Con il ricorso patrocinato dallo studio legale dell'avvocato Vincenzo La Cava il Tribunale di Roma con sentenza del 21 aprile 2016 riconosce per la prim volta non soltanto come servizio di ruolo l'intero servizio di insegnamento pre ruolo svolto da una docente, condannando il Miur alla collocazione stipendiale maturata sin dal primo contratto, ma, accogliendo la tesi difensiva, riconosce il diritto alla modifica del punteggio maturato con aggiunta di ulteriori 48 punti rispetto a quelli attribuiti inizialmente ed erroneamente dal Miur.
In definitiva il Tribunale di Roma disapplicando la normativa nazionale ha conformato l'ordinamento interno a quello comunitario, sancendo l'indubbia disparità effettuata dalla normativa nazionale tra personale docente assunto a tempo determinato e personale a tempo indeterminato che svolge le stesse mansioni e sia in possesso dei medesimi requisiti.
ecco il dispositivo:
dichiara il diritto di parte ricorrente all'immediato riconoscimento come servizio di ruolo, sia ai fini economici sia giuridici, dell'intero servizio di insegnamento non di ruolo svolto prima dell'assunzione a tempo indeterminato;
condanna parte resistente a collocare parte ricorrente nella posizione stipendiale maturata in seguito all'intero servizio svolto sia a tempo determinato con decorrenza 2003 sia a tempo indeterminato e conseguentemente a corrisponderle la somma di euro 12.126,00 oltre accessori di legge;
dichiara il diritto di parte ricorrente alla modifica del punteggio complessivo con riconoscimento di 151 punti in relazione agli 8 anni di servizio pre-ruolo da calcolarsi per intero mediante il riconoscimento di 6 punti per ciascun anno di insegnamento prestato;
condanna parte resistente alla rifusione in favore di parte ricorrente delle spese di lite, che liquida in complessivi euro 2.000, oltre IVA e CPA, da distrarsi.
Per aderire al ricorso inoltra una mail a: vincenzo.lacava@avvocatovincenzolacava.it oppure 090.346288
di Vincenzo La Cava
Pubblicato il bando per il Concorso a Cattedra 2016 in Gazzetta Ufficiale, ma già si evidenziano i primi profili di illegittimità:
Ecco chi risulta illegittimamente escluso dal Concorso per la copertura di 63713 posti:
1.Personale docente educativo già assunto a tempo indeterminato( in tal caso le precauzioni del bando non consente a costoro di accresce il percorso formativo ponendosi quai di in contrasto con i principi costituzionali di buon andamento ed eguaglianza . In tal senso numerose le pronunzie del Consiglio di Stato.
2.Gli abilitandi per il sostegno;( in tal asco si tratta di tutti coloro che non hanno potuto terminare il percorso abilitativo
3I docenti precari con 36 mesi di servizi e non ; ( sono esclusi dalla procedura concorsuale perché non in possesso di abilitazione sebbene tale riconoscimento sia dovuto in virtù delle numerose direttive della comunità europea ;
4.Iscritti alla III fascia graduatoria d'istituto; Costoro sebbene abbiamo comprovata esperienza nel settore scolastico vengono illegittimamente esclusi dalla procedura concorsuale.
5.I laureati post 31.08.2014 che non hanno quindi avuto l'opportunità di conseguire l'abilitazione);
6.Gli abilitati all'estero. Coloro i quali, pur avendo conseguito l'abilitazione in uno dei paesi europei, non hanno avuto riconosciuto dal Miur l'equipollenza del titolo.
Per aderire al ricorso al TAR Lazio che consentirà , in caso di provvedimento favorevole, la immediata partecipazione al concorso chiamare allo .090346288.