immagine o di mancati flussi che potrà scaturire da un eventuale scellerata interruzione di un pubblico servizio. Sul tema dello stop ai collegamenti si è espresso anche il Presidente di URAS Federalberghi Sicilia e Vicepresidente nazionale di Federalberghi, Nico Torrisi, che ha dichiarato: "Si trovi una soluzione e subito. La sola notizia del problema, che speriamo trovi immediata soluzione, danneggia enormemente il turismo siciliano per le incertezze che genera nei viaggiatori. Disastro sociale ed economico da sventare senza perdite di tempo".
L'ALBERGATORE.
di Augusto D'Albora
Mi associo in qualità di dirigente della federalberghi e sopratutto come hotel storico dell'isola e chiedo al Sig Morace di riflettere meglio su quello che vorrà intraprendere da domani. Un grande,serio imprenditore come lei dovrebbe conservare un po' di umanità e tuttavia rispettare elementi importanti della nostra costituzione ; io non metto in dubbio le ragioni che vi inducono a questo ma mi domando come è con quale coraggio, volete attuare il fermo adesso quando ben sapete che facendo questo inginocchiate una economia intera e le ripercussioni saranno molto gravi. Caro Comandante io pensavo che Lei conservasse ancora quei valori di un tempo attuando un recupero credito nei modi e nei termini oggi di un mercato difficile. Vede carissimo noi non abbiamo nessun finanziamento se non solo le banche...... Inizi a ragionare solo sulle sue vere capacità e forza imprenditoriale e si segga in un tavolo a ragionare una entrata solo sua senza più considerare lo stato/regione. Inizi a ragionare in termini di mercato con orari più logici ed insieme a noi che produciamo flussi.... Una sinergia diversa tra operatori e lei sono convinto che porterebbe a tutti a risultati soddisfacenti..... Pertanto....... La invitiamo tutti noi a continuare a dare continuità al servizio ed ad incontrarci al più presto grazie.
I DEPUTATI.
"Grande tempismo. Comincia la stagione turistica e la sciatteria della Regione rischia di bloccare i collegamenti marittimi con Egadi e Eolie". A denunciarlo sono stati i deputati Ncd all'Ars Giovanni Lo Sciuto e Ninò Germanà, i quali hanno continuato rimarcando come "l'annunciato fermo della Ustica Lines rischia anche di metter in ginocchio gli stessi abitanti delle isole del Trapanese e del Messinese, nonché le famiglie dei quattrocento dipendenti che potrebbero trovarsi, da un giorno all'altro, a casa". "Non si è consumato un ciclo lunare - hanno osservato Germanà e Lo Sciuto - e, quindi in meno di trenta giorni, ciò che sembrava risolto torna a essere un grosso problema. La Regione non ha erogato se non la metà di quanto dovuto per i servizi della compagnia e non si è degnata di fornire alcuna indicazione sul saldo. Non è concepibile che assessorato e presidente possano far orecchie da mercante a giuste richieste. E ricordiamo ancora che la stagione turistica partirebbe più che svantaggiata fin da subito". "Chiediamo a gran voce una risposta immediata - hanno concluso - I tredici mesi per le valutazioni, se pur legate agli sviluppi di una inchiesta della Procura, che si è fin qui presa la Regione ci sembrano anche troppi! Non possono, comunque, pagare sempre i cittadini. L'unica certezza di questo governo è l'incertezza".
“Scongiurare l'interruzione dei servizi di collegamento marittimo tra la Sicilia, le isole Eolie, Egadi e Pelagie, per evitare di compromettere pesantemente la stagione turistica, e tutelare i circa 400 lavoratori della Ustica Lines”. A sollecitare l'intervento del Governo nazionale sulla vicenda della società di navigazione Ustica Lines è il deputato nazionale del Partito Democratico Giuseppe Berretta, che ha presentato un'interrogazione al ministro dei Trasporti Graziano Delrio. “Il contenzioso tra la società e la Regione, che ha prodotto la decadenza della gara d'appalto, è fonte di pesanti preoccupazioni sia per il futuro dei lavoratori che per l'avvio della stagione turistica, messa a rischio dalla possibilità di interruzione del servizio gestito dalla Ustica Lines, ma anche la cittadinanza isolana sarebbe pesantemente penalizzata” sottolinea il parlamentare catanese del PD. “I collegamenti tra la Sicilia e le isole minori rappresentano un nodo fondamentale per l'economia del territorio siciliano tanto per la vocazione turistica quanto per lo svolgimento di servizi essenziali – conclude Berretta – Ma non possiamo ignorare anche le ricadute lavorative della paventata interruzione del servizio, con circa 400 lavoratori a rischio”.
"Come volevasi dimostrare. L'interruzione del servizio di Ustica Lines è frutto di un atteggiamento irresponsabile e strafottente da parte della Regione che ha continuato e continua a fare orecchie da mercante". Così il deputato Vincenzo Garofalo che già meno di un mese fa era intervenuto sul tema per scongiurare l'interruzione del servizio chiedendo alla Regione di fare chiarezza sulla querelle in corso. "E' incredibile la superficialità con la quale questa giunta regionale sta trattando la vicenda dei collegamenti con le isole minori, senza tenere conto dell'effetto devastante che sarà determinato dalla interruzione del servizio. È irrispettoso nei confronti della collettività non fare chiarezza su quanto avvenuto e non onorare gli impegni presi dal momento che, stando alle carte, è stata proprio la Regione a chiedere ad Ustica Lines (vincitrice della gara d'appalto) di gestirlo nelle more della stipula del contratto salvo, a distanza di un anno, riconoscere come corrispettivo la metà dell'importo pattuito. In gioco- conclude Garofalo- ci sono posti di lavoro e un diritto costituzionalmente garantito, quello della continuità territoriale tanto cara a Crocetta solo quando dipende da altri e non da lui, evidentemente. Al posto di parlare per spot promettendo posti di lavoro che non riesce a garantire, il Presidente provi almeno a non far perdere per la sua superficialità l'occupazione a chi ce l'ha".
LE PROTESTE DEI SINDACI
Intanto proprio oggi l’assessore ai Trasporti, Pizzo, dovrebbe incontrare il sindacato della Federmar ed alcuni rappresentanti di Ustica Lines per cercare di sciogliere la matassa dei 400 licenziamenti che «ha generato la decadenza del contratto di appalto».
Parole dure anche da parte del sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, che proprio oggi in rappresentanza delle isole Egadi apre le danze all'Expo di Milano nel padiglione siciliano. «Chi paga i danni economici di questo periodo di incertezza a causa di questa vertenza? - afferma il sindaco - Continuiamo da anni ad assistere ad un divario tra la nostra Isola ed il Nord in termini di collegamenti di trasporto e tanto altro. Questa contesa non è un problema che riguarda soltanto i lavoratori della Ustica Lines, ma anche tutti gli isolani, i quali attraverso l'unico mezzo di trasporto a loro disposizione non potrebbero liberamente spostarsi da Favignana nemmeno per una visita specialistica. Questo nodo della matassa da sciogliere a ridosso dell'avvio della stagione estiva è l'ennesimo danno in termini sociali ed economici per tutta la Sicilia».
"Un danno di proporzioni gigantesche per le famiglie di 400 dipendenti e per il turismo della Regione. Ecco come si tradurrebbe la paventata sospensione dei collegamenti con le isole minori da parte della società Ustica Lines costretta ad avviare le procedure di licenziamento a causa di un contenzioso con la Regione Siciliana che va avanti da settimane e che si trova a un punto morto".
Questo il commento di Leoluca Orlando, presidente dell'AnciSicilia, che aggiunge: "Ci auguriamo che questa situazione che ha dell'incredibile trovi una soluzione immediata poiché è inaudito che alla vigilia della stagione estiva si crei un danno di tali proporzioni nei confronti di 400 famiglie e nei confronti di quei territori a vocazione turistica che solo nei mesi di media e alta stagione riescono a lavorare".
COMUNICATO DEL COMITATO SPONTANEO EOLIANO “ISOLANI SI, ISOLATI NO”
Nelle scorse settimane, il Comitato Spontaneo “Isolani si, isolati no” ha organizzato due banchetti per la raccolta di firme per riportare l’attenzione dei media e dei soggetti responsabili sul gravissimo problema concretizzatosi nella recente minaccia della sospensione dei collegamenti da parte di una delle due compagnie di navigazione.
È inconcepibile che in un paese civile una comunità debba subire il braccio di ferro tra gli organismi regionali che l’amministrano e un armatore che agita lo spettro del blocco degli aliscafi e del licenziamento di centinaia di lavoratori, e ancora di più che questo accada all’inizio della stagione che per la stessa comunità rappresenta il volano della propria economia e lo strumento della propria sopravvivenza.
Più di cinquecento firme sono state inviate stamattina al presidente della Regione siciliana e al prefetto di Messina per manifestare la viva preoccupazione dei cittadini eoliani, ma anche dei visitatori dell’arcipelago, che hanno deciso di sottoscrivere un appello per la ricerca di una soluzione concreta e immediata a questo surreale contenzioso.
Ringraziamo quanti hanno voluto mettere la loro firma a sostegno dell’iniziativa, dimostrando sensibilità verso un problema che ci riguarda tutti e che, se irrisolto, avrà delle ripercussioni gravissime di carattere sociale ed economico.
Il Comitato non abbassa la guardia e rilancia l’appello affinché questa comunità continui a rimanere vigile e solidale, perché oggi più che mai si palesa realmente la necessità di difendere il comune diritto alla mobilità e alla continuità territoriale senza indugi e indifferenza.
COMUNICATO STAMPA DE “LA SINISTRA”
“L’amministrazione comunale di Lipari intervenga immediatamente e con maggiore forza per scongiurare il licenziamento dei dipendenti della Usticalines e la sospensione dei collegamenti effettuati dalla compagnia”. È questa la dichiarazione del consigliere comunale de La Sinistra eoliana, Pietro Lo Cascio, a seguito dell’ennesimo annuncio diramato da Usticalines riguardo al possibile blocco dei mezzi a partire dal 7 maggio. “L’argomento dei trasporti marittimi è stato affrontato durante l’ultimo consiglio comunale, e in tale occasione il sindaco – a dire il vero, senza eccessivo ottimismo – ha spiegato di avere già avviato un’interlocuzione con la Regione. È evidente che l’esito non debba essere stato molto proficuo, dato che una settimana dopo ci ritroviamo al punto di partenza e con il rischio di vedere le Eolie prive di collegamenti essenziali”. “La vicenda”, continua Lo Cascio, “ha ormai superato i confini delle questioni tecniche, assumendo i connotati di un problema politico: i bandi per l’affidamento dei servizi rimangono artatamente deserti, forse allo scopo di aumentare l’importo messo in gara, mentre lo stesso impianto del bando già assegnato diviene oggetto di un contenzioso che rischia di produrre un’interruzione di pubblico servizio e di produrre danni irreparabili di carattere sociale, economico e di immagine in piena stagione turistica”. Se la Regione non vuole o non è in grado di individuare una soluzione, si percorrano altre strade, sostiene il rappresentante della Sinistra eoliana: in primo luogo, la tutela del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale, anche attraverso iniziative legali. “Se il dialogo istituzionale non porta da nessuna parte, ritengo che l’amministrazione abbia il dovere di far valere le ragioni di una comunità su quelle chiamate in causa nell’ingiustificabile braccio di ferro che stiamo subendo, laddove a seconda delle parti si invocano quelle della compagnia che chiede il pagamento di oneri arretrati e quelle della Regione che temporeggia in virtù di un contenzioso”.
La Sinistra eoliana
COMUNICATO DI ART.1 - AUTONOMIA E LIBERTA'
A noi pare strano che una società quotata come la USTICA LINES abbia deciso di interrompere il servizio solo perché la Regione non abbia erogato il saldo dei contributi dovuti per il servizio gia reso nel 2014.
Abituati a vedere forniture saldate dalle amministrazioni in 720 giorni,ci sorge il dubbio che qualcosa non torni e che qualcuno sa ma non parla cistringendoci a credere che "gli asini volano".
Onorevoli meteore per le eolie con il vizietto della critica appena qualcosa non funziona e con la scarsa propensione a fare qualcosa di buono,propositivo e costruttivo per il nostro territorio.
Un Presidente della Assemblea Siciliana,eoliano di adozione,che ricordiamo piacevolmente in vacanza nel periodo estivo e durante le tornate elettorali,che non interviene a tutela dell'immagine delle nostre isole o,come in questo caso,a tutela della continuità territoriale ed a difesa di una classe imprenditoriale che rischia seriamente il default se la situazione dovesse ulteriormente precipitare.
Recentemente abbiamo scritto:"Siamo stati costretti a digerire l'utilizzo di mezzi obsoleti,di corse saltate per guasti tecnici,di navi che ancora viaggiano a carbone.
Non possiamo oggi consentire a nessuno il ricatto di bloccare le corse per mancanza di fondi.
Una amministrazione forte ha l'obbligo di definire una volta per tutte questo problema e non può non farlo partendo dal principio che l'autonomia nella gestione di tale servizio rappresenta la vera garanzia per gli eoliani che è finito il tempo dei soggiorni forzati a Milazzo,è finito il tempo delle incertezze ed è arrivato il momento di uscire fuori dagli schemi e dagli inciuci."
Una amministrazione che non ascolta,fatta di ragionieri, capi elettori e figli di papà ,incapace di fare una seria programmazione e di intercettare risorse (vedi per ultimo il decreto legge 828) utili a liberare le isole da questa perenne schiavitù,rendendole autonome nella gestione dei trasporti,non può continuare ad avere il nostro sostegno.
Per questa e per tante altre ragioni che presto elencheremo, usciamo definitivamente dal Patto per le Eolie.
Il Segretario Cittadino Alessandra Falanga Il Presidente Alessandro La Cava
RASSEGNA STAMPA. IL FATTOQUOTIDIANO.
di Giuseppe Pipitone
Quattrocento lavoratori spediti a casa e i collegamenti con le isole minori siciliane praticamente azzerati. È quello che rischia di accadere in Sicilia dal prossimo 7 maggio: da quel giorno, infatti, la società di navigazione Ustica Lines minaccia di interrompere il servizio di collegamento con le isole Egadi ed Eolie, licenziando nello stesso momento quasi tutti i lavoratori. La procedura di licenziamento, secondo il sindacato Federmar, è già stata avviata, mentre dopo l’annuncio dell’aprile scorso, saranno azzerati gli aliscafi che ogni giorno collegano Trapani e Milazzo con Favignana, Stromboli, Lipari e le altre isole minori siciliane. Un danno enorme, non solo per i 400 licenziamenti, ma anche perché proprio all’inizio della stagione estiva il mancato collegamento con gli arcipelaghi trapanesi e messinesi farebbe crollare le presenze turistiche. Tutta colpa di un contenzioso tra Ustica lines e la Regione Siciliana: l’azienda lamenta il mancato pagamento delle somme che le spettano per i servizi resi nell’ultimo anno. Nell’aprile scorso da Palazzo d’Orleans è partito un bonifico da 15 milioni indirizzato alle casse della società di navigazione: ma si tratta soltanto del cinquanta per cento del credito vantato. Nella giornata di martedì l’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo ha incontrato i rappresentanti sindacali: la Regione è pronta ad erogare i 15 milioni di euro vantanti da Ustica Lines, per salvare il destino dei lavoratori, ma vuole prima che dall’azienda venga prodotta ulteriore documentazione. “La priorità e salvare i posti di lavoro”, dice Pizzo. E in attesa di novità nelle prossime ore (i sindaci delle isole hanno chiesto un incontro urgente al governatore Rosario Crocetta), sembra che la strategia del patron di Ustica Lines Vittorio Morace stia producendo i frutti sperati: pugno di ferro e la minaccia di licenziamenti di massa per sbloccare la situazione. Napoletano classe 1941, Morace è un vero e proprio “pesce di mare aperto”, per utilizzare la definizione di Vittorio Nisticò, direttore dello storico quotidiano palermitano L’Ora: a vent’anni inizia a fare l’armatore, a trenta è direttore di Alilauro Aliscafi a Napoli, a quaranta va a lavorare alle Canerie, fino ad arrivare alla guida della Snav alla fine degli anni ’80. Poi nel 1993 il grande passo: fonda la Ustica Lines e sposta il centro della sua vita a Trapani, in Sicilia. Nella città delle saline, famosa per essere circondata dal mare da due lati, Morace mette radici: tutti iniziano a chiamarlo semplicemente “il comandante”, lui diventa consigliere della Banca d’Italia di Trapani, finanzia il restauro della statua dell’Addolorata simbolo della processione dei Misteri, acquista la squadra di calcio locale, da vent’anni nelle serie minori. Nel frattempo in famiglia la passione per le navi contagia il figlio Ettore, oggi presidente della Compagnia Italiana di Navigazione che nel 2012 ha acquisito il colosso Tirrenia. Gli affari dei Morace vanno benone: Ustica Lines fattura 40 milioni nel 2007, trasporta quasi due milioni di passeggeri all’anno e fonda le “cugine” spagnole Garajonay Express, Morecan e la Lineas Maritimas Bahia de Cadiz. Morace decide di concedersi un passatempo: inizia ad investire nel Trapani calcio, dove nomina come direttore generale la moglie francese Anne Marie Collart. I denari del “comandante” Morace pesano e risultati si vedono: in cinque anni la squadra ottiene quattro promozioni, arrivando alla storica Serie B. La città si sdebita subito conferendogli la cittadinanza onoraria: un lusso a Trapani, dove l’ex sindaco Girolamo Fazio si è rifiutato in passato di conferire la stessa onorificenza al prefetto Fulvio Sodano, simbolo della lotta a Cosa Nostra nella provincia di Matteo Messina Denaro. Il pallone a Trapani, come forse ovunque, ha più appeal dell’antimafia, e così il giorno della promozione in Serie B i tifosi granata espongono un manifesto che raffigura Ernesto Che Guevara, Martin Luther King, Nelson Mandela: al centro ecco la faccia tonda del “comandante” Morace. Sotto invece ecco l’incipit dello storico discorso di Luther King: I have a dream, che sarebbe poi la promozione in serie B per i tifosi trapanesi. Chissà invece oggi qual è il sogno dei 400 dipendenti di Ustica Lines.
CORRIERE.IT
Ustica Lines, stop dal 7 maggio Regione non paga, via a ...
REPUBBLICA.IT
Salta tavolo con la Regione, Ustica Lines conferma stop agli ...
----La società di navigazione Ustica lines, che in Sicilia collega - fra l'altro - le Egadi e le Eolie con Trapani e Milazzo, secondo il sindacato Federmar ha avviato la procedura di licenziamento (ai sensi dell'art. 24 delle legge 223 del '91) per gli oltre 400 dipendenti. La causa della decisione è il contenzioso in corso con la Regione siciliana che va avanti da settimane e che, dice il sindacato, "ha generato la decadenza del contratto di appalto".
Ulteriore evoluzione negativa sui collegamenti veloci per le Isole Minori. Ci si era da poco rasserenati sulla lunga vertenza Metromare che a giorni dovrebbe concludere l'iter aggiudicante, che una nuova" tegola" si sta abbattendo sui trasporti veloci per le Isole minori. In data 01.05.15, proprio per la festa dei lavoratori, la Società Ustica Lines che da decenni gestisce il trasporto veloce per Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica, Pantelleria, ha avviato la procedura di licenziamento ex articolo 24 L. n. 223/91 che vedrà coinvolti più di 400 lavoratori da anni impegnati insieme alla società di navigazione a dare lustro e prestigio allo sviluppo turistico ed economico delle isole minori. La decisione dell'azienda, secondo il Comandante Ettore Morace, sarebbe scaturita a causa del recente "contenzioso" con la Regione che in questi giorni ha generato la decadenza del contratto di appalto sino ad ora applicato. Senza volere entrare nel merito, la scrivente OOSS manifesta con questo comunicato la sua paventata preoccupazione per le sorti di tutti i lavoratori Ustica Lines che da mesi subiscono la diatriba tra la Regione e la società di navigazione. E' bene evidenziare che proprio il contenzioso tra l'azienda e gli organi istituzionali ha inevitabilmente gettato nel panico i lavoratori del settore, gli operatori turistici e tutto l'indotto ad esso collegato, che all'inizio di una stagione turistica, che per altri aspetti si manifesta già problematica (stagnazione economica, immigrazioni), deve fare anche i conti con l'incertezza del funzionamento dei collegamenti veloci. L'OOSS, il Comandante Previti e il Dir. Roberto Alosi, in rappresentanza dello Stato Maggiore Ustica Lines, ritengono che non ci si possa permettere di avere una sospensione anche di poche ore di un servizio che, senza alcun dubbio, ha svolto negli anni un opera sinergica di sviluppo del turismo, diventando "fiore all'occhiello" della Regione Siciliana. Adesso tutto questo non può essere travolto da problematiche contabili, dove i lavoratori non hanno mai avuto voce in capitolo. Aggiunge, altresì, la segretaria Federmar –Antonella Di Maio – questo clima di tensione non fa bene a nessuno, la Regione Sicilia, già piegata nei trasporti e nei collegamenti per terra, non può assolutamente permettersi di dare cattivi servizi anche per i collegamenti con le isole minori. Negli incontri precedenti avuti con l'Assessore Trasporti Giovanni PIZZO, alla presenza della Dott.sa Maria PIAZZA e della Dott.sa Nadia LUCIANO, sembrava fossero stati raggiunti importanti risultati che rasserenavano l'ambiente, vedi un congruo anticipo sulle spettanze dovute alla Società USTICA da parte della Regione, apertura ad un sereno confronto sui calcoli del costo del servizio, plauso della Regione per l'efficienza del Personale etc etc. Ora questa doccia fredda!!!
Federmar Cisal Segreteria Trapani e Palermo ANTONELLA DI MAIO
Rappresentante Stato Maggiore Ustica Lines SEBASTIANO PREVITI
Anche domenica corse straordinarie da Milazzo/Vulcano/Lipari/S.Salina/Panarea/Stromboli delle ore 11:30 con l 'Alijumbo Zibibbo a 190, e da Stromboli/Panarea/Salina/Lipari/Vulcano/Milazzo 16:00.
Domenica anche il traghetto della Compagnia delle Isole effettuerà una corsa speciale da Milazzo per Vulcano, Lipari, Salina e ritorno.
di Marco Giorgianni*
Al fine di venire incontro alle esigenze delle isole a causa di un forte afflusso di presensenze, l'amministrazione chiede ed ottiene la disponibilità da parte delle Compagnie di navigazione, Compagnia delle.Isole ed Ustica Lines, per domenica 3 maggio dei servizi integrativi con i propri mezzi:
- Siremar Compagnia delle Isole: Partenza da Milazzo alle p. 14.00 S.MarinaSalina a. 16.00 p. 16.15 Lipari. a. 17.15 p. 17.30
Vulcano. a. 17.55 p. 18.05 Milazzo. a. 19.30 - Ustica Lines Stromboli. p. 16.00, Panarea, S.Marina Salina, Lipari, Vulcano e Milazzo
*Sindaco
---In previsione dell’afflusso dei passeggeri in occasione del ponte del 1° Maggio, la società Ustica Lines ha predisposto le seguenti corse straordinarie:
Panarea - Anche nella giornata di oggi, nonostante le forti raffiche di ponente, gli elicotteri dell'"Air Panarea", di Lorenzo Vielmo, sono intervenuti per trasportare turisti e residenti rimasti bloccati nelle isole di Salina, Lipari Panarea, Stromboli e Filicudi.
Lipari - Da Milazzo alle 15,15 è partito il monocarena dell'Ustica Lines, al comando di Vito Calise, con 150 passeggeri. Diretto a Vulcano, Lipari, Salina e viceversa. L'unico mezzo che al momento sta garantendo i collegamenti da e per le Eolie. Da Lipari alle 15,45 è partita la nave della Cdi per Vulcano e Milazzo.
---Disagi nei collegamenti da e per le Eolie. Da Milazzo saltate le corse degli aliscafi della Compagnia delle Isole. A Lipari. fermo il traghetto veloce ex Siremar, mentre la nave viaggia da Milazzo. Regolari rgli aliscafi dell'Ustica Lines.
---Si comunica che oggi, lunedì 27 aprile 2015, il M/t Laurana omette il viaggio di linea C/1 da Milazzo per le Isole Eolie/Napoli a causa di una forte perturbazione in corso.
Conseguentemente è annullata anche la partenza prevista per domani martedì 28 aprile 2015 da Napoli per le Isole Eolie/Milazzo.
Il servizio di linea C/1, Milazzo/Isole Eolie/Napoli e viceversa, riprenderà salvo avverse condimeteo giovedì 30 aprile 2015.
IL METEO.
Meteo Eolie. Bel tempo. Prevalentemente vento di Ponente con intensità di 34 km/h. Raffiche fino a 50 km/h. Temperature comprese tra 15°C e 21°C . Zero termico a 2450 metri.
...Il traghetto "Laurana" della Compagnia delle Isole salta lo scalo di Vulcano per le condizioni meteo marine e trasporta i passeggeri a Lipari. Un camionista che doveva sbarcare a Vulcano, per protesta all'arrivo nel porto di Sottomonastero si è messo di lato non permettendo lo sbarco degli altri mezzi. A bordo della nave attimi di tensione.
---Eolie isolate per le raffiche di vento. A Milazzo fermi aliscafi e traghetti. Da Lipari alle 6,30 è partito il traghetto "Laurana" della Compagnia delle Isole.
A Milazzo bloccati docenti, pendolari e camions carichi di derrate alimentari. Nelle scuole eoliane altra giornata di disagi.
Meteo Eolie. Deboli rovesci di pioggia. Vento da SW con intensità di 14 km/h. Raffiche fino a 33 km/h. Temperature comprese tra 11°C e 14°C . Zero termico a 1650 metri.
--La Compagnia delle Isole comunica che il servizio di linea C1 da Milazzo per Isole Eolie- Napoli schedulato per ogni giovedì, con ritorno da Napoli per Isole Eolie-Milazzo il venerdì, per ragioni tecniche è momentaneamente sospeso.
Il collegamento Milazzo/Isole Eolie/Napoli e viceversa, lunedì 2 e martedì 3 marzo 2015, salvo avverse condizioni meteo marine, sarà effettuato regolarmente.
Da ieri sospeso il collegamento Eolie-Napoli con il traghetto "Laurana" della Compagnia delle Isole. Lo ha reso noto la società ex Siremar. "La Compgnia - dice la nota - omette il viaggio di linea C/1 da Milazzo per le Isole Eolie/Napoli a causa di motivi tecnici. Conseguentemente è annullata anche la partenza prevista per oggi venerdì 20 febbraio 2015 da Napoli per le Isole Eolie/Milazzo. Il servizio di linea C/1, Milazzo/Isole Eolie/Napoli e viceversa, lunedì 23 febbraio 2015, salvo avverse condimeteo, sarà effettuato regolarmente. Siremar - Compagnia delle Isole si scusa per quanto incorso, addebitabile esclusivamente a caso fortuito.
Da domani lunedi' riprende il collegamento da e per Napoli con il traghetto "Laurana" della Compagnia delle Isole. La stessa nave ripartirà da Napoli il 17 febbraio sulla rotta inversa.
Si comunica che il collegamento a mezzo traghetto linea C/1 Milazzo - Isole Eolie – Napoli e viceversa, che era stato sospeso a seguito dell'evento incorso a Napoli in data 16 dicembre u.s. (urto in banchina dell'unità a causa delle avverse condizioni meteo marine), verrà ripreso ad iniziare dalla partenza da Napoli schedulata alle ore 20.00 di domani martedì 23 dicembre 2014, essendo stati portati a compimento i necessari lavori di riparazione effettuati sulla nave "Laurana". Siremar - Compagnia delle Isole, anche se quanto verificatosi non è addebitabile in alcun modo a propria responsabilità, rinnova comunque le sue scuse ai Signori Passeggeri per il disagio patito a seguito della sospensione del servizio, e coglie l'occasione per porgere a tutti i più calorosi e sentiti auguri di Buon Natale e felice e sereno Anno Nuovo.
---Da Milazzo alle 18,30 è partito il traghetto della Compagnia delle Isole e cosi' una cinquantina di passeggeri che erano bloccati dal pomeriggio, potranno rientrare a casa.
---Sulle Eolie soffia vento forte da ovest e i collegamenti sono a rischio soprattutto per le isole minori per il mare molto mosso. Da Milazzo aliscafi e traghetti della Compagnia delle Isole, dell'Ustica Lines e Ngi, pur con difficoltà per le condizioni meteo, garantiscono i collegamenti viaggiano per Vulcano, Lipari e Salina e con riserva per le isole minori.
Oggi domenica corse speciali con l'aliscafo della "Compagnia delle Isole". La società constatato il traffico turistico e le connesse esigenze di trasporto rilevate, al fine di venire incontro all'utenza ha disposto per domani l'esecuzione delle seguenti due corse straordinarie che verranno garantite dall'aliscafo "Eschilo".
prima corsa MILAZZO part.14.20 STROMBOLI arr.15.30/part.15.40 PANAREA arr.16.10/part.16.15 S.M.SALINA arr..16.40/part.16.45
MILAZZO arr. 17.45
seconda corsa MILAZZO part.18.00 LIPARI arr.18.55/part. 19.05 VULCANO arr.19.15/part.19.20 MILAZZO arr.20.10.