Cari Amici lontani e vicini,
il “giochismo” giornalistico che amiamo inserire, quando abbiamo voglia, spesso è la realtà della vita eoliana dove l’unica cosa è la politica virtuosa e calda e affezzionata.
Tutto utile per fare una classifica per l’inizio dell’anno con il buon uso del calendario per l’anno 2020 fatto per i vincitori e i vinti.
Un buon profeta ha bisogno di buoni ascoltatori. Gli eoliani forse non lo sono più, sono piccole aziende, hanno moltissimo e non devono dimostrare niente anche se spesso non discutono alla pari.
È in fondo é la vera lezione che il tempo ha portato a tutto il gran mondo del sole. Non c' è più uno che comanda gli altri, ci sono solo tante ricchissime isole.
Questo toglie alla preghiera laica ogni sintomo di fede.
Se si rende inutile la parola, resta solo il fanatismo muto, cioè irreale, virtuale.
Così, lenta, arriva l'anarchia. Lo si sente dall'odore di sbagliato che si sente anche a mare.
Non c'è una ragione esatta, tanti hanno vinto molto e non possono aver dimenticato tutto. C'è un disagio intellettuale che rende amaro il facile, che non trova le soluzioni, non diverte più come una volta.
È la sazietà delle prediche, la rivincita dei saccenti che annusano il più fragile e si allontanano per non contaminarsi.
La terra accoglie e ospita molti umili mentre gli altri, oggi, sono saturi di situazioni e non accettano più sermoni mentre l’arcipelago è pieno di noia incompleta.
La qualità di vita eoliana non è al meglio e serve capire quanti margini ha.
Dal sole Libero delle Eolie BuoNotiziario a tutti.