sfergusonLipari -Il tribunale del riesame di Messina ha disposto il dissequestro dei locali del ristorante "Kasbah" che erano stati chiusi dalla procura di Barcellona per presunta concessione edilizia illegittima. Il ristorante di Alessandro Del Bono ha riaperto da oggi sabato.

di Nicoletta e Sasha Del Bono

Nei nostri cuori sono incisi le voci e le espressioni di ognuno di voi che ha sentito la necessità' di essere con noi.
GRAZIE LIPARI per averci accompagnato in questi lunghi giorni
GRAZIE RAGAZZI DEL KASBAH per averci aspettato
GRAZIE STELLA per ricordarci l'importanza della vita
GRAZIE MAMMA per esserci sempre
Da sabato 28 Giugno il Kasbah Café e' aperto.....tutti i giorni
Per info 090.9811075

 

La procura della Repubblica di Barcellona ha disposto la chiusura del ristorante "Kasbah". Il provvedimento è stato firmato dal piemme Giorgio Nicola e dal giudice per le indagini preliminari Rosaria Taddei. Si contesta il rilascio della concessione edilizia che secondo il capo d'imputazione sarebbe "illegittima". La notifica al proprietario Alessandro Del Bono è stata fatta dal comandante della polizia municipale Stefano Blasco. Sulla vicenda continuano le indagini della procura.

Il ristorante realizzato in un caratteristico vicolo del centro storico, è situato vicino la piazza di Marina Corta  ed è frequentato anche dai vips: tra le ospiti anche Kate Moss e Sarah Ferguson.

Kate Moss e Sarah Ferguson, allora si disse, si sono innamorate. Di Lipari dicono, e della cucina eoliana. Il 5 agosto sera infatti, le due signore, accompagnate dalle figlie, cenavano al "Kasbah" di Lipari, ristorante dello chef Sasha Del Bono. Kate e Sarah, con le principesse Beatrice e Eugene, figlia della duchessa di York, hanno ordinato tonno scottato come antipasto, spaghetti con gamberi e asparagi per primo, e ancora involtini di spatola con scamorza affumicata in foglie di limone.Il vino bianco é scelto dalla Moss. "Torneremo- ha dichiarato l'unico uomo della tavolata a fine cena, il magnate cinese David Tang. -Questi sapori resteranno a lungo nella memoria del mio palato. Tornerò a Lipari per il suo museo, il suo mare, ma soprattutto per una prossima cena".

I COMMENTI.

di Michele Sequenzia

Leggo che un locale di Lipari è stato considerato " illegittimo". Esistono sicuramente dati certi e assolutamente incontrovertibili sotto ogni minuzioso, pervicace principio amministrativo tali da assicurare l'applicazione di un giudizio certo " urbi et orbi".
Ergo: chiudiamolo e via......puniamo il proprietario! Ma possiamo metterci le mani sul fuoco?

Qui a Torino, da dove scrivo, sono a conoscenza - anche per sentito dire- che ogni condominio/ vuolsi casamento sparso sul vasto territorio industriale anche "extra moenia".. costruiti per fronteggiare una domanda crescente di storiche ondate di " migranti" in cerca di pane.. .. ha in seno una bella percentuale di locali, di varia natura, chiusi o aperti o semi lavorati... compresi simpaticissimi locali trattorie , come antichi storici ristoranti, senza contare le innumerevoli...fatiscenti quanto attraenti " piole"...sparse tutt'ora nei suoi vecchi vicoli del quadrilatero romano...esistenti fin dal Regno di Sardegna......
Ma non è successo proprio nulla.
Il Governo attuale, pieno di debiti insoluti,..ben lieto di tanta abbondanza.....non ha fatto che accettare " per buono" questa bella " insalata russa "..senza torcere affatto il muso a tanto ignobile delitto edificatorio ..piazzandoci sopra una bella pioggia di tasse di ogni tipo e stazza...praticamente di fatto... "illegittime"!!!

di Bartolomeo Spinella

Pare quantomeno singolare che dopo oltre un anno dall'apertura del Ristorante Kasbah, ci si accorga che questo è illegale. A maggiore ragione all'inizio della stagione estiva, che per tradizione rappresenta per i locali Eoliani una sicura fonte di guadagno. Inoltre tale decisione determina la perdita del lavoro di un certo numero di dipendenti.
Non entrò nel merito della liceità del provvedimento, non conosco le carte e non ne ho la competenza, ma il fatto suscita in me una certa perplessità per la dinamica e per la tempistica.
Come diceva un saggio "a pensare male si fa peccato, ma..."

di Alfio Ziino*

Vox populi riferisce che la chiusura del Ristorante "Kasbah", con l'apposizione dei sigilli disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G., sarebbe scaturita dalla denunzia di un limitrofo concorrente, fatto che non mi stupirebbe più di tanto. L' imbarbarimento dei costumi indigeni è cosa nota al pari della "illibatezza" del concorrente in questione. Ed ove avesse a trovare applicazione l' antico adagio del "chi la fa l' aspetti" non verserei lacrima alcuna. Il disposto sequestro è provvedimento certo grave. Un esercizio commerciale di recente realizzato con l' impiego di risorse economice non da poco è, per l' esercizio in parola, una autentica mazzata specie ove si consideri il periodo nel quale la misura cautelare è stata adottata. Non conosco atti e motivazioni che hanno indotto la Procura della Repubblica ad agire come ha agito. Devo, voglio però ritenere che trattasi di fatti gravi: assodate rilevanti carenze igieniche, acclarato pregiudizio alla incolumità dei dipendenti cosi come degli avventori, pericolo per la pubblica e privata incolumità in conseguenza dell' esistenza di impianti non a norma, e così via. Ma ove così non fosse, se cioè fosse stata rilevata una qualche marginale carenza di carattere amministrativo, il provvedimento adottato mi apparirebbe abnorme. Poniamo l' ipotesi che il provvedimento in parola avesse a rilevarsi ingiustificato. Il danno patito dagli esercenti del "Kasbah", anche a livello di immagine, cosa che nella attività esercitata è quasi tutto, è non da poco. E, "rebus sic stantibus", nessuno lo rifonderebbe. A quando la responsabilità civile dei magistrati? Certi Renzi e Napolitano non vogliono sentir parlarne al pari dei loro sinistri predecessori. Forti coi deboli, ma deboli coi forti. Innoviamo, innoviamo sì, ma guardiamoci il fondo schiena.

*Avvocato

residence_acanto.jpg