mrenzi1Prima di presentarsi alle telecamere, Renzi è rimasto circa due ore a colloquio con Napolitano. Molti i volti nuovi della squadra. Ad eccezione degli esponenti del Nuovo Centrodestra (Angelino Alfano al Viminale, Beatrice Lorenzin alla Salute e Maurizio Lupi ad Infrastrutture e Trasporti) di Dario Franceschini, che va alla Cultura, e di Andrea Orlando, che passa dall'Ambiente alla Giustizia, tutti gli altri componenti dell'esecutivo sono alla prima esperienza ministeriale. Due di loro, come lo stesso Renzi, sono under 40: Marianna Madia alla Pubblica amministrazione, Maria Elena Boschi alle Riforme e Rapporti con il Parlamento; e appena quarantenne è Federica Mogherini, neo ministro degli Esteri. Altre donne del team in ruoli chiave sono Stefania Giannini, Federica Guidi e Roberta Pinotti (per la prima volta ministro ma già sottosegretario con Letta) e Maria Carmela Lanzetta, che vanno rispettivamente all'Istruzione, allo Sviluppo Economico, alla Difesa e alla Affari Regionali. Per la prima volta in un ruolo politico attivo il presidente in pectore dell'Istat, Pier Carlo Padoan, all'Economia; e Giuliano Poletti, già presidente di Legacoop, al Lavoro e Welfare.] Prima di presentarsi alle telecamere, Renzi è rimasto circa due ore a colloquio con Napolitano. Molti i volti nuovi della squadra. Ad eccezione degli esponenti del Nuovo Centrodestra (Angelino Alfano al Viminale, Beatrice Lorenzin alla Salute e Maurizio Lupi ad Infrastrutture e Trasporti) di Dario Franceschini, che va alla Cultura, e di Andrea Orlando, che passa dall'Ambiente alla Giustizia, tutti gli altri componenti dell'esecutivo sono alla prima esperienza ministeriale. Due di loro, come lo stesso Renzi, sono under 40: Marianna Madia alla Pubblica amministrazione, Maria Elena Boschi alle Riforme e Rapporti con il Parlamento; e appena quarantenne è Federica Mogherini, neo ministro degli Esteri. Altre donne del team in ruoli chiave sono Stefania Giannini, Federica Guidi e Roberta Pinotti (per la prima volta ministro ma già sottosegretario con Letta) e Maria Carmela Lanzetta, che vanno rispettivamente all'Istruzione, allo Sviluppo Economico, alla Difesa e alla Affari Regionali. Per la prima volta in un ruolo politico attivo il presidente in pectore dell'Istat, Pier Carlo Padoan, all'Economia; e Giuliano Poletti, già presidente di Legacoop, al Lavoro e Welfare.

IL COMMENTO DI GIANPIERO D'ALIA: Gian Luca Galletti è un vero amico, una persona seria e di grande competenza. Sono entusiasta per lui e sono certo che svolgerà questo incarico alla grande, con la professionalità di sempre. Per l'Udc questo è un importante riconoscimento.

- di Franco Pennello

Atto di forza di Matteo Renzi che non si cura delle perplessità degli alleati e con un giorni d'anticipo decide di salire al Quirinale per sciogliere la sua riserva. Con già in tasca la lista dei ministri. E a quanto pare avendo già ottenuto un mezzo passo indietro dal leader Ncd Angelini Alfano.
Nel vertice di ieri notte, infatti, il segretario del Pd ha posto un aut aut all'ex ministro della Giustizia del governo Berlusconi: "Scegli: o gli Interni o vicepremier. Entrambi no". E a quanto pare Alfano avrebbe optato per il Viminale.
Ma Renzi ha dovuto cedere sulla riscrittura dell'emendamento riscrittura del cosiddetto emendamento Lauricella , che garantisca ai centristi che la legislatura non si interromperà bruscamente dopo l’approvazione della nuova legge elettorale, perché quest’ultima verrà comunque collegata con la riforma del Senato e il superamento del bicameralismo.

 

Niente vicepremier

Così ora - secondo le indiscrezioni - la poltrona di vicepremier dovrebbe rimanere vuota. Il segretario avrebbe anche formato un governo snello, che contempla la possibilità che non ci sia un vicepremier. In alternativa l'incarico dovrebbe andare a Stefania Giannini di Scelta civica. Confermati i nomi invece di Lupi alle Infrastrutture e di Lorenzin alla Salute.


Padoan all'Economia

Quanto a un altro ministero chiave, quello dell'Economia, È certo l'arrivo a Via XX Settembre di un altro tecnico, Pier Carlo Padoan, da poco all'Istat e già vicedirettore dell'Ocse.
Non è del tutto escluso nemmeno l'altro nome, Guido Tabellini, ex rettore della Bocconi.


Giustizia e Telecomunicazioni

Resta inoltre da vedere chi piazzerà Renzi a alla Giustizia e alle Telecomunicazioni. Due dicasteri chiave per Silvio Berlusconi che ha chiesto al premier incaricato di non mettere un magistrato a via Arenula e di mettere Antonio Catricalà alle Telecomunicazioni. In cambio avrebbe offerto un anno di opposizione "morbida".
Per il momento il favorito per il ministero di Grazie e giustizia è Dario Franceschini.



Il terzo nome: Rossi

Ieri Padoan è andato al G20 di Sidney, come vicesegretario dell'Ocse, visto che la sua nomina all'Istat giace da mesi, in attesa di ratifica. Con lui anche Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d'Italia, anche lui tra i "papabili" a succedere a Saccomanni.
Sembra invece tramontare la candidatura, fortissima fino a ieri, del fedelissimo Graziano Delrio, dato invece per favorito come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.


Il nodo Salute e Infrastrutture

Alfano vorrebbe poi mantenere Beatrice Lorenzin alla Salute e Maurizio Lupi alle Infrastrutture e Mario Mauro sta facendo di tutto per restare alla Difesa e Casini chiede la conferma di Gianpiero D'Alia alla Funziona pubblica. Non si esclude cha agli Esteri possa andare Federica Mogherini (Pd) al posto di Emma Bonino, mentre va tramontando l'ipotesi di Montezemolo allo Sviluppo o al Made in Italy.


Gli altri ministeri

L'altro dicastero incerto sembra il dicastero del Lavoro, per cui in lizza c'è anche il senatore di Scelta civica Pietro Ichino, oltre alla candidatura di Guglielmo Epifani, che non dispiace ad Alfano. I Rapporti con il Parlamento o le Riforme potrebbero andare a Maria Elena Boschi, mentre l'ad di Fs Mauro Moretti resta in corsa per lo Sviluppo economico. Nessuna certezza neanche sulla Giustizia, dove i candidati sarebbero il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri e il pm anticamorra Raffaele Cantone. Non piace ai magistrati Livia Pomodoro, e sarebbe sfumata anche la candidatura di Michele Vietti. Infine, Stefania Giannini (Scelta civica) è il nome possibile per l'Istruzione, mentre Andrea Orlando rimarrebbe all'Ambiente.

17-diciasette.jpg