Biografia
Giovanni Giardina, nasce a Lipari il 08-08-1946, proprio sul finire della guerra.
Essendo di famiglia povera e, per quello che lascia purtroppo la guerra , duri sono stati gli anni della sua infanzia fatti di privazioni e di rinunce. Ad aggravare le condizioni di vita concorre , quando aveva solo 10 anni, la morte precoce , a 37 anni, del padre.
Il nonno Giovanni - detto Vanni l'uorbu giacché, da piccolo, era caduto in una vasca di calce viva, e aveva perso la vista - , per contribuire al sostegno della famiglia, si era messo a cantare e suonare l'organetto durante le feste e le cerimonie che, a quei tempi, erano frequenti, recuperando qualche centesimo o doni in natura.
Il nipote Giovanni, sin da piccolo, si scopre la stessa vena artistica del nonno, e dall'età di otto anni si fa notare per la sua voce. Molti sono stati i successi e a dieci anni comincia a maneggiare prima la chitarra , avuta in regalo, da uno zio venuto in vacanza dall'Australia, e subito dopo la fisarmonica, dono di un amico di famiglia, marinaio e navigante, che gliela comperò durante una sosta in un porto.
La passione artistica è stata travolgente, ma all'età di quattordici anni, finite le medie, mette i pantaloni lunghi da ometto e comincia a lavorare per sostenere la madre vedova e con atri due figli. Inizia con la S.i.c.l.i.e.t. , una società con sede a Roma che si era aggiudicata l'appalto della elettrificazione di tutta l'isola di Lipari, alta e bassa tensione. Durissimi gli anni dal 1961 al 1963. Poi, dal 1963 al 1966, avendo acquisito un po' d'esperienza, gli viene offerta la possibilità di lavorare alla S.E.L., Società Elettrica Liparese., tra i motori come turnista elettromeccanico.
Il lavoro era stato duro, carico di sacrifici e poco retribuito, tanto che covava la tentazione di emigrare in Australia. Ma ecco improvvisamente una schiarita: l'occasione di far parte della famiglia delle telecomunicazioni, la S.E.T. ( Soc. Eserc. Telef.) che operava in Campania, Calabria e Sicilia. Ma, per accedervi, occorreva un diploma specifico e così decide di licenziarsi dalla SEL, andare a Messina per frequentare un corso di formazione.
Raggiunto il diploma a pieni voti si iscrive al Centro sperimentale radio e telecomunicazioni di Palermo, e, finalmente, nel 1966 la S.E.T. lo assume. Alcuni mesi di lavoro fuori sede e quindi il trasferimento a Lipari. Inizia cosi la lunga carriera nelle telecomunicazioni e gli vengono affidati i compiti di installatore e manutentore delle reti nelle Isole Eolie. Nel frattempo nel 1967 la società si fonde a livello nazionale, con altre del settore, e nasce la S.I.P.
Progresso tecnico ed investimenti portano presto al superamento dell'apparecchio, chiamato B.L., ( batteria locale )quello con manovella, e si cominciano a costruire le centrali automatiche e nuove reti e con esse, anche le prime cabine pubbliche. All'età di 27 anni decide di mettere su famiglia e il 1 ott. 1973 convola a nozze con Li Donni Immacolata che gli da due figli maschi Gianfranco n. il 24-luglio- 1974 e Alessandro n. il 22-marzo-1978
Naturalmente quello di Giovanni è un lavoro che richiede sacrifici e impegno ma egli sa farsi apprezzare dagli Eoliani e dalla stessa società per l'attaccamento al lavoro e per le doti umane, è così che si guadagna ben tre encomi. Passano alcuni anni e la S.I.P. diventa TELECOM e inizia l'era delle centrali elettroniche.Poi nel 1997, con l'arrivo della A.D.S.L., Giovanni decide di congedarsi e di andare in pensione .
Ma facciamo alcuni passi indietro per parlare della passione della musica e del canto che non era stata dimenticata. Ma era venuta crescendo ed era divenuto il più importante hobby del tempo libero a cui era rimasto fedele negli anni e l'aveva portato a partecipare come cantante e chitarrista in molti gruppi musicali. E, per ultimo, anche in uno folk.
E così la gente impara ad apprezzarlo sia come operatore telefonico sia come artista. Intanto nel corso degli anni scrive delle canzoni e nel 1966 partecipa ad un concorso canoro a Caltagirone dove viene proclamato campione Regionale. Crescendo la passione artistica, Giovanni decide di iscriversi alla scuola musicale della banda di Lipari guidata dal Maestro Ragusi e per anni, a casa dello stesso maestro, perfeziona il suono dello strumento ed impara a controllare la voce. E i risultati si vedono giacché più volte viene chiamato a cantare a Messina al teatro Savoia ,al teatro S. Domenico Savio e alla filarmonica di Messina
Tenta anche di incidere un 33 giri a Napoli, ma per mancanza di disponibilità finanziarie deve abbandonare questa opportunità. Certo a quei tempi le disponibilità erano scarse e non c'erano le opportunità offerte oggi dai mass media. Bisognava contentarsi delle feste in piazza, dei matrimoni e di suonare l'Ave Maria per gli sposi nelle chiese. Un periodo favorevole giunge con l'apertura del Turmalin e sembrava che fosse arrivato finalmente il momento di riscattare tanti sacrifici dando senso a tutti i preparativi di gruppo, Ma questo periodo durò per noi poco perché i gruppi vennero soppiantati dalle discoteche.
Questa concorrenza portò ad una loro crisi non tanto perché veniva meno il guadagno, che in realtà non c'era' mai stato , ma soprattutto perché veniva a mancare l'entusiasmo dell'esibizione dal vivo. Per qualche anno ha resistito il "Folk arte Eolie" sotto la presidenza del dott. Sparacino. Poi, anch'esso chiuse i battenti e non ci rimase che sfogare in casa la nostra passione.
E fra le mura domestiche, conclusa la giornata di lavoro, Giovanni si dedica alla passione per la musica ma anche a quella per la pittura meno invasiva per il vicinato. Nascono diversi dipinti ad olio su tela che vanno ad alimentare la beneficenza, in primis per la parrocchia.
Quando poi, col passare degli anni, la salute comincia a zoppicare, mette da parte musica e pittura e si dedica a scrivere qualche poesia. Poesia in forma dialettale dove preferisce esprimere le sue emozioni, sensazioni e dissensi alla sua maniera.
"Vita"
Vita ! io a te non ho chiesto niente
e tu mi hai regalato musica e canto,
se poi ripensi d'avermi dato tanto,
riprenditi con me, musica e canto !
E così prima che si spenga anche questa passione fuggevole, ha voluto lasciare ai posteri un piccolo volume dove si evince il suo il suo amore per l'arte, per la gente, per il suo paese, il suo umore sarcastico ma forse più ancora la mestizia della sua vita.
Un ringraziamento per la collaborazione al Dottor. Michele Giacomantonio
Le Pubblicazioni