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di Danilo Conti*

Egr. Sig. Sindaco Sig. Marco Giorgianni, Il piano di finanziamento europeo Next Generation, che comprende il Recovery Fund, mette sul piatto cifre senza precedenti per l’Italia e, di conseguenza, rappresenta un’occasione di investimento senza eguali per i Comuni .

Ci Chiediamo se un argomento di tale importanza stia interessando la politica locale alla luce di numerose criticità che potrebbero trovare ristoro in questo nuovo piano di sviluppo soprattutto in tema di ambiente e sicurezza.

Fine aprile è alle porte e questo Comitato e la comunità eoliana avrebbero piacere a conoscere i progetti che questa amministrazione intende promuovere.

Ci sono 209 miliardi di euro, dei quali poco meno di 65 miliardi a fondo perduto. Ciò soltanto per dire dell’imponente valenza degli investimenti collegati al Piano “Next Generation EU”, del quale fa parte – insieme ad altre misure – il cosiddetto “Recovery Fund”.

E Lipari, come si è preparata a questo appuntamento? Quali iniziative ha intenzione di mettere in campo? Quali sono i progetti che intende fare finanziare?

Noi del Comitato Eolie 20-30 avremmo piacere a condividere alcune proposte e siamo disponibili a mettere a disposizione dell’ammirazione comunale le nostre professionalità per evitare che si perdano risorse preziose.

*Presidente Comitato Eolie 20-30

Eolie, quel parco e parte la petizione

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di Roberto Sauerborn

E’ indubbio come le Eolie rappresentino, per la storia delle popolazioni del Mediterraneo, un fondamentale paradigma di riferimento grazie alla “stratificazione” storica e culturale che è possibile leggere sul loro territorio. Tracce naturali e artificiali.
Tracce naturali, rappresentate dalla natura vulcanica delle isole. Tracce artificiali, rappresentate dalla loro trasformazione, sin dal neolitico, ad opera dell’uomo.
E sulle tracce artificiali, specialmente quelle recenti, che è in corso un forte dibattito nelle e sulle Eolie.
Nelle Eolie vivono, in maniera stanziale, circa 12.000 abitanti mentre la presenza di popolazione fluttuante raggiunge d’estate punte di 200.000 unità al giorno, con un carico ambientale e sociale incontrollato.
Le isole diventano, così, teatro di modelli di vita estranei che ne alterano l’equilibrio naturale.

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

7 FEBBRAIO 2021

Le interviste del Notiziario. Gino Amato e Roberto Sauerborn, i gemelli del Gal

Lipari&Istituto, a scuola in modalità Dad

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di Tommasa Basile*

Ai Docenti Agli Studenti Ai Genitori Al Consiglio d’Istituto Al DSGA
Al Personale ATA Sito web ISTITUTO

Oggetto: Attività didattica in modalità DaD dal 15 al 16 febbraio 2021.
Si informano i destinatari della presente che a seguito d’interpellanza con esito favorevole del Consiglio d’Istituto (componente genitori e docenti), dal giorno 15 febbraio e fino al giorno 16 c.m. le attività didattiche si svolgeranno in modalità DaD
per tutti gli studenti, secondo il consueto calendario giornaliero delle lezioni.
I docenti coordinatori di ciascuna classe avranno cura di informare tempestivamente gli studenti.

*Dirigente Scolastico

Lipari, decedute le signore Rosaria Lo Presti e Maria Grazia Ziino

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Lipari, è deceduta la signora Rosaria Lo Presti in D'Ambra
Aveva 86 anni
E' anche deceduta la signora Maria Grazia Ziino vedova Mammana
Aveva 87 anni
Ai familiari le condoglianze del Notiziario
Come è noto, con la legge finanziaria nazionale del 2008 sono stati fondati quattro nuovi parchi nel Mediterraneo tra i quali il Parco delle Eolie. I quattro parchi, di cui da anni si sentiva parlare, sono stati istituiti nel 2007. Oggi, finalmente, prende corpo la possibilità di dare un nuovo afflato al tema della gestione eco-sostenibile delle isole minori del mediterraneo.
Per gli addetti ai lavori e, in particolare, per coloro che ritengono fondamentale un approccio eco-sostenibile con il tema dello sviluppo, il Parco rappresenta un’occasione unica per “inventare” un nuovo processo di gestione del territorio.
Le Eolie proprio perché isole e, specificatamente, arcipelago rappresentano un esempio unico di realtà territoriale complessa e articolata in cui, innanzitutto, vi è la necessità di una più attiva e consapevole partecipazione della popolazione locale alla problematica della gestione eco-sostenibile del territorio.
Tale profonda lacuna, si è fatta maggiormente sentire, per la prima volta, proprio in occasione della approvazione del Piano Paesistico delle Isole Eolie.
Gli eoliani, non adeguatamente informati sul significato e sulla portata dell’esistenza di un vincolo paesistico su tutto il territorio comunale ex L.1497/39 già dal 1967, reagirono, anche con veemenza, ritenendo “il vincolo” una limitazione innanzitutto alla proprietà privata e, quindi alla possibilità di trasformare il territorio secondo le esigenze/richieste dettate da uno sviluppo turistico di massa incontrollato.
La fondazione del Parco e, dunque, la gestione sostenibile delle isole, dovrà consentire, innanzitutto, di risolvere il conflitto sociale esistente tra la varie fazioni, indigene e non, tra chi ritiene lo sviluppo solo legato al depauperamento del territorio ed ad un suo uso commerciale e chi lo ritiene un bene culturale.
A tale proposito, di grande aiuto possono essere i nuovi strumenti di partecipazione democratica per un approccio sostenibile alla gestione del territorio quale, ad esempio il processo di Agenda 21 locale oppure, o inoltre, l’implementazione di un processo di certificazione ambientale secondo il Regolamento Comunitario EMAS.
L’avvio di questi processi potrebbe consentire di definire, unitamente alla popolazione locale, una politica ambientale veramente sostenibile.
Infatti, è opportuno ricordare come la sostenibilità presupponga una condivisione degli obiettivi con chi li deve perseguire che è, nella fattispecie, la popolazione locale e che, quindi, deve essere convinta e consapevole del percorso avviato.
Si capisce così, come l’interesse per queste isole, oggi, non possa e non debba più essere solo di carattere turistico ma investe altri aspetti di carattere antropologico e geografico.
Si rende necessaria una sensibilità nuova innanzitutto da parte delle istituzioni vocate al governo e alla gestione del territorio anche al fine di avviare una ricerca utile ad individuare, con esattezza, nuovi indicatori ambientali congruenti con le realtà microinsulari.
Per questo chiediamo la nomina del Presidente del Parco e l’avvio della procedura di istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie.
 

Voglio tornare su un argomento caldo nelle nostre isole e che spero il nuovo Governo nazionale voglia riprendere quale tema fondamentale per le Eolie ma, a mio avviso, per tutto l’areale tirrenico e, perché no, per tutta la Sicilia.

E’ indubbio come le Eolie rappresentino, per la storia delle popolazioni del Mediterraneo, un fondamentale paradigma di riferimento grazie alla “stratificazione” storica e culturale che è possibile leggere sul loro territorio. Tracce naturali e artificiali.
Tracce naturali, rappresentate dalla natura vulcanica delle isole. Tracce artificiali, rappresentate dalla loro trasformazione, sin dal neolitico, ad opera dell’uomo.
E sulle tracce artificiali, specialmente quelle recenti, che è in corso un forte dibattito nelle e sulle Eolie.

Nelle Eolie vivono, in maniera stanziale, circa 12.000 abitanti mentre la presenza di popolazione fluttuante raggiunge d’estate punte di 200.000 unità al giorno, con un carico ambientale e sociale incontrollato. 

Le isole diventano, così, teatro di modelli di vita estranei che ne alterano l’equilibrio naturale.
Come è noto, con la legge finanziaria nazionale del 2008 sono stati fondati quattro nuovi parchi nel Mediterraneo tra i quali il Parco delle Eolie. I quattro parchi, di cui da anni si sentiva parlare, sono stati istituiti nel 2007. Oggi, finalmente, prende corpo la possibilità di dare un nuovo afflato al tema della gestione eco-sostenibile delle isole minori del mediterraneo. 

Per gli addetti ai lavori e, in particolare, per coloro che ritengono fondamentale un approccio eco-sostenibile con il tema dello sviluppo, il Parco rappresenta un’occasione unica per “inventare” un nuovo processo di gestione del territorio.
Le Eolie proprio perché isole e, specificatamente, arcipelago rappresentano un esempio unico di realtà territoriale complessa e articolata in cui, innanzitutto, vi è la necessità di una più attiva e consapevole partecipazione della popolazione locale alla problematica della gestione eco-sostenibile del territorio.

Tale profonda lacuna, si è fatta maggiormente sentire, per la prima volta, proprio in occasione della approvazione del Piano Paesistico delle Isole Eolie. 

Gli eoliani, non adeguatamente informati sul significato e sulla portata dell’esistenza di un vincolo paesistico su tutto il territorio comunale ex L.1497/39 già dal 1967, reagirono, anche con veemenza, ritenendo “il vincolo” una limitazione innanzitutto alla proprietà privata e, quindi alla possibilità di trasformare il territorio secondo le esigenze/richieste dettate da uno sviluppo turistico di massa incontrollato. 

La fondazione del Parco e, dunque, la gestione sostenibile delle isole, dovrà consentire, innanzitutto, di risolvere il conflitto sociale esistente tra la varie fazioni, indigene e non, tra chi ritiene lo sviluppo solo legato al depauperamento del territorio ed ad un suo uso commerciale e chi lo ritiene un bene culturale.
A tale proposito, di grande aiuto possono essere i nuovi strumenti di partecipazione democratica per un approccio sostenibile alla gestione del territorio quale, ad esempio il processo di Agenda 21 locale oppure, o inoltre, l’implementazione di un processo di certificazione ambientale secondo il Regolamento Comunitario EMAS. 

L’avvio di questi processi potrebbe consentire di definire, unitamente alla popolazione locale, una politica ambientale veramente sostenibile.
Infatti, è opportuno ricordare come la sostenibilità presupponga una condivisione degli obiettivi con chi li deve perseguire che è, nella fattispecie, la popolazione locale e che, quindi, deve essere convinta e consapevole del percorso avviato.
Si capisce così, come l’interesse per queste isole, oggi, non possa e non debba più essere solo di carattere turistico ma investe altri aspetti di carattere antropologico e geografico. 

Si rende necessaria una sensibilità nuova innanzitutto da parte delle istituzioni vocate al governo e alla gestione del territorio anche al fine di avviare una ricerca utile ad individuare, con esattezza, nuovi indicatori ambientali congruenti con le realtà microinsulari.

 

 

 

Presentazione del libro “Diritto e Pratica del Turismo” di Filippo Grasso e Filippo Maria Salvo

E’ stata l’occasione per una sorta di prova degli Stati Generali per la nascita di una RETE REGIONALE del Partenariato Pubblico Privato Siciliano, la riunione on line per la presentazione del libro “Diritto e Pratica del Turismo“, di Filippo Grasso e Filippo Maria Salvo che il nostro GAL ha fortemente voluto nell’ambito delle attività di informazione della propria Strategia di Sviluppo Sostenibile del territorio Tirrenico.

Importanti, numerose e qualificate le presenze (con picchi di oltre 100 presenze on line) e gli interventi, a partire dai relatori, per giungere a quelle degli intervenuti con significative proposte.
Relatori, oltre gli autori, l’Ass. Reg. alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica della Regione Sicilia, l’on. Avv. Bernadette Grasso, ospite gradito e sempre presente agli eventi del GAL Tirrenico, il pres. Nazionale UNPLI, dott. Antonio La Spina, il Coord. Regionale Sicilia dei “Borghi più Belli d’Italia”, Salvatore Bartolotta ed il prof. Marco Platania dell’UNI di Catania e collaboratore del GAL Terre Barocche.

Dopo i saluti, i ringraziamenti e l’introduzione del direttore, arch. Roberto Sauerborn, che ha moderato l’evento, gli autori hanno presentato la loro pubblicazione dove hanno analizzato “la normativa eurounitaria, italiana e regionale più rilevante in materia di turismo”, hanno fatto fa una attenta “descrizione delle dinamiche micro e macro economiche del turismo, ponendo al centro di tale analisi il tema cruciale della governance come generatore di processi virtuosi di sviluppo della Destinazione”. E dove sono riportate una lunga serie di interventi/interviste di autorevoli esponenti dei vari settori del turismo.

Significativo e interessante l’intervento, quasi a conclusione dell’evento, da parte dell’On. Bernadette Grasso, che ha seguìto con grande interesse tutti gli interventi. In particolare, l’assessore regionale ha condiviso, da sempre paladina e sostenitrice, l’ ormai oggettiva opinione che il futuro è nei piccoli centri che, “purtroppo, pagano ancora lo scotto della mancanza di servizi essenziali”. Proprio su questo punto, ha confermato il suo impegno affinché nella

Nuova Programmazione Comunitaria diminuiscano gli impegni nei confronti delle grandi città e si dia un indirizzo a favore delle periferie e delle comunità rurali. E, a tale proposito, proprio nelle sue funzioni assessoriali, ha comunicato di avere “investito l’Agenzia Nazionale di Coesione Territoriale per la definizione di un Piano Strategico di Sistema Territoriale Siciliano prevedendo un Tavolo Unico per la Nuova Programmazione a cui saranno inviati a partecipare tutti gli attori economici, sociali e politici…i comuni – ha continuato l’assessore Grasso - devono mettersi assieme fare rete e, proprio i GAL, sono delle centrali operative vocate per questo nuovo sistema.”

Il direttore del GAL, l’arch. Sauerborn, ha accolto con grande piacere la notizia dell’impegno per le comunità rurali minori da parte dell’Ass. Grasso nell’ambito della Nuova Programmazione, ed ha subito richiesto la disponibilità per la presenza dei GAL al Tavolo Unico di Programmazione, anche alla luce della prossima sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra l’Ass. Reg. dei BBCC e tutti i GAL della Sicilia per la nascita delle RETE CULTURA. Ed ha tale proposito, ha lanciato la proposta della nascita di una grande aggregazione regionale del PPP (partenariato-pubblico-privato) tra GAL, Università, Parchi Naturalistici e Archeologici, Geo Parchi, Pro Loco, Reti Territoriali di comunità, per un programma turistico e culturale unitario, coordinato e di sistema della Sicilia.

La video riunione sarà pubblicata sul sito www.galtirrenico.it, sotto menù “Informazione remota”.

 

IL GAL TIRRENICO CON I SUOI 13 COMUNI ENTRA A FARE PARTE DELLA "RETE ITALIANA CITTA' SANE - OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)"

Con vero piacere annunciamo che il nostro GAL TIRRENICO "MARE MONTI E BORGHI", anche in rappresentanza dei 13 comuni soci oggi aderenti, ha avuto riscontro positivo per poter aderire alla "Rete Italiana Città Sane - OMS" (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Il GAL Tirrenico é il primo Organismo Intermedio a livello nazionale che ha fatto richiesta di adesione alla Rete Italiana Città Sane ed il primo gruppo di azione locale ad essere iscritto.
L'adesione è stata fortemente voluta e condivisa dal Presidente del GAL, Roberto Materia, che già mesi addietro aveva proposto la candidatura del GAL al Coordinamento Nazionale su input del direttore Roberto Sauerborn, anche alla luce dell'emergenza pandemica con l'obiettivo di far crescere una maggiore sensibilità nei confronti dei temi della salute.
Alla nota odierna di riscontro positivo da parte del Coordinamento Nazionale della Rete Italiana Città Sane, seguirà ora la normale regolarizzazione della documentazione di rito che il GAL ha già predisposto e che devono essere inviati entro 90 giorni da oggi.

La "Rete Italiana Città Sane - OMS" è la naturale evoluzione degli accordi sottoscritti dai Comuni aderenti all’Atto d’Intesa con il quale il 5 dicembre 1995 a Bologna fu costituita la Rete Italiana Città Sane-OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nonché aderenti alla Carta programmatica.
L’Associazione Rete Italiana Città Sane-OMS si fonda sulla strategia stabilita dalla carta di Ottawa (1986) che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Ufficio Regionale per l’Europa (OMS/EURO), ha voluto promuovere, a partire dal 1987, attraverso il Progetto Città Sane, per fornire uno strumento che sperimenti a livello locale il raggiungimento degli obiettivi della “Salute per tutti”.
Il Progetto Città Sane è promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite per la Salute, che dal 1948 opera con l’obiettivo di assicurare alla popolazione mondiale il più alto livello di salute.
L’OMS lavora direttamente con i Governi locali tramite il suo Centro per la Salute Urbana ed una rete di città (le Città Sane), con la mission di supportare i Paesi nel promuovere la concezione e la consapevolezza della salute pubblica, sviluppare le politiche locali per la salute ed i programmi sanitari, prevenire e superare le minacce ed i rischi per la salute, anticipare le sfide future per la salute. Il Progetto Città Sane nasce per aiutare le città a perseguire concretamente questi obiettivi: le parole chiave sono salute in tutte le politiche, benessere del singolo come benessere della comunità e ruolo delle città come promotrici di salute.
Infine, le Città Sane sono un movimento di città. Il movimento delle Città Sane è presente in tutti i continenti, ma di quello europeo andiamo particolarmente orgogliosi: più di 1400 città comprese in 30 Paesi europei che hanno una Rete Nazionale e che oggi lavorano l’una di fianco all’altra sulle priorità proposte dall’OMS o su temi scelti ad hoc.

I principi su cui si fonda la strategia “Salute per tutti”, a cui le Città e le Reti Nazionali che partecipano al movimento Città Sane si ispirano, sono: equità, promozione della salute, partecipazione della comunità, azioni intersettoriali, sostenibilità ed una particolare attenzione posta all’assistenza di base.

Nel rispetto degli orientamenti dell’OMS/EURO l’Associazione Rete Italiana Città Sane - OMS diffonde i principi dell’equità nella salute e dello sviluppo sostenibile ed agisce per favorire e promuovere con i Comuni la realizzazione di progetti in collaborazione con OMS/EURO, i Ministeri di competenza, l’ANCI e altri soggetti o enti interessati alle stesse finalità.

Per diffondere i principi e gli obiettivi della “Salute per tutti” e dell’Agenda 21 e rendere attuativa la strategia prevista nelle Carte di Ottawa, di Jakarta e di Atene e nelle successive Carte e dichiarazioni promosse dall’OMS, l’Associazione tramite i suoi organi e particolarmente i Comuni ed oggi anche con il GAL Tirrenico ad essa aderenti, si impegna a:
• promuovere e realizzare sul territorio azioni intersettoriali ed iniziative atte a perseguire obiettivi di tutela della salute pubblica, sicurezza, solidità e condizioni ambientali in linea con i suddetti principi ed obiettivi;
• predisporre Piani per la Salute che si integrino con i progetti e le scelte programmatiche del Comune;
• sostenere e valorizzare le esperienze e la progettualità di tutte le risorse presenti sul territorio e in particolare i soggetti pubblici e privati che l’Associazione ritiene significativi per la realizzazione degli scopi istituzionali.

L’Associazione Rete Italiana Città Sane-OMS, si impegna inoltre a:
• promuovere e sostenere i nuovi Comuni;
• condividere, favorire e sostenere la costituzione di Reti locali;
• divulgare mediante azioni informative i principi e le modalità di attuazione del Progetto e le azioni della Rete Nazionale Città Sane;
• promuovere il rispetto dei principi e dei criteri di accreditamento individuati dall’OMS/EURO;
• ricercare partenariati a livello locale, nazionale ed europeo;
• sviluppare la Rete Italiana Città Sane - OMS in collaborazione con l’OMS/EURO, i Ministri di competenza, l’ANCI e altri soggetti o enti interessati alle stesse finalità;
• organizzare iniziative di formazione ai fini della attuazione della strategia della OMS “La salute per tutti”..

La Rete Italiana Città Sane-OMS si impegna a partecipare ed a collaborare con il network OMS delle Reti Nazionali Città Sane e con ogni altra iniziativa nazionale ed internazionale, promossa da organismi governativi e non, purchè in armonia con i principi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Tale adesione, ha dichiarato il presidente Roberto Materia, darà maggiore valore alle iniziative che il GAL Tirrenico e tutti i comuni del comprensoiro hanno già avviato anche per supportare il territorio nel periodo dell'emergenza pandemica a partire, per esempio, dalla proposta progettuale di cooperazione regionale "PaeSani- Paesi Sani" che vede già coinvolti decine di comuni e partner privati che intendono applicare buone pratiche a favore anche della ripresa economica turistica.

 

NOMINA COMMISSIONE DEL CONCORSO DI IDEE - “Logo MACT Tirrenico” del GAL TIRRENICO MARE MONTI E BORGHI per l’ideazione e la creazione di un progetto grafico che sia in grado di sintetizzare e comunicare – con un unico logo e un claim – la “visione-idea forza” che è alla base del ruolo ricoperto dal Presidio Ambientale Tipico Tirrenico – GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi nell’attuale società italiana e la sua identità.

D E T E R M I N A

1) Di nominare quali componenti, a titolo gratuito, della Commissione per il “CONCORSO DI IDEE - “Logo MACT Tirrenico” del GAL TIRRENICO MARE MONTI E BORGHI per l’ideazione e la creazione di un progetto grafico”:

dott.ssa Patrizia Biagi, giornalista professionista, documentarista, (presidente);

dott.ssa Valeria Li Vigni Tusa, Soprintendente del Mare della Regione Siciliana;

dott. Giuseppe Dimino, Dip. Reg. Agr., Dirigente Servizio 3° Multifunzionalita' e diversificazione in agricoltura – LEADER;

dott. Antonino Iuculano, Dip. Reg Agr., Dirigente IPA di Messina;

dott. Pippo Ricciardo, Dip. Reg. Agr., Dirigente Interventi per le Azioni di Sviluppo Locale IPA di Messina;

dott. Agostino Bono, F.D., Dipartimento Pesca Mediterranea;

prof. Mariano Brusca, scultore e docente di discipline plastiche;

dott. Franco Machì, Responsabile Animazione GAL Tirrenico, con funzioni di segretario;

arch. Roberto Sauerborn, Direttore GAL Tirrenico

 

Grazie all'interessamento della dott.ssa Patrizia Biagi dell'UGCONS e componente il CdA del nostro GAL TIRRENICO, siamo stati ricevuti presso il Ministero dell'Agricoltura a Roma dal Sottosegretario all'agricoltura, on. Manzato.
L'incontro si è svolto a conclusione del tavolo sul CCNL dei forestali richiesto dal Segretario Nazionale Agro-Alimentare dell'UGL, dott. Paolo Mattei, che abbiamo avuto ospite in un convegno tenutosi a Barcellona PdG nei mesi scorsi e che ieri era presente ed ha supportato il nostro incontro con il Sottosegretario.
Il sottosegretario, on. Manzato, che conosce bene la Sicilia e a cui abbiamo rappresentato le realtà produttive e le caratteristiche in generale del nostro territorio ed in particolare del settore produttivo del Florovivaismo, ha raccolto con vivo interesse alcune nostre proposte.
In merito al Florovivaismo, il sottosegretario ci ha fatto presente che è già stato presentato in questi giorni un DL al Parlamento di iniziativa governativa, e per il quale abbiamo avuto la sua disponibilità al fine di poter dare un eventuale nostro contributo sentite anche le nostre aziende siciliane e i territori.
Crediamo possa essere una grande occasione per il settore produttivo del Floro e non solo per inserire positivi e valoriali contributi che esprimano le legittime istanze delle aziende.
GAL TIRRENICO, scarl Organismo Intermedio di Diritto Pubblico

 

Si è chiusa la due giorni di Cefalù dedicata ai Patrimoni Culturali UNESCO svoltasi il 3 e 4 maggio 2019 al Teatro Comunale Salvatore Cicero.
L'evento organizzato dalla Fondazione UNESCO Sicilia, diretta dall'Arch. Prof. Aurelio Angelini, ha visto la partecipazione del Presidente della Regione, on. Nello Musumeci, e altre autorità, esperti del settore e tra questi anche il DG del GAL TIRRENICO, Arch. Roberto Sauerborn nella giornata dedicata alle Politiche e Pianificazione.
In particolare, l'Arch. Sauerborn è intervenuto su "Alleanze  territoriali tra GAL e patrimoni: una possibile  chiave di lettura, di progetto e di sviluppo".

Nel suo intervento, il DG del GAL TIRRENICO, ha svolto un excursus su Partenariato Pubblico e Privato partendo dai GAL e loro evoluzione metodologica in CLLD multifondo, sui rapporti del Gal Tirrenico con l'UNESCO, della Ricerca Internazionale avviata con la Cattedra UNESCO dell'UNIFE retta dall' prof. Paolo Ceccarelli, dello studio avviato sui borghi di Castroreale e Novara di Sicilia, della proposta di candidarsi assieme al Gal Metropoliest e ad IBAM/ CNR per la nascita di una Cattedra Unesco in Sicilia. Per giungere, infine, alla nascita della RETE CULTURA SICILIA che Sauerborn ha ideato su volontà del carissimo e compianto prof. Sebastiano Tusa, e approvata dalla Giunta Regionale il 29 gennaio u.s. con Delibera n. 49/2019.

La Rete Cultura e l'Accordo Quadro tra l'assessorato regionale su BBCC della Sicilia e i 22 GAL siciliani doveva essere sottoscritto il 26 marzo a Enna alla presenza detto vertici regionali ma la scomparsa del compianto assessore ai BBCC, Sebastiano Tusa, ha differito la data dell'Accordo che ora sarà fissata dal Presidente della Regione Musumeci a cui Sauerborn si è rivolto proprio a Cefalù ricordando la valenza dell'Accordo e le azioni che Tusa confidava di attivare.
L'Arch. Sauerborn ha insistito sul fatto che i Gal e lo loro reti possono essere, come già di fatto sono, degli aggregatori d'eccellenza per i network culturali e in particolare dei DMO (Destination Management Organization) previsti di prossima costituzione in Sicilia.

Già nel 2014 e nel 2015, Sauerborn aveva proposto la possibilità che i GAL fossero chiamati alla gestione de i SITI UNESCO partendo da quelli delle Isole Eolie che rischiano, tutt'oggi, la cancellazione dalla WHL UNESCO per l'inerzia degli amministratori locali. In quell'occasione propose una petizione per la sua proposta che raccolse circa 7000 sottoscrizioni.
Oggi, si ritorna sul tema auspicando la nascita di un NETWORK dei Patrimoni UNESCO con un PPP in cui GAL siano presenti e aggregatori in una logica di partecipazione dal basso dei territori.

 

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