E’ svelto, scaltro, abituato a mettere tutti nel sacco, come il fuorisacco giornalistico di una volta. E’ Matteo Renzi che da volpe toscana è diventato figlio di una lupa romana. Non ha bisogno di leggere, gli bastano microfonate a braccio gesticolando con le mani e preparando i piedi per qualche calcetto. Riesce a guardare più persone contemporaneamente su lati opposti, tanto ha le spalle coperte. Obama si é messo già in linea ed in fila. Sarà un potente con le cooperative rosse alle spalle e sulle spalle, mentre in India aprono bene le orecchie perché potrebbe rottamare anche le mucche se non liberano i due marò, veri eroi italiani sacrificati da due sfigati governi. Renzi porta speranze e con tre figli vestiti da tricolore ha ingoiato in silenzio la sparata che la consorte Agnese sembra la gemella di Vlaldmir Luxuria. Ma lui non ha uguali, anzi si. E’ quasi un Letta bis e questo non fa parte del letto e dell’eletto.